I disturbi d'ansia e il loro trattamento

L'ansia è definibile come un senso di forte apprensione che si prova nel prevedere una certa problematica.

La paura invece è una delle emozioni di base e rappresenta la risposta affettiva ad un pericolo immediato.

Questa differenza è spesso evidenziata dagli psicologi i quali ritengono che la paura venga riferita ad un evento imminente, mentre l'ansia riguardi un qualche accadimento futuro. In realtà la paura ha un ruolo adattivo all'ambiente, è cioè quella risposta emotiva immediata che detta le nostre azioni nel più breve tempo possibile facendo in modo che possiamo sopravvivere a minacce ambientali.

Ad esempio, se non provassimo paura di fronte a qualche animale pericoloso e se il nostro talamo sulla base di questa paura non inviasse un segnale due volte più veloce alle strutture deputate al movimento del nostro corpo (e a tutte quelle sottocorticali ovviamente) rispetto alla nostra corteccia (sede del pensiero razionale), per metterci in salvo immediatamente, noi non sopravvivremmo alla situazione. La paura è infatti fondamentale per le risposte di lotta o fuga (tipiche del sistema nervoso simpatico).

Anche l'ansia può avere un valore adattivo, pensiamo ad uno studente che ad esempio sta preparando un esame e, per la così detta "ansia da prestazione", studia metodicamente per mesi e mesi prima che la data di questo arrivi.

Il problema si ha quando queste risposte che noi mettiamo in atto quotidianamente perdono il loro valore adattivo e diventano patologiche.

I principali disturbi ansiosi nell'attuale DSM-V (uno dei sistemi di riferimento della psicopatologia moderna per quanto riguarda la classificazione delle malattie mentali) sono:

• le fobie specifiche,
• la fobia sociale,
• il disturbo di panico,
• il disturbo ossessivo compulsivo,
• il disturbo d'ansia generalizzato,
• il disturbo post-traumatico da stress.

La fobia specifica è una paura marcata e persistente, provocata da particolari oggetti o situazioni.

La fobia sociale è invece la paura marcata e persistente dell'esposizione a persone non famigliari o al giudizio altrui.

Il disturbo di panico è caratterizzato da attacchi di panico abbastanza frequenti ed inaspettati.

Il disturbo ossessivo-compulsivo tende ad insorgere prima dei dieci anni, oppure nella prima età adulta, ed è caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi persistenti ed incontrollabili (ossessioni) e dal bisogno di ripetere continuamente certe azioni al fine di scongiurare ipotetiche catastrofi (compulsioni).

Nel disturbo d'ansia generalizzato c'è una grande ansia che caratterizza la vita dell'individuo ma non è localizzata ad una situazione specifica o ad un avvenimento particolare, mentre nel disturbo post-traumatico da stress il soggetto è stato esposto ad un evento traumatico, che ha comportato una grande paura ed un sentimento di impotenza e di blocco. Quello che caratterizza questa patologia è che l'evento viene costantemente rivissuto e quindi la persona evita ogni stimolo che possa associare in qualche maniera all'evento scatenante.

I trattamenti che, stando agli studi Evidance-Based, sono ottimi per i disturbi d'ansia, sono quelli cognitivo-comportamentali, i quali si incentrano spesso sull'esposizione a ciò che scatena la paura.

La terapia biosistemica, che invece prevede il ripristino del corretto funzionamento del sistema nervoso autonomo nelle sue due componenti simpatico-parasimpatico, fa scaricare adeguatamente la paura mediante esercizi corporei, che devono essere ripetuti costantemente al fine di sciogliere le tensioni accumulate.

Tutte queste patologie a seconda della gravità possono influire in maniera significativa sul funzionamento e sulla qualità della vita di ciascuno di noi, e quindi è fondamentale trattarle per ripristinare il benessere psico-fisico.

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