I disturbi alimentari nelle ragazze ai tempi del Covid

Ai tempi del Covid, in fase di lockdown, molte ragazze hanno aggravato i propri disturbi alimentari. Quali le ragioni?

25 MAR 2021 · Tempo di lettura: min.
I disturbi alimentari nelle ragazze ai tempi del Covid

Propongo tre riflessioni sulle caratteristiche dei disturbi del comportamento alimentare, con particolare riferimento alla situazione contemporanea nella quale l'evento preponderante è l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus.

1) Collocare il momento di insorgenza dei disturbi alimentari

Innanzitutto, quando riceviamo una giovane con disturbi alimentari, si tratta di collocare il momento di insorgenza di questi sintomi nel proprio percorso evolutivo. In diversi casi, se vi va a considerare la storia di una ragazza o di una donna anoressica, il momento in cui si sono manifestati i primi disagi con il cibo, si risale fino al periodo della pubertà.

Bambine senza particolari difficoltà, cresciute in famiglie apparentemente sane e che le hanno amate e desiderate, bambine dagli ottimi risultati scolastici, vanno in crisi dinanzi ai cambiamenti del corpo. Non hanno più un corpo da bambina e non si relazionano più in modo infantile né con i loro genitori né con gli insegnanti né con i coetanei. Cogliamo, dunque, facilmente come il disturbo alimentare sia spesso correlato con il diventare ragazza e donna, con il non essere più una bambina. Lacan diceva, in una giornata di studio del 1975, tuttora inedita, che la bambina è più felice: più felice rispetto al maschietto in quanto meno ingombrata dagli organi sessuali.

Confrontarsi con un corpo da adolescente, può determinare infatti talvolta un tentativo di regredire all'infanzia, di ritornare a essere la bambina amata dai genitori. Le evoluzioni di questa fase critica potranno andare da un lieve disagio, che verrà rapidamente superato salvo riaffiorare di tanto in tanto dinanzi a momenti difficili, fino a un importante disturbo alimentare che fornirà un'identità (al punto da portare questa ragazza a definirsi come anoressica o come bulimica), e si trascinerà per anni o decenni.

2) Come insorgono o si aggravano i disturbi alimentari in seguito alla congiuntura attuale?

In secondo luogo, è importante considerare come insorgano o si aggravino i disturbi alimentari anche in seguito alla congiuntura attuale. Le scuole superiori chiuse, quasi ininterrottamente, da oltre un anno hanno degli effetti sulla posizione soggettiva delle ragazze; la rarità dei contatti con le amiche ha molta importanza; il rischio correlato a manifestazioni di affettività quali baci o abbracci, con l'evitamento che implica, ha un impatto sulla vita intima.

Ovviamente, non tutte le ragazze rimaste in DaD per un anno hanno sviluppato disturbi alimentari: ogni essere umano reagisce in modo singolare, in modo diverso allo stesso trauma. Tuttavia, diverse ricerche svolte in questo periodo da istituzioni che si occupano di disturbi alimentari hanno dimostrato un incremento di queste problematiche in seguito al lockdown e al confinamento. Non a caso, quando lo slogan "Andrà tutto bene" che ebbe successo lo scorso anno è poi andato in disuso essendosi accorti che purtroppo non tutto sarebbe andato bene, è giunto in auge lo slogan "Andrà tutto stretto".

Chiuse in casa, confinate al proprio domicilio in occasione dei vari lockdown, senza il confronto fra i corpi ma soltanto fra i volti apparsi sugli schermi, si sono lasciate andare alla cucina, alla preparazione di dolciumi, alle abbuffate bulimiche, al binge eating disorder. Peraltro, mentre le bambine tendono a svolgere delle attività sportive (danza, volley, nuoto, basket, eccetera), un'ampia percentuale di ragazze adolescenti tralascia la cura del corpo sul versante atletico e se ne occupa soltanto nella versione delle diete, dell'abbigliamento, della fissazione sulla propria immagine allo specchio.

3) La domanda d'amore con il proprio corpo

In terzo ordine, la questione cruciale nei disturbi alimentari rimane la domanda d'amore che si articola con il proprio corpo. Corpo che, a parte l'eccezione abbastanza rara dei disturbi alimentari in età pediatrica, è il corpo sessuato della ragazza o della donna.

Ogni essere umano domanda amore; al cuore di ogni forma di domanda, articolata nei modi più vari e provocatori, vi è la domanda d'amore. La frustrazione della domanda d'amore si traduce nel soddisfacimento di un bisogno – sosteneva Lacan nel suo seminario IV, intitolato La relazione d'oggetto (Einadi, Torino, 1996), soprattutto a proposito della bulimia. Quello che più risulta importante da analizzare è proprio il collegamento fra la sessualità e l'alternarsi di diete anoressiche e abbuffate bulimiche.

Dunque, per fare un esempio chiaro, la fase bulimica si manifesta quando c'è anche bulimia sessuale? La fase anoressica si presenta quando c'è una sorta di trionfo sulla pulsione sessuale e, dunque, si affiancano restrizioni alimentari e restrizioni erotiche? Oppure è piuttosto il contrario, cioè quando viene meno il soddisfacimento erotico vi è l'abbuffata bulimica? Sono argomenti che è impossibile trattare in questa sede, argomenti di cui discutere nell'intimità della stanza d'analisi.

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Scritto da

Dott. Roberto Pozzetti

Bibliografia

  • Lacan, seminario IV: La relazione d'oggetto (Einadi, Torino, 1996).
  • Lacan, giornata di studio inedita del 1975.

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