Esiste una relazione fra Stress ed Autostima?

Che rapporto c’è fra stress ed autostima e cosa determina lo stress?

Ci sono due tipi di fattori che scatenano reazioni di allertae creano stress cronico e acuto:

• I fattori ambientali
• I fattori personali

I fattori ambientali sono riconducibili alle richieste oggettive provenienti dall’ambiente esterno quando tali richieste superano lenostre risorse personali, allora andiamo incontro ad una situazione di allertache se persiste nel tempo diventa stress negativo. Ad esempio, lavorare o studiare per troppe ore al giorno può essere fonte di stress. Per gli sportivi ad esempio svolgere una gara o un allenamento in un clima torrido può esserefonte di stress psicofisico non indifferente.

Gli esempi possono continuare a lungo, ma la costante è la stessa. Lo stress insorge quando sono le condizioni ambientali a superare le nostre risorse individuali di risposta alle situazioni. Ovviamente sta a noi sapere riconoscere le situazioni stressanti dal punto di vista ambientale e porvi rimedio, cambiando laddove possibile le condizioni esterne o il nostroapproccio ad esse.

Accanto alle richieste provenienti dal mondo esterno, lo stress è determinato anche da fattori personali, interni ovvero da alcune caratteristiche di personalità che determinano la nostra percezione delpericolo, della fatica e dunque della possibilità di porre rimedio ad esse.

Fra questi l’autostima è uno dei fattori personali che ciespone o preserva dalle condizioni di stress, poiché essa descrive il modo incui noi valutiamo noi stessi di fronte alle difficoltà ed agli impegni dellavita quotidiana, essa indica anche il modo in cui ci mettiamo in relazione con ilmondo esterno e le varie situazioni di ogni giorno.

Se l’autostima descrive il nostro senso di efficacia, avere una bassa autostima vuol dire vivere costantemente con sentimenti di preoccupazione ed ansia di fronte alle difficoltà anche se queste non sono oggettivamente grandi.  Ad esempio, uno studente con bassa autostima vivrà conparticolare apprensione un esame o un’interrogazione, anche se si è preparato alungo e bene.  

Così anche se lui ha studiato a lungo, la percezione che lui hadi se stesso e della sua preparazione per affrontare l’esame è così bassa chequesto gli impedirà di vivere con tranquillità l’impegno.

Se è vero che una bassa autostima aumenta il nostro stato di allerta di fronte a situazioni oggettivamente non difficili, è anche vero ilcontrario.

Cioè avere un autostima troppo elevata, può esporci comunque a situazioni di pericolo proprio perché in questo caso abbiamo sopravvalutato le nostrecapacità di affrontare la situazione o un pericolo. E questa nostra convinzionedi autoefficacia ci spingerà oltre i nostri stessi limiti con logiche dannoseconseguenze.

Un atleta con alta autostima potrebbe ad esempiointraprendere una gara importante anche senza un adeguato allenamento. Pensiamo ad esempio al caso di un maratoneta che non si è allenato a correre incondizioni impervie e che sulla base della proprio esperienza e dei suoisuccessi pregressi, crede di poterla fare. Ovviamente questo suo atteggiamentodi sovrastima delle proprie capacità può esporlo a condizioni estreme di stresspsicofisico, che risultano dannosi per il fisico e per la mente. 

Imparare ad avere una visione adeguata della realtà è un percorso che si realizza attraverso la valutazione costante di sé e delle proprie esperienze. L’autostima si costruisce dunque nel corso della vita attraverso i successi e gli insuccessi. È tuttavia vero che l’autostima può essere “corretta” ovvero migliorata nel caso in cui essa è fonte di disagio cronicocome la tendenza a vivere costantemente in situazioni di stress.

La psicoterapia in questo senso è uno strumento molto efficace e valido non solo contro lo stress ma anche per altre forme di disagio personale.

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