Epilessia: educare i bambini al tempestivo intervento nell’ambiente scolastico
L’epilessia è una patologia neurologica che colpisce circa 6 milioni di persone in Europa con maggiore incidenza nei bambini, nei giovani adulti e negli anziani.
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L'epilessia causa l'interruzione dell'attività delle cellule cerebrali generando crisi transitorie e improvvise durante le quali i neuroni, che normalmente comunicano tra loro attraverso impulsi elettrici, diventano iperattivi scaricando impulsi in modo eccessivo.
Perché si verifica l'epilessia?
Le cause dell'epilessia sono varie e le crisi tendono a susseguirsi nel tempo con una frequenza diversa. Sicuramente di fondamentale importanza è la cura farmacologica che prevede la somministrazione di farmaci anti-epilettici accompagnati dalla compliance (o adesione alla terapia) del paziente e della famiglia attorno a lui.
L'epilessia è anche definita una malattia sociale poiché la sua presenza viene spesso omessa in ambito scolastico o lavorativo per motivi psicologici ed emotivi lasciando terreno fertile alla comparsa di sintomi ansioso-depressivi.
Il 12 febbraio ricorre la giornata internazionale dell'epilessia che, oltre a dar luce agli interventi di tipo sanitario e farmacologico, ha come obiettivo la sensibilizzazione al fenomeno attraverso l'abbattimento dei pregiudizi sociali e personali che aleggiano sulla patologia. Diviene fondamentale, allora, una stretta e attiva collaborazione con il sistema scuola in modo da offrire agli alunni un ambiente accogliente e stimolante, educandoli all'immediato intervento di fronte ad una crisi epilettica.
Occorre insegnare ai bambini le giuste modalità di intervento favorendo l'inserimento in classe del piccolo paziente epilettico, migliorando la sua qualità della permanenza in classe. Tutto ciò allenta l'ansia dei genitori e garantisce la possibilità ai compagni di divenire co-protagonisti del soccorso all'amico, responsabilizzando il gruppo classe ed eliminando le barriere discriminative causate dal fenomeno.
È possibile reperire tutte le informazioni relative alle fasi d'intervento sul sito www.lice.it (LICE: lega italiana contro l' epilessia). Inoltre segnaliamo la presenza di un telefono attivo dalle 10 alle 17 che mette le persone in diretto contatto con un esperto Lice (800 595 496).
Come intervenire in caso di crisi epilettica?
Sicuramente assistere ad una crisi genera paura ma ecco gli step da seguire per un intervento tempestivo ed adeguato:
- tentare di prevenire la caduta per terra, anche se ciò risulta estremamente difficile a causa dell'imprevedibilità della crisi;
- calcolare con l'orologio il tempo di durata della crisi;
- restare calmi e non generare panico;
- se la persona è già a terra mettere qualcosa di morbido sotto la testa in modo da impedirgli di batterla durante le convulsioni che hanno una durata di circa 1-2 minuti;
- slacciare gli indumenti;
- ruotare la testa di lato e porre la persona sul fianco per migliorarne la respirazione;
- evitare di creare eccessiva calca attorno alla persona;
- dopo la crisi epilettica la persona colpita ha bisogno di diversi minuti per riprendersi totalmente quindi lasciarle il giusto tempo.
Cosa non fare?
- Non tentare di aprire la bocca per impedire il morso della lingua;
- non inserire dita in bocca o qualsiasi altro oggetto;
- non bloccare gambe e braccia;
- non somministrare cibo e o bevande durante le convulsioni.
Si ricorre al 118:
- qualora la crisi dovesse durare più di 5 minuti;
- se la persona impiega troppo tempo a recuperare;
- se ha difficoltà nella respirazione;
- se le crisi di ripetono;
- se vi sono segni di traumi dopo l'attacco.
In conclusione, l'epilessia è una malattia neurologica dal forte impatto sociale, pertanto sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione tra istituzioni scolastiche ed esperti del settore (medici e psicologi) al fine di supportare la scuola e gli insegnanti nella relazione con il bambino affetto da epilessia, attraverso la conoscenza della patologia e l'abbattimento dei pregiudizi.
L'obiettivo rimane quello dell'integrazione sociale delle persone affette da epilessia e delle loro famiglie. Una conoscenza specifica del fenomeno può minimizzare i rischi e le conseguenze negative, oltre che contribuire a rassicurare sulla possibilità di gestire e controllare in maniera appropriata la crisi in caso di comparsa a scuola o in altri luoghi di aggregazione.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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