Dsa: cosa sono e come affrontarli. Gli indicatori durante l'infanzia
I DSA si riescono ad intuire già dalla Scuola dell’Infanzia e diagnosticare con certezza fin dai primi anni della Scuola Primaria. Possibili indicatori nella scuola dell’infanzia.
Dsa: cosa sono e come affrontarli precocemente?
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia.
- Dislessia, ovvero la difficoltà nella lettura che risulta lenta e con errori di decodifica:
- confusione tra lettere simili (ad esempio m/n, v/f, b/d, a/e);
- inversione di lettere e numeri (ad esempio "li" al posto di "il" oppure "16" al posto di "61");
- non imparano a differenziare la mano destra dalla sinistra;
- lentezza nell'apprendere la corrispondenza tra una lettera e il suono;
- difficoltà nel separare la parola in suoni e a ricostruire la parola dai suoni;
- difficoltà nel ripetere parole lunghe;
- la lettura di testi e parole isolate lenta e poco fluente;
- fatica a verbalizzare i pensieri;
- fatica a comprendere i testi.
- Discalculia, ovvero la difficoltà nel fare i calcoli con i numeri e comprendere concetti matematici come:
- la rappresentazione mentale delle quantità;
- il calcolo vero e proprio (errori di procedura, di applicazione di strategie, errori nel recupero di semplici calcoli, errori dovuti a difficoltà visuo-spaziali);
- l'ordinamento delle cifre (per cui si legge o scrive indifferentemente 15 o 51);
- il valore di posizione delle cifre;
- eseguire le operazioni in colonna e con il cambio;
- il comprendere le frazioni;
- l'uso del denaro e comprendere i resti;
- il memorizzare formule, fare calcoli a mente;
- il contare in regressione (5-4-3-2-1);
- il confondere i numeri con forme simili (3 e 8, 6 e 9, 7 e 4, 2 e 5, ecc.) per questo si possono avere problemi con l'uso della calcolatrice.
- Disortografia, ovvero la difficoltà nello scrivere in maniera corretta e senza errori dal punto di vista ortografico:
- confusione tra lettere che si scrivono in modo simile, o che hanno suono simile (la "b" e la "d", la "a" e la "e", la "s" e la "z") che possono venire rovesciate o invertite ( "drina" per "prima" oppure "folpe" per "volpe");
- omissione di lettere o consonanti doppie ("matina" per "mattina");
- inversione di lettere o sillabe all'interno della parola ("bamlabo" per "bambola");
- separazioni o fusioni scorrette ("par lo" per "parlo", "lacqua" per "l'acqua");
- omissione di accenti e apostrofi.
- Disgrafia, ovvero la difficoltà nell'abilità motoria della scrittura:
- illeggibilità, irregolarità delle lettere;
- fatica a scrivere, dolore alla mano;
- eccessiva lentezza, tensione, rigidità;
- postura ed impugnatura errata;
- tratto insicuro o tremolante.
I DSA possono presentarsi singolarmente oppure in associazione nel medesimo bambino ostacolando l'acquisizione delle informazioni e l'apprendimento scolastico.
Si riescono però a intuire già dalla Scuola dell'Infanzia e diagnosticare con certezza fin dai primi anni della Scuola Primaria.
Possibili indicatori nella scuola dell'infanzia
- Possibili difficoltà di linguaggio
- Sequenzialità del discorso
- Pronunciare parole multi-sillabiche
- Problemi con il recupero delle parole Possibili difficoltà uditive
- Difficoltà nel cogliere parole in rima
- Difficoltà nel battere un ritmo con le mani
- Difficoltà connesse con la discriminazione uditiva
Altri indicatori precoci
- Precedenti casi di dislessia in famiglia o alter difficoltà specifiche
- Assenza di mano dominante (destra/sinistra)
- Scarso controllo motorio
- Difficoltà nel mantenere l'attenzione
- Difficoltà nel seguire le istruzioni in ordine Possibili difficoltà della memoria
- Difficoltà nella memoria a breve termine
- Difficoltà nel ricordare le informazioni per eseguire delle procedure
- Memoria sequenziale (sequenza dei giorni della settimana, mesi dell'anno, alfabeto)
Possibili difficoltà uditive
- Discriminazione uditiva
- Memoria di sequenze di suoni
Possibili difficoltà visive
- Sensibilità alla luce (problemi con i bagliori, stampe nere su sfondo bianco)
- Scarso orientamento destra-sinistra
- Confusione tra le lettere b/d e tra i numeri 3/5
Altre difficoltà
- Coordinazione
- Scrittura a mano e controllo motorio fine
- Concentrazione - Abilità organizzative
- Capire le consegne
- Concetto di tempo
- Sogni ad occhi aperti
- Frustrazione, demotivazione, scarsa autostima
Si possono identificare queste difficoltà da tenere presenti, quindi, in una fase precoce dello sviluppo cognitivo del bambino e in continua proliferazione neurale e per questo fondamentale per poter intervenire con un percorso di potenziamento che punti alla costruzione di abilità mentali indispensabili.
Lavorare con il bambino in una fase evolutiva in cui è predisposto a specifici apprendimenti significa sia evitare il rischio del consolidamento degli errori e delle difficoltà, sia riuscire meglio a far fronte all'attività di studio e all'impegno scolastico, che a partire dalla classe terza primaria saranno superiori.
Se come genitori avete dei dubbi riguardo l'apprendimento di vostro figlio, lo vedete demotivato, disattento, ansioso, commettere sempre gli stessi errori, o gli insegnanti vi hanno fatto presente alcune difficoltà, non aspettate!
Chiedete una consulenza ad uno Psicologo specializzato in Psicopatologia dell'Apprendimento per una diagnosi ed una comprensione chiara e concreta di come poter aiutare vostro figlio nel percorso scolastico, nei compiti a casa, oltre che a sentirsi più sicuro e motivato nello studio.
L'estate può essere il momento migliore per fare degli approfondimenti, avere il tempo per aiutare il vostro bambino a migliorare e decidere insieme allo Psicologo di riferimento come meglio affrontare il nuovo anno scolastico prima che ricominci la scuola.
Il rischio che spesso corrono i ragazzi con DSA, se non adeguatamente supportati, è di avere uno scarso interesse, proprio per la tanta fatica che fanno, verso tutto ciò che ha a che fare con la scuola, lo studio, la lettura, la matematica o la scrittura, nonché verso la comprensione del testo, il ragionamento, fino talvolta a compromettere dei buoni rapporti con gli insegnanti o i compagni.
Articolo della Dott.ssa Nausicaa Securo – Psicologa Clinica e dell’Apprendimento Scolastico, iscritta all'Ordine degli Psicologi del Veneto
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