Disturbi dell'apprendimento, come riconoscerli?
Articolo che spiega quali sono i principali disturbi dell'apprendimento, come diagnosticarli è possibile forme di trattamento.
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) sembrano riguardare il 2,5-3% circa dei bambini in età scolare e si manifestano come un deficit nelle capacità di lettura (dislessia), di scrittura (disgrazia) e di calcolo (discalculia).
Il più noto è la dislessia, che compromette la velocità o la correttezza di lettura. I DSA sono altamente associati tra loro, perché spesso alla dislessia si accompagnano la disortografia, quando appaiono problemi ortografici e la discalculia, nel caso in cui si manifestino problemi di calcolo.
I DSA si rilevano in bambini intelligenti, che non hanno problemi sensoriali alla vista o all'udito, né neurologici. Le ricerche condotte su famiglie di bambini con DSA e su gemelli omozigoti con DSA confermano, in buona misura, una base genetica. È probabile, quindi, che un genitore o un parente stretto di un bambino con DSA abbia avuto, a sua volta, problemi nell'imparare a leggere, a scrivere o nel calcolo.
Non si possono diagnosticare DSA in tutti quei casi in cui i disturbi di apprendimento sono causati da problemi neurologici, sindromi genetiche; sensoriali, come ipoacusia o cecità; da ridotte risorse cognitive, come borderline cognitivo o disabilità intellettiva.
I bambini che soffrono di DSA sono stati spesso erroneamente indicati dal sistema scolastico come bambini svogliati, ribelli, "strani", solo nei tempi più recenti si è iniziato a porre maggiore attenzioni su questi disturbi specifici dell'apprendimento e la scuola stessa ha lanciato un segnale d'allarme.
Quando intervenire e come?
Già a livello prescolare possono essere individuati degli indici di rischio e alla fine della prima classe di scuola primaria è possibile porre il forte sospetto diagnostico di rischio di Disturbi Specifici di Apprendimento.
Secondo la Consensus Conference (2010) la diagnosi può essere effettuata: dal mese di gennaio del secondo anno della scuola primaria per la dislessia e la disortografia; alla fine della terza classe di scuola primaria per la discalculia.
Per eseguire la diagnosi è necessaria un'attenta anamnesi e un esame neurologico. È poi essenziale sottoporre il bambino a una valutazione neuropsicologica che, utilizzando una serie di test standardizzati, definisca il livello intellettivo e le abilità di lettura, di scrittura e di calcolo.
I DSA non si risolvono con l'esercizio (leggere tanto non serve!), ma necessitano di un intervento abilitativo e terapeutico personalizzato, in relazione alle caratteristiche neuropsicologiche del bambino, emerse nelle valutazioni. Il trattamento vero e proprio è di tipo strettamente riabilitativo e si è rivelato efficace. Dalla Consensus Conference è emerso che: "I trattamenti più efficaci sembrano essere quelli mirati a riabilitare la funzione o vicariare la funzione con metodi strutturati o basati sul deficit".
Gli interventi variano a seconda delle caratteristiche individuali, va quindi strutturato un intervento in seguito alla stesura di un profilo personale dei deficit.
Come e chi può effettuare una diagnosi di DSA?
Nonostante in Italia la legge 170/2010 regolamenti le questioni inerenti la dislessia e gli altri disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), soprattutto in ambito scolastico, ci si imbatte ancora in informazioni ambigue e talvolta contrastanti fra loro
La ragione è molto semplice: dall'entrata in vigore della legge 170/2010, molte Regioni non hanno emanato alcuna normativa che regolamenti la questione dei DSA in ambito scolastico, e quelle che si sono mosse su questi temi lo hanno fatto in modi tra loro diversi e ciò ha creato non poche confusioni.
In Piemonte, regione in cui vivo e lavoro, gli psicologi con specifica formazione sui DSA sono titolati a effettuare la diagnosi di DSA attraverso l'uso di test standardizzati, perché sia riconosciuta a scuola deve essere convalidata dal servizio di neuropsichiatria infantile: la persona può effettuare i test privatamente e in seguito prende appuntamento presso il servizio pubblico e il medico nominato convalida il tutto.
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