Disabilità mentale: alla ricerca di una maggiore autonomia

Gli ultimi decenni sono stati fondamentali per cambiare la percezione delle persone sul ritardo mentale e sulla disabilità in generale.

30 GIU 2017 · Tempo di lettura: min.
Disabilità mentale: alla ricerca di una maggiore autonomia

Quali sono le caratteristiche principali del ritardo mentale? È possibile per i pazienti raggiungere un certo grado di autonomia e di indipendenza?

Cosa s'intende per ritardo mentale?

Con il termine "ritardo mentale" s'intende un'alterazione del funzionamento intellettivo che causa uno sviluppo mentale e un comportamento adattivo al di sotto della media. Si tratta di una categoria generale che ingloba disturbi molto differenti ma che hanno alcune caratteristiche in comune. Il ritardo mentale si manifesta solitamente prima dei diciotto anni e, per essere diagnosticato come tale, deve presentare solitamente determinati elementi:

  • un quoziente intellettivo inferiore alla media, solitamente pari o inferiore a 70, risultato ottenuto dai test appositi. In base al livello del QI, sarà possibile misurare anche il livello di gravità del ritardo mentale;
  • deficit del comportamento adattivo, ossia della capacità di adattarsi agli standard del proprio ambiente culturale e alla propria età. Ciò può riguardare diverse capacità e aree.

Le cause del ritardo mentale possono essere diverse anche se non sempre sono evidenziate. Solitamente, all'origine di questa disabilità possono esserci diversi fattori come quelli genetici, perinatali, post-natali o biologici. La gravità del ritardo mentale viene solitamente misurata attraverso il test per il quoziente intellettivo e varia dal livello più lieve a quello più profondo.

I tempi della diagnosi possono variare a seconda della gravità, anche se la scoperta rapida del ritardo può essere utile per ricevere un migliore trattamento. Le terapie per chi soffre di questa disabilità sono molteplici e possono variare dal trattamento farmacologico a quello psicologico oppure anche tramite l'utilizzo di neurostimolatori, fino ad arrivare al supporto alla genitorialità indicato per le famiglie. In generale, se il ritardo mentale viene affrontato rapidamente, c'è la possibilità di poter migliorare le capacità di adattamento del paziente e, di conseguenza, di poter migliorare la sua qualità di vita.

L'autonomia e l'indipendenza

Gli ultimi decenni, a partire dal secolo scorso, sono stati fondamentali per cambiare la percezione delle persone sul ritardo mentale e sulla disabilità in generale. Si è manifestato un cambiamento sia a livello di terapie che di legislazione che hanno permesso di sancire migliori diritti per le persone disabili. Nonostante ciò sono ancora molti i passi in avanti da fare per un migliore inserimento a livello lavorativo e sociale dei pazienti.

La percezione del ritardo mentale è cambiata attraverso i secoli ma il percorso da fare è ancora molto lungo.

Uno dei principali temi da sviluppare è quello dell'acquisizione di una certa autonomia. Le persone con disabilità mentale, infatti, nell'età adulta continuano a dipendere fortemente dalla propria famiglia che spesso si preoccupa enormemente del suo futuro. La necessità di sviluppare maggiori competenze su tutti i fronti è indispensabile per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per promuovere una maggiore emancipazione. Proprio per questo, anche la famiglia dev'essere aiutata fin da subito nel proprio percorso per avere appoggio economico e sociale ma anche psicologico.

È indispensabile non solo l'appoggio dei genitori ma anche un team di specialisti (medici, psicologi, educatori, ecc.) che possano creare un percorso formativo su misura per il paziente e per la sua famiglia in modo tale da sviluppare quelle abilità che possano aiutare ad acquisire una maggiore emancipazione.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in ritardo mentale.

Questo articolo è stato scritto prendendo in considerazione l'esperienza clinica e gli anni di formazione, non ha valenza diagnostica o di ricerca.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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