Covid-19 e bambini
Sappiamo che l'emergenza in cui stiamo riversando tutti può provocare forte stress e ansia, ma l'interrogativo è: i nostri bambini come la stanno vivendo?La risposta è semplice, in quanto an
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Sappiamo che l'emergenza in cui stiamo riversando tutti può provocare forte stress e ansia, ma l'interrogativo è: i nostri bambini come la stanno vivendo?
La risposta è semplice, in quanto anche loro ne risentono, forse più di tutti.
I bambini sono molto sensibili agli eventi circostanti, per questo non sono da sottovalutare i rischi a cui possono andare incontro se lasciati abbandonati a sè stessi. Sono stati privati dalle loro ore di gioco e svago all'aria aperta, al parco, luogo essenziale di esplorazione e di sviluppo delle proprie inclinazioni e creatività.
I bambini sono stati reclusi in casa senza alcuna possibilità di uscire, e, se pensiamo ad alcuni di loro (es. disturbi del neurosviluppo), il disagio è notevole.
Dei bambini si è parlato nel corso degli incontri e delle discussioni sull'emergenza COVID-19 in termini di "contagiosità", ovvero sono stati considerati dei possibili portatori sani e conseguentemente pericolosi per i membri della famiglia più a rischio (es. nonni, asmatici, diabetici ecc); ma per il resto sembrano essere stati totalmente dimenticati dai nostri decreti, a differenza magari degli adulti che, seppur in forma ristretta, possono fare determinate cose, come portare fuori il cane, uscire per questioni lavorative o di salute.
L'isolamento dei bambini in casa li fa sentire sequestrati, soprattutto se si hanno case ristrette senza spazi aperti come un balcone o un terrazzo.
Allora, cosa fare? Dobbiamo trovare il modo di valorizzarli, di non lasciare che si sentano soli ad affrontare una crisi del genere.
Se si hanno spazi aperti a disposizione, concediamogli un'ora d'aria, magari insieme, giocando. In caso contrario, si possono organizzare tutti gli altri spazi della casa.
Cerchiamo di mantenere tutte le attività e i giochi che i nostri bambini erano abituati a fare, manteniamo però dei punti fermi, evitando che sviluppino nuovi comportamenti, come ad esempio andare a letto tardi o guardare la tv più del previsto. E soprattutto, facciamogli capire che non sono soli e che possono contare sempre su di noi, per giochi, attività e vicinanza emotiva.
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