Come rilassare il nostro corpo e nutrire la nostra mente?

Spesso ci sentiamo tanto stressati e ci sembra impossibile arrestare i pensieri nella nostra mente e distendere i muscoli del nostro corpo. Con il rilassamento di Jacobson ciò è possibile!

15 GEN 2018 · Tempo di lettura: min.
Come rilassare il nostro corpo e nutrire la nostra mente?

Quando siamo stressati l'attività corporea tende a velocizzarsi, poiché in genere vivere un momento di stress significa al contempo contrarre il corpo e portarlo su un livello di prontezza costante all'azione, di compulsivo movimento: non a caso, uno dei vantaggi del permettersi una vacanza consiste effettivamente nel rilassare corpo e mente nell'inattività. Certo è che il rilassamento, la distensione di mente e corpo è qualcosa che deve essere imparato e può essere insegnato.

Esistono molti modi per rilassarsi: ad esempio, molte persone riescono a distendersi solamente impegnandosi in qualche attività di svago, come il giardinaggio, altri si rilassano suonando uno strumento musicale, o facendo vita sociale. Ciò è possibile perché, in quelle occasioni che potremmo definire "non quotidiane", la nostra mente costruisce uno spazio di rilassamento. Uno spazio che, tuttavia, può decadere in momenti di disagio, preoccupazione, tristezza o ansia.

La tensione o il disagio possono già iniziare al mattino semplicemente perché siamo in ritardo ad un appuntamento. Se questo stato di tensione si mantiene per un tempo prolungato, il nostro organismo subirà effetti debilitanti che ci causeranno, a lungo andare, disturbi fisici che, in alcuni casi, potrebbero creare delle vere e proprie disfunzioni o malattie anche croniche.

Lo stato ansioso è una reazione fisiologica di risposta ad un pericolo a cui è possibile rispondere con un comportamento di attacco o di fuga, Ad esempio, l'atleta prima di una gara può subire un lieve stress. Questo stato di tensione fisiologico, aumentando la circolazione, la respirazione e il battito cardiaco, può migliorare la prestazione sportiva. Al termine della gara il battito cardiaco e la tensione dovrebbero ritornare a livello normale.

Quando, però, questo stato di alterazione è mantenuto nel tempo, la persona è sotto stress cronico. Anche nel mondo animale i comportamenti normali per la sopravvivenza sono l'attacco e la fuga. Un leone, per sopravvivere, deve lanciarsi all'inseguimento della gazzella. Quando il leone la scorge, il suo sistema nervoso autonomo si attiva al massimo: massima è la concentrazione, tutti i muscoli del corpo sono pronti allo scatto. Al termine dell'azione il suo sistema nervoso automaticamente si regolarizza. Quando le alterazioni dell'equilibro fisico e mentale non vengono immediatamente seguite da un comportamento motorio (la corsa, il gioco), generano, quindi, uno stato di continua ansia. Ansia e disagio provocano spesso un aumento della tensione muscolare che si può localizzare nelle spalle, nella nuca, nella gambe, nelle braccia. Una delle pratiche che ci permette di regolare e di "scaricare" la tensione riequilibrando il sistema nervoso è il rilassamento muscolare progressivo. Imparare a rilassarsi sulla base di una nostra scelta è un po' come apprendere uno sport o guidare una vettura: richiede l'esecuzione di esercizi sistematici. La tecnica di rilassamento proposta negli anni '20 da Edmund Jacobson, dal nome del suo ideatore definita Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson, si propone di rilassare progressivamente i muscoli attraverso una serie di esercizi condotti su zone del corpo. Le zone muscolari trattate sono state le seguenti: torace (trattenere il respiro); mani e avambracci (pugni); bicipiti (spingere gomiti); piedi e polpaccio (dita vs viso, dita puntate e piede lontano dal volto); gambe (contrazione cosce); glutei (contrazione); addome (contrazione); schiena (inarcare), scapole e spalle (vs orecchie); collo (mento vs torace); viso e mascelle (morso e sorriso), labbra in fuori, fronte (corrugamento e sollevamento sopracciglia). In questo modo, dopo aver acquisito una maggiore consapevolezza del proprio tono muscolare, si possono progressivamente imparare ad identificare gli stati di tensione muscolare e a distinguerli dalla distensione o decontrazione dei muscoli. Successivamente, per raggiungere l'autocontrollo, e quindi, gestire le proprie tensioni anche durante lo svolgimento di attività quotidiane, si impara a modificare e a diminuire la tensione muscolare. In termini generali, l'intervento proposto è il seguente: si produce tensione muscolare, in fasce muscolari indicate, per passare poi ad un addestramento della tensione stessa; in seguito, viene chiesto di identificare la differenza tra la tensione e la distensione, per poi dedicarsi ad altre zone muscolari. Questo comporterà una riduzione dell'attività del sistema nervoso autonomo con una serie di conseguenze tra cui l'abbassamento della temperatura del corpo e una più lenta respirazione.

Questo tipo di rilassamento è indicato dai 5 anni in su, in assenza di particolari difficoltà o in presenza di condizioni di stress, in tutte quelle persone che manifestano risposte psico-fisiologiche dovute ad alti livelli di tensione, disturbi d'ansia o altre difficoltà psicologiche nelle quali si riconosca l'esigenza di una maggiore consapevolezza propriocettiva e/o di rilassamento.

Bibliografia

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•Gilbert P. (2000) "Overcoming depression", Ed. Robinson 2000

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•Payne R. (2005) "Relaxation Technique", Elsevier

•Sapolsky R. (2011) "Perché alle zebre non viene l'ulcera?", LIT ed.

•Bertolotti, G. (2005) "Il rilassamento progressivo in psicologia", Carocci Faber

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Scritto da

Dott.ssa Annalisa Barone

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