Come ridurre la rabbia?

​Hai problemi a gestire la rabbia? Prova a mettere in atto questi semplici gesti prima di perdere le staffe.

15 SET 2017 · Tempo di lettura: min.
Come ridurre la rabbia?

«La rabbia può nutrirsi di te per un'ora, ma non giacere per una notte; la continuazione della rabbia è odio, la continuazione dell'odio diventa cattiveria», (Francis Quarles).

La rabbia è un sentimento comune e spontaneo. Nonostante non sia utile reprimere le proprie emozioni in alcuni casi, farci trascinare dagli scatti d'ira, pur dando una sensazione di sollievo causato dalla produzione di dopamina, ci fa stare peggio. Ciò accade non solo per il senso di colpa o di insoddisfazione ma anche perché ci abituiamo a reagire in questo modo senza saper come canalizzare la rabbia: l'istinto prevale sulla razionalità e sulla capacità di controllare diversi tipi di impulsi. La chiave non sta nel reprimere la rabbia bensì nel comprenderla e nel sapere come gestirla.

Quando diamo libero sfogo alla rabbia, i nostri filtri razionali vengono completamente annullati e siamo "ciechi di rabbia". Eppure ci sono delle strategie per poter fermare questo torrente in piena prima che causi più danni del dovuto. Ecco alcune azioni da eseguire per gestire la rabbia.

Cosa sta succedendo?

La sensazione è piuttosto chiara quando la rabbia sta iniziando a crescere dentro di noi, però dobbiamo saperla riconoscere. In questo momento dobbiamo agire prima che sia troppo tardi e prima che il nostro istinto prevalga sulla ragione. Riconoscere i segnali fisici e psicologici della rabbia ci aiuta a capire qual è il momento migliore per non fare più passi in avanti verso l'ira e l'aggressività. Ciò significa spegnere, prima che si presentino completamente, tutte le reazioni cerebrali che portano a un punto di non ritorno.

Spostare l'attenzione

Una volta individuato il momento iniziale dello scatto di rabbia, è bene distrarre il cervello dalla situazione per fare in modo che l'amigdala possa calmarsi. Per fare questo può essere utile qualsiasi attività che sposti l'attenzione e occupi tutta la nostra concentrazione e che non permetta di farci perdere le staffe: risolvete un problema matematico, fate un cruciverba, imparate a memoria qualcosa o eseguite qualsiasi altra azione che sarà in grado di farvi distogliere l'attenzione. Cercate anche di limitare le reazioni fisiche. Spesso assumere un'espressione facciale più sorridente o abbandonare una posizione poco rilassata e tesa può aiutare a farvi sentire più calmi e a influenzare il vostro stato d'animo.

Interpretare la situazione

Quando siamo riusciti a placare le reazioni a catena della rabbia, dobbiamo cercare di ritornare alla normalità. Più sereni saremo capaci di ritornare a pensare alla situazione iniziale che ha causato l'insorgere dell'ira e di analizzarla con più distacco. Se questa situazione è causata da un'altra persona, ad esempio, può essere utile cercare di mettersi nei suoi panni per qualche istante. Solo in questo modo sarete in grado di gestire meglio ciò che è successo. Perdonare è una delle azioni che più aiutano a liberarci da questo carico emozionale che è la rabbia.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 1
  • Maria Ausilia

    Io non capisco più nulla quando provo rabbia e sono capace di lanciare sedie contro muri o rompere il mio telefonino, io sto male quando provo rabbia e piango tanto e avrei anche voglia di sparire dal mondo.

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