Come imparare a lasciar andare il passato

Quante volte senti di non riuscire a voltare pagina? Non importa quanto tu ci provi, finisci catapultata/o nuovamente nel passato. Un po' come se stessi portando con te un peso enorme...

14 SET 2021 · Tempo di lettura: min.
Come imparare a lasciar andare il passato

Come allenare la nostra mente a far scivolare le esperienze dolorose del passato

Quante volte senti di non riuscire a voltare pagina? Non importa quanto tu ci provi, finisci catapultata/o nuovamente nel passato. Un po' come se stessi portando con te un peso enorme che ti fa restare incastrata/o. Ti senti ripetere constantemente dagli amici "Non pensarci più."

Sembra così semplice a dirsi ma tu senti che è veramente molto difficile. Non riesci a smettere di covare rancore per quello che è successo. Ogni volta che provi ad andare avanti, il passato si riprende la tua attenzione. La ruminazione è un'abitudine molto curiosa. Un po' come fare bingewatching su Netflix di serie drammatiche. Ecco cosa accade quando non riusciamo ad andare avanti: è come se avessimo sempre il pulsante play sulla storia passata. Più guardiamo quella storia, più ci fa male.

Prima di capire come possiamo fare a fermare il processo di ruminazione, andiamo a vedere perché restiamo bloccati in questo processo.

La domanda è: se non possiamo cambiare il passato perché continuiamo a riviverlo nella nostra mente?

Secondo la neuroscienza, il nostro cervello gestisce le informazioni negative e quelle positive in maniera diversa. Le esperienze negative richiedono una maggiore eleborazione e per questo motivo sono processate in maniera più dettagliata. Questo fa in modo che il cervello sia molto più propenso a ricordare eventi avversi.

Quando riviviamo esperienze dolorose, ci sentiamo come un criceto sulla ruota: non importa quanto ci proviamo, non siamo in grado di andare avanti. Per quanto non sia possibile cambiare il modo in cui funziona la nostra mente, possiamo allenarci a scendere da quella ruota. Questo processo richiede la rimozione dell'attaccamento emotivo che abbiamo con il passato, soprattutto quello con le esperienze tristi. Facciamo fatica a riconoscere che qualcuno ci ha feriti perché questo ci fa sentire deboli e umiliati.

Eckhart Tolle, scrittore statunitense , avrebbe dichiarato una volta che:

"C'è una linea sottile tra onorare il passato e restare sommersi da esso. Puoi riconoscere e imparare dagli errori fatti e poi andare avanti. Si chiama perdonare se stessi." Il punto centrale è che per lasciare andare il passato, dobbiamo ristrutturare totalmente la nostra relazione con esso.

Come smettere di ruminare?

1) Basta provare a fare l'eroina/eroe della tua storia

Ognuno di noi è stato ferito in qualche modo. È triste, è umiliante, e a nessuno piace essere debole. Per questo motivo mettiamo in piedi la nostra versione idealizzata del passato, dando la colpa agli altri invece di fare un'analisi obiettiva delle responsabilità rispetto a quello che è accaduto. Ogni cosa nella vita ha un inizio e una fine, non abbiamo bisogno di ruminare sul passato per tenerlo in vita. È importante fare pace con il finale, soprattutto se quel finale era orrendo e andare avanti.

2) Non lasciare che gli altri definiscano chi sei

Accusare gli altri quando le cose vanno male, ci fa perdere il controllo sulla nostra vita. In questo modo lasciamo che loro dettino le condizioni su come dobbiamo vivere. Non possiamo controllare quello che gli altri fanno, ma possiamo imparare a gestire come reagiamo alle loro azioni. Focalizzarsi su quello che gli altri ci hanno fatto è una distrazione. È fondamentale riprendersi il controllo di quello che possiamo gestire e scegliere di vivere la vita sulla base delle nostre di condizioni, non quelle di un'altra persona.

3) Impara a perdonarti

Quando le cose vanno male, tendiamo a colpevolizzarci. Facciamo fatica ad accettare che noi possiamo sbagliare lasciando che il perfezionismo prenda il totale controllo della nostra mente.

Ritieni di avere sbagliato? Perfetto, tutti facciamo degli errori. Impara a perdonarti, gli errori si possono riparare. L'errore di per sé non è la fine di un percorso ma una fermata che ci prepara al resto del viaggio. Dobbiamo imparare dagli errori e poi andare avanti.

4) Non lasciare che i tuoi problemi ti definiscano

Quando finiamo intrappolati in un problema, diventa difficile separare noi stessi da quello che siamo. Secondo Eckhart Tolle, siamo soliti creare e mantenere un problema perché questo ci fornisce un senso d'identità. Le nostre storie ci danno una forma ma non definiscono la nostra identità. Lasciare andare un evento del passato, fornisce uno spazio a nuove esperienze. Focalizziamoci sul momento presente e facciamo pace con noi stessi.

5) Costruisci una mente Teflon

Tutte le nostre difficoltà hanno orgine dai legami di attaccamento. In una relazione sentimentale possiamo essere così presi da non riuscire a separare "noi" da "io". Siamo così presi dal lavoro da fare in modo che il nostro titolo professionale definisca la nostra identità. Non c'è nulla di male nell'amare qualcuno o il proprio lavoro. Il problema si pone quando siamo così legati che la paura di perderli non ci permette di goderceli nel presente.

Ajahn Brahm, Monaco buddista australiano, ha parlato di una "Mente Teflon" sostenendo che il modo migliore per cui qualcosa non ci faccia male è non lasciare che ci si "attacchi" prima.

Lasciare andare il passato non vuol dire che dobbiamo dimenticare quello che è successo, ma dobbiamo lasciare andare le nostre aspettative. Non soffriamo per la fine di una relazione ma soffriamo perché volevamo che durasse per sempre.

Invece di lasciare che le aspettative irrazionali prendano il sopravvento nella nostra mente, puntiamo il focus sulle esperienze positive sia passate che presenti.

6) Lascia andare l'attaccamento emotivo verso il passato

Molti non riescono ad andare avanti perché non riescono ad apprezzare il loro presente. Ristrutturare la nostra relazione con il passato implica smettere di pensare a come le cose dovrebbero o sarebbero dovute essere e iniziare ad accettare le cose per quello che sono. Questo processo non significa sminuire il buono delle esperienze vissute nel passato, al contrario è conservare il ricordo delle cose positive anziché lasciare che il modo brutale in cui sono finite definisca l'intera esperienza.

Per lasciare andare il passato, bisogna cominciare a ad apprezzare quello che abbiamo nel qui ed ora: il nostro presente.

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Scritto da

Dott.ssa Maria Teresa Caputo

La dott.ssa è Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale, iscritta all'ordine degli Psicologi della Regione Campania. Svolge la professione privatamente occupandosi di disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, lutto nell’ età evolutiva e nell’età adulta.

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Bibliografia

  • Bénabou, R., & Tirole, J. (2002). Self-confidence and personal motivation. The quarterly journal of economics, 117(3), 871-915.
  • Malle, B. F., Guglielmo, S., & Monroe, A. E. (2014). A theory of blame. Psychological Inquiry, 25(2), 147-186.

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