Come funziona il cervello quando siamo innamorati?

Il cervello funziona diversamente quando sei innamorato. Scopri come differenziare passione e amore e come accettare la fine di una relazione!

10 MAG 2019 · Ultima modifica: 19 SET 2019 · Tempo di lettura: min.
Come funziona il cervello quando siamo innamorati?

Secondo la terapista di coppia Yvon Dallaire, avremmo quattro cervelli, tutti con una responsabilità nel processo amoroso.

Secondo Yvon Dallaire, terapista di coppia, il nostro primo cervello si trova nel nostro colon e i nostri tre cervelli situati nella nostra testa hanno origine in questo primo cervello. Gli scienziati hanno effettivamente scoperto cellule neurali nel colon. È quindi da questo primo cervello che si sviluppa quello denominato "rettile", o primitivo. Questo cervello è più orientato verso le sensazioni, ed è quello in cui ha anche sede la sessualità.

Dal cervello rettile si è sviluppato un cervello chiamato "mammifero", o "limbico": rivolto verso le emozioni, è coinvolto nell'amore a prima vista e nella passione. Queste sono le azioni su cui abbiamo poco o nessun potere, avvicinandoci all’istinto, e che non hanno spiegazione (perché questa persona e non un'altra?).

Il terzo cervello è la neocorteccia, quello legato al pensiero e alla ragione che condividiamo con i primati e quello che ci aiuta a pensare e a decodificare le nostre emozioni.

Per i nostri cervelli animali, quello rettile e quello limbico, siamo poligami. È il cervello cosciente, la neocorteccia, che sviluppa il nostro senso morale o etico e ci permette di vivere l'amore attraverso le emozioni e le sensazioni.

Perché e come ci innamoriamo?

Possiamo distinguere due aspetti nell'amore: la passione, l'impulso che spinge gli uomini l'uno verso l'altro per assicurare la sopravvivenza della specie, e un sentimento più profondo che può svilupparsi, oppure no, dopo la passione: l'amore.

La passione è una sensazione molto particolare, perché il cervello secerne diversi ormoni (dopamina, feniletilamina, ossitocina): la persona è come un tossicodipendente, e la passione si traduce nel sognare l’altro, nella sensazione delle farfalle nello stomaco, ecc. Yvon Dallaire afferma che la passione, quando il cervello è sotto l'influenza di queste droghe naturali, dura tra i 12 e i 14 mesi.

Sotto l'influenza di queste droghe, la parte di una relazione che chiamiamo "luna di miele" dura fra i due e i tre anni. Dopo questi tre anni, si scopre davvero l'altra persona: è in questo momento che appare l'amore vero e costruito, che si arricchisce della presenza dell'altro e dei progetti di coppia.

Perché siamo attratti da alcune persone e non da altre?

Attualmente, gli scienziati propendono per una spiegazione biochimica: tutti noi liberiamo un odore e siamo attratti solo da alcuni, che attivano o meno il nostro senso dell'olfatto. Potremmo essere attratti, non provare nulla o provare un senso di repulsione verso alcune persone. In effetti, siamo animali, e il principale organo sessuale degli animali è l'olfatto: anche per noi è rilevante, anche se non ce ne rendiamo conto.

Si pensa erroneamente che la vista sia il principale senso responsabile della passione, ma l'olfatto attiva più recettori a livello biologico e genetico: sembrerebbe, infatti, che i geni siano in grado di comunicare per riconoscersi a vicenda perché, per un miglior prodotto di riproduzione, i nostri codici genetici devono essere diversi per non sviluppare difetti ereditari.

Come gestire la fine di una relazione?

Quando la relazione finisce, il nostro cervello emotivo o sensoriale è ancora legato, e ciò rende l’elaborazione del lutto della relazione così complesso. Il cervello non vuole perdere la fonte del piacere, anche se la relazione si è conclusa perché i partner non vanno più d'accordo.

Yvon Dallaire, dunque, spiega che dobbiamo usare la neocorteccia per decondizionare il cervello emotivo e sensoriale. Quando pensi a ciò che hai perso, per esempio, è meglio prendere un foglio e una penna e iniziare a scrivere l’elenco dei difetti del tuo ex partner, oltre a tutti i brutti ricordi associati a lui.

Quando diventi nostalgico della relazione passata,leggi questo elenco in modo che la neocorteccia possa fare un lavoro di decondizionamento sul cervello emotivo per bloccare il piacere.

Il nostro cervello, infatti, secerne la dopamina (l'ormone del benessere) ogni volta che mangiamo qualcosa che ci piace, che abbiamo un contatto fisico desiderato o che pensiamo a qualcosa di piacevole. Dobbiamo insegnare al nostro cervello emotivo a smettere di secernere la dopamina quando pensiamo a questa relazione passata.

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Commenti 1
  • Donata

    Molto interessante ed esaudiente la spiegazione.

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