Come convincere i nativi digitali ad imparare

Nella società odierna intrisa di nuove forme di comunicazione multimediale impariamo a vivere in un mondo utilitaristico, dove ogni cosa viene fatta per un vantaggio.

17 GEN 2017 · Ultima modifica: 5 MAG 2023 · Tempo di lettura: min.

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Come convincere i nativi digitali ad imparare

Nella società odierna intrisa di nuove forme di comunicazione multimediale che possono essere utili all'uomo per sgravarlo dalla sua routine quotidiana, semplificandola, intrisa di legami e connessioni tra persone utili per accedere a qualche posto lavorativo, per vivere certe esperienze, situazioni, per ottenere vantaggi di qualunque tipo, noi adulti, ma anche i bambini e gli adolescenti che cresciamo, impariamo a vivere in un mondo utilitaristico, dove ogni cosa, se viene fatta, deve essere fatta poiché c'è una ragione e più che una ragione, un'agevolazione che si può ottenere, o se è un oggetto, utilizzare.

Come dice il detto "Non si fa niente per niente". E questo è lo stesso motivo per cui orde di ragazzini, se l'adulto non gli sa spiegare in un modo convincente il motivo, si rifiutano di accettare valori e regole di riferimento, così come rifiuteranno persino le istituzioni classiche di quella che era la società appena precedente a loro e che non comprendono, quali la scuola e la famiglia. Ora l'importanza ce l'hanno il gruppo, i coetanei, la rete. È chiaro che anche i bambini odierni sono sulla stessa lunghezza d'onda, pur non essendo ancora nell'età per ribellarsi; l'adolescente, invece, in aggiunta ha un corpo in completo cambiamento da imparare a gestire, in un'era dove il corpo, cioè la realtà, è superfluo.

Come convincere i nativi digitali ad imparare?

Ancor più che in passato, perciò, siamo chiamati come adulti a essere noi stessi molto efficaci nel conoscere le motivazioni che regolano questo mondo. Non è strano che molti figli, nativi digitali, ad oggi si chiedano perché debbano andare a scuola, perché debbano apprendere quando la conoscenza è immediatamente fruibile e a portata di click; insomma, perché è giustificato il loro sforzo, il loro impegno, la loro fatica? A cosa serve? A cosa è utile? Ecco l'utilitarismo.

Come convincere i nativi digitali ad imparare?

Come risposta, per loro, non vale più come nel passato. Non c'è più un padre padrone che, anche poco simpaticamente, decreta che il figlio debba fare quella cosa e basta e rimanere in silenzio. Per i bambini di oggi, questo comportamento, per fortuna, esiste in situazioni molto limitate, ma in qualsiasi caso è poco efficace, infatti il genitore non è più percepito come onnipotente, poiché c'è la società virtuale che lo è più di lui e che lui non sa utilizzare. E allora che fare?

  1. Ai bambini andrebbe insegnato fin dal principio che, come avviene nella natura, è inutile che ci si opponga a ciò che va fatto, a ciò che ci accade. Se ci capita un evento nella vita di tutti i giorni, o se la società ha individuato un sentiero per arrivare ad un determinato obiettivo, non si può modificare immediatamente la realtà davanti a noi. Un evento già accaduto è, infatti, immodificabile in se stesso, che sia bello o brutto, ed una comunità cambia i suoi meccanismi in decenni, ma questo tempo non si può aspettare per colui che è abituato ad aver tutto e subito. E noi adulti siamo in grado di non opporci? Siamo in grado di accettare ciò che accade? Perché se non lo sappiamo far noi per primi, come pensiamo che possano farlo i nostri figli?
  2. Gli adulti, dal canto loro, devono imparare ad essere più competenti, trovando delle motivazioni che reggano. Nel secolo della diffusione del sapere, i ragazzi si aspettano una risposta pronta e plausibile anche da noi, come se consultassero Wikipedia, nuovamente con un click. Perciò, consiglio ai genitori di partecipare a serate di formazione, di educazione rispetto agli argomenti di proprio interesse, in quest'epoca far da sé, forse non è più sufficiente e certamente non fa per tre.
  3. Una cosa utile è sicuramente far riferimento e rinforzare le risorse dei vostri figli, i loro sogni e desideri, la possibilità di coltivare i propri talenti. Partendo da quelli, si è forse un po' più certi che il loro interesse sarà catturato, dopotutto a tutti piace sentirsi capaci. Per un ragazzo diciottenne che seguo, è servito provare a compilare un curriculum per rendersi conto, a livello pratico, a cosa servisse frequentare la scuola, con il desiderio che ha di lavorare per un certa azienda, o compagnia.

Ad altre età si potrà far leva su altri interessi, ma è importante che si sappia mostrare, praticamente, a cosa serva quello che devono fare. È interessante notare come, nell'epoca dell'immaterialità, sia proprio il "poter toccare con mano", l'interesse principale. Rimanete connessi!

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Scritto da

Dott.ssa Moruzzi Sara

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Bibliografia

  • Cherry, K (2021). How to Learn More Effectively. Very Well Mind. https://www.verywellmind.com/how-to-become-a-more-effective-learner-2795162
  • 15 Effective Ways You Can Learn How to Learn. Science of People. https://www.scienceofpeople.com/how-to-learn/

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