Come affrontare il DOC d

L'estate non per tutti è stupenda: c'è chi la trova insopportabile, il caldo, il senso di "appiccicaticcio", i batteri, il sudore. Come affrontare la situazione?

10 AGO 2017 · Tempo di lettura: min.
Come affrontare il DOC d

Il disturbo ossessivo compulsivo DOC, in forma lieve e non patologica ce l'abbiamo un po' tutti:

- chi non ha mai controllato per più di una volta di aver chiuso la macchina o il gas?

- chi non ha mai avuto alcuna fobia? (ragni, insetti, sangue, punture)

- chi non ha un proprio rituale o rito scaramantico che fa prima di un esame o un incontro importante o un colloquio di lavoro?

Diventa patologico quando rende invalidante la nostra vita, quando le paure mangiano i nostri giorni e non riusciamo a far nulla più per tutta la giornata.

E l'estate? Sono tutti felici, in ferie, tutti senza paure, fobie e noi che non riusciamo a metter il becco fuori casa, ecco che il senso di frustrazione incalza ed il distacco da quello che ci sembra normalità sembra sempre più profondo.

Che fare? disperarsi? continuare a farci divorare dal DOC? NO. Ogni DOC ha una forma ed una motivazione differente, quindi solo un percorso psicoterapeutico approfondito può andare a scavare i veri traumi o microtraumi che ci hanno portato ad esser così oggi.

Se non riusciamo proprio ad uscire di casa, spegniamo il condizionatore, qualora lo avessimo, allontaniamo tutti i nostri passatempi: film, videogiochi, fb, libri, detersivi per pulire casa, saponi, rendiamoci angusto il luogo che da sempre è la nostra culla e USCIAMO ALLO SCOPERTO, AL SOLE con sottobraccio il nostro DOC,

Un'alternativa? Cerchiamo un'amico/a così insistente che per "stress" saremmo costretti a mangiare un gelato fuori o addirittura a fare un aperitivo.

E il mare? tutta quella gente, la sporcizia, il sudore, poi il traffico per arrivarci, non sarà meglio restare a casa? NO! L'estate è fin troppo breve e lavoriamo troppo, quindi il nostro caro DOC non ci sconfiggerà! Non possiamo perderci le gioie della vita, non è facile e spesso ci sentiamo soli ed incompresi, vittime di noi stessi, di fronte a gente che non fa altro che minimizzare o fornirci delle soluzioni banali, questo perché il DOC è una patologia e va affrontata solo con gente esperta e con gli strumenti dati dallo studio e dalla formazione .

Buone vacanze!

Dottoressa Miriam Cassandra - psicologa psicoterapeuta cognitivo interpersonale - Molfetta (Bari)

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Scritto da

Miriam Cassandra

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