Che paura la tranquillità!
Come si fa, direte voi, ad aver paura di uno stato di quiete, di rilassatezza? E' proprio così, in quanto l'ansioso tende a considerare lo stato di quiete come uno stato di incoscienza.
La maggior parte delle persone affette da disturbo d'ansia generalizzato (D.A.G.) è interamente concentrata sui propri timori, tra cui la paura per la propria salute, la paura per la sorte di persone care e la paura di eventi esterni imprevisti.
Sono, invece, persone poco attente ai propri stati interni, in quanto la loro attenzione è tutta diretta alla realtà esterna, considerata estremamente pericolosa. Queste persone, però, hanno una paura piuttosto strana: la paura della tranquillità! Come si fa, direte voi, ad aver paura di uno stato di quiete, di rilassatezza? È proprio così, in quanto l'ansioso tende a considerare lo stato di quiete come uno stato di incoscienza, di impreparazione al pericolo imminente.
La paura gioca la sua parte
Secondo Lorenzini e Sassaroli, infatti " Per lui la sicurezza è uno stato ingannevole e illusorio e la tranquillità una falsa tranquillità". Quante volte vi sarà capitato di parlare con amici che vi fanno sentire sciocchi a star tranquilli su una certa situazione? Perché invece, a parer loro, quella determinata situazione sta per esplodere da un momento all'altro. E superata quella, di situazione, ce ne sarà sempre un'altra per cui vale la pena stare in tensione. Sono persone che hanno sempre bisogno di occuparsi di qualcosa per star bene, di sentire musica per 24 h piuttosto che ascoltare il proprio silenzio.
Essere felici è difficile
A volte il silenzio fa paura, stare con se stessi ed ascoltare i propri bisogni non è cosa facile e non tutti riescono a concentrarsi sui propri stati interni, sulle emozioni e le sensazioni provate. Per alcune persone è più facile delegare all'esterno la propria felicità anche se ciò significa non averne il controllo. Invece, una cosa possiamo controllarla e sono i nostri pensieri e le nostre credenze, che creano i filtri con cui vediamo ed interpretiamo gli eventi che ci accadono ogni giorno.
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