Capricci e bambini: come affrontare la rabbia di tuo figlio
Cosa puoi fare quando tuo figlio si arrabbia? Ecco due strategie per aiutare il tuo bambino nei momenti di rabbia e frustrazione.
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Cosa puoi fare quando tuo figlio si arrabbia?
Ecco due strategie per aiutare il tuo bambino nei momenti di rabbia e frustrazione:
- Proporre al bambino di scaricare fisicamente la sua rabbia, soprattutto in un primo momento.
- Proporre e costruire insieme al tuo bambino delle attività più raccolte per calmarsi.
Ecco come aiutare il tuo bambino a scaricare fisicamente la sua energia vitale
Perché funziona proporre al bambino la tecnica di scaricare fisicamente la sua energia vitale? E perché è funzionale soprattutto in un primo momento?
Quando ci arrabbiamo la parte superiore del nostro cervello, la neocorteccia, smette di rispondere. Regolando tutte le funzioni esecutive e di pianificazione del comportamento, la razionalizzazione delle azioni e la regolazione delle emozioni, spegnendosi avviene un'esplosione emozionale.
Questo dimostra che in un bambino tra i 0 e gli 8 anni, l'oggettiva immaturità del suo cervello giustifica questa esplosione emozionale incontrollata. Quando nostro figlio si arrabbia sta sperimentando un'energia potentissima, che ancora non riesce a gestire.
"Calmati!"
"Non c'è bisogno di agitarsi!"
"Non urlare"
"Non lanciare le cose!"
Quando pronunciamo queste frasi a nostro figlio, stimoliamo la sua parte rettiliana, facendolo arrabbiare ancora di più.
La parte del suo cervello deputata all'ascolto di tutte queste prescrizioni non è funzionante e di conseguenza è importante aiutarlo a canalizzare questa energia.
Quali sono le attività che potresti proporre?
- Fare la lotta dei cuscini.
- Dare dei pugni sui cuscini.
- Saltare sul posto urlando.
- Lanciare degli oggetti selezionati, in una parte della casa deputata a questo.
- Arrampicarsi in un posto adibito a questo, invece di farlo sul divano o sulla rampa delle scale di casa.
Cosa fare se questa strategia non funziona con i nostri bambini e ci sentiamo ancora più frustrate?
Come aiutare il tuo bambino a costruire il suo angolo della calma
I bambini con i quali questa strategia non funziona, sono bambini che vogliono il contatto fisico anche nei momenti di forte attivazione emotiva, cercano la relazione con l'adulto di riferimento e hanno bisogno di attività più raccolte per calmarsi.
Con questi bambini potete allestire un angolo della casa per ritrovarsi nei momenti di forte frustrazione e nei momenti di rabbia, coinvolgendoli fin da subito nella costruzione e nella scelta dei materiali. Potete ad esempio usare la loro lampada preferita, una tenda, dei grandi cuscini, dei libri o tutte le attività che a loro piacciono e li aiutano a calmarsi.
Ci tengo a precisare una cosa molto importante: in questi momenti l'angolo della calma non viene utilizzato per allontanare i nostri bambini da quella situazione o per ammonire il loro comportamento, lasciandoli da soli a riflettere (tecnica del time-out). Saranno i bambini stessi a chiedere di andare in quell'angolo, con mamma o con papà, oppure con entrambi i genitori.
Questo perché, coinvolgendoli nella costruzione di quest'angolo, gli sarà spiegato a monte a cosa serve e come lo possono eventualmente utilizzare, ovviamente solo se lo vogliono.
Una volta che i nostri bambini si saranno calmati, sarà nostro compito aiutarli a capire quali sono le motivazioni alla base della loro rabbia e quali altre strategie possono utilizzare, quando si presenteranno delle situazioni in cui sentono che si stanno arrabbiando.
Capricci e bambini: la strategia più utile per tuo figlio
Queste strategia vi aiuteranno ad entrare in contatto con i vostri figli, anche quando sono arrabbiati, perché in realtà è proprio in questi momenti che i bambini hanno più bisogno di voi.
Anche se con il comportamento sembrano dire il contrario, perché ci allontanano, perché ci dicono che siamo cattivi o che non ci vogliono più vedere, in quel momento ci stanno indicando dove sono più in difficoltà e quindi dove hanno più bisogno del nostro aiuto.
Ci tengo a precisare che ogni tecnica dev'essere personalizzata in base al temperamento del bambino e ai suoi bisogni, perché non esistono delle strategie a taglia unica. È di fondamentale importanza "guardare" tuo figlio, per capire di cosa realmente ha bisogno in quel determinato momento.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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