Arte e Psicologia: 7 benefici psicofisici per l'essere umano

Grazie ai suoi effetti sulla psiche umana, l'arte, nelle sue differenti forme, è stata impiegata per la cura di differenti patologie.​

9 GIU 2021 · Tempo di lettura: min.
Arte e Psicologia: 7 benefici psicofisici per l'essere umano

"L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è"

Paul Klee

L'arte nella storia dell'uomo

Pittura, teatro, danza. L'arte, nelle sue differenti forme, da sempre è stata utilizzata dall'uomo per esprimere se stesso e comunicare al mondo i temi cardine della propria esistenza.

Grazie ai suoi effetti sulla psiche umana, l'arte, nelle sue differenti forme, è stata impiegata per la cura di differenti patologie. Basti pensare alle pitture rupestri risalenti al periodo del Paleolitico oppure ai geroglifici egizi in grado di comunicare al di là delle parole per capire il potere evocativo della figura. Nella società contemporanea, l'arte attraversa l'essere umano nelle diverse tappe della sua vita. Già da bambini coloriamo e disegnamo, sfruttando l'immaginazione e dando il via libera alla nostra creatività.

Nell'adolescente tipici sono i graffiti sui muri o il ricorso a tatuaggi da imprimere sulla propria pelle per lasciare un segno indelebile di Sé ed avviarsi verso la ricerca della propria identità. Grazie alla maturità dell'età adulta, l'arte può manifestarsi più consapevolmente in diverse forme di ricerca e di contatto con il proprio Io profondo attraverso la pittura, la scultura, il teatro, ecc. Tuttavia, nella società odierna, non è raro che l'arte venga considerata nelle sue vesti più superficiali di intrattenimento, dimenticandosi del suo potere curativo intrinseco.

I benefici dell'arte

A tal proposito, nel campo della psicologia, differenti studi hanno cercato di capirne gli effetti mentali correlati sull'essere umano, rilevando che sia l'osservazione dell'arte, ma ancora di più, l'essere parte del processo artistico, è fonte di innumerevoli benefici.

Se osservare l'arte creerebbe immediatamente una risposta nel cervello favorendo sensazioni positive grazie all'aumento di dopamina o innescando ricordi passati già presenti nella nostra memoria, il prender parte al processo artistico porterebbe tutta una serie di benefici psicofisici. Alcuni di essi possono essere riassunti nel:

  1. favorire un'esperienza mente-corpo unica che permette di entrare in contatto profondo con il proprio Sé grazie all'esperessione della propria creatività;
  2. fronteggiare lo stress e l'ansia grazie al potere rilassante che ne deriva (si pensi ad esempio ai Mandala da colorare per gli adulti);
  3. elaborazione di eventi traumatici passati che si ripercuotono nel momento presente, non altrimenti consentiti dal solo utilizzo del linguaggio;
  4. mantenimento di una mente più attiva e lucida nelle età più avanzate o in chi soffre di malattie gravi (come l'Alzheimer ed il cancro) o di patologie croniche;
  5. miglioramento della propria motricità, coordinazione ed equilibrio;
  6. maggior controllo emotivo e migliore autostima soprattutto per coloro che hanno problemi di dipendenza (tossicodipendenza e alcolismo) che hanno bisogno di prendersi cura di sé e ritrovare il proprio valore;
  7. miglioramento delle abilità cognitive, in particolare concentrazione e attenzione in coloro che dipingono.

L'utilizzo dell'arte in psicologia

Dal momento che si sono scoperti i benefici, l'arte non poteva non essere utilizzata anche in psicoterapia. Si sente spesso parlare di Arteterapia per far riferimento a quell'intervento d'aiuto che si basa sull'utilizzo di materiali artistici per favorire il contatto interiore e l'espressione di sé. Creare prodotti artistici consentirebbe alle persone di migliorare il rapporto con il proprio terapeuta e dare una forma simbolica ai propri pensieri, ricordi ed emozioni. L'arte, in questo senso rappresenterebbe, uno strumento per equilibrare, ricostruire e potenziare il proprio Essere.

Per quanto riguarda l'ambito clinico, si trovano differenti test basati sull'utilizzo di immagini d'arte o raffigurazioni impiegati con l'obiettivo di sostenere i pazienti più inibiti dal punto di vista emozionale e relazionale. Il fine sarebbe quello di aiutarli nello scioglimento di alcuni blocchi mentali attraverso ciò che gli stimoli visivi sono in grado di evocare.

Così come le immagini, anche il disegno rappresenta uno strumento in grado di superare il linguaggio verbale, utilizzabile con le persone non dotate di una buona competenza narrativa per via della loro età (bambini piccoli) o per i limiti legati a disabilità o ad altri gravi disturbi psichiatrici.

Nella terapia sistemica-relazionale, un metodo particolare è riconducibile alla rappresentazione delle sculture. La consegna ai membri della famiglia sarebbe quella di mettere in scena a turno come ogununo di loro vive e percepisce determinate situazioni familiari, con l'obiettivo di raffigurare, tramite i propri corpi ed il loro posizionamento nello spazio, la situazione vissuta. Il mantenimento per qualche minuto della posizione adottata sarebbe in grado di riprodurre appieno l'esperienza reale e far vivere in maniera intensa le emozioni che quella determinata posizione rievoca, comprendendone così appieno il significato.

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Scritto da

Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa Psicoterapeuta

Psicologa, laureata in Psicologia Clinica con il massmo dei voti presso l'Università Cattolica di Milano, in formazione come Psicoterapeuta alla Scuola di Specializzazione “Mara Selvini Palazzoli" di Brescia ad orientamento sistemico-relazionale. In costante aggiornamento anche nel settore legato alla promozione della salute e del benessere, attraverso corsi e seminari.

Bibliografia

  • https://www.igeacps.it/i-benefici-psicologici-dellarte/
  • https://www.terranuova.it/News/Salute-e-benessere/L-arte-come-terapia-un-approccio-che-fa-bene-a-mente-anima-e-corpo

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