Apprendimento, sinapsi e crescita cerebrale
Quando un bambino apprende diventa capace di fare cose che prima non era in grado di fare. La scuola e l’educazione possono sviluppare sinapsi e neuroni cerebrali.
Quando un bambino apprende, come già spiegava lo psicopedagogista Lev Vygotskij negli anni 30, diventa capace di fare cose che prima non era in grado di fare.
L'apprendimento è quindi il passaggio da ciò che si è potenzialmente in grado di fare a ciò che si è effettivamente capaci di fare.
Il ruolo della scuola è qui fondamentale.
Importantissimo è il potenziamento dello sviluppo prossimale il quale comporta un cambiamento pervasivo, cioè un cambiamento qualitativo o di struttura. Per potenziamento dello sviluppo prossimale s'intende la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone, che siano adulti o pari con un livello di competenza maggiore. Secondo Vygotskij, l'educatore dovrebbe proporre al bambino problemi di livello un po' superiore alle sue attuali competenze, ma comunque da risultargli comprensibili.
La scuola e l'educazione possono ampliare la zona di sviluppo prossimale, quindi lo sviluppo dei circuiti cerebrali.
I neuroni si interconnettono, si scambiano informazioni, si creano nuove sinapsi, si creano dendriti. Aumenta il numero di neuroni e l'informazione viene depositata in più aree cerebrali potendo così riuscire a ricordarla meglio.
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