Ansia e psicoterapia

Parlare dell'ansia non è così semplice come si può pensare, perché ormai è diffusa la consuetudine di leggere su internet ogni sorta di informazioni, spesso contrastanti tra loro...

26 MAG 2020 · Tempo di lettura: min.
Ansia e psicoterapia

Parlare dell'ansia non è così semplice come si può pensare, perché ormai è diffusa la consuetudine di leggere su internet ogni sorta di informazioni, spesso contrastanti tra loro o in cui ci ritrova solo in parte. Il risultato è un'enorme confusione che si traveste da verità assoluta.

Se a questo aggiungiamo le opinioni di amici, di conoscenti, il sentito dire in un bar o in una sala d'aspetto, si capisce come tutto è e non è allo stesso tempo.

Non dico che sia tutto falso (o tutto vero) ciò che ci arriva, ma quello che cercherò di spiegare in questo articolo è che le cose non sono sempre così nette: non esistono solo il bianco e il nero, ma molti altri colori e sfumature.

Quali sono i sintomi e le cause più comuni dell'ansia?

L'ansia è un'emozione che induce modificazioni sia a livello fisico che a livello cognitivo: i sintomi fisici più frequenti sono tachicardia, sudorazione eccessiva fino ad arrivare ad emicranie, tensioni muscolari, attacchi di panico, fobie. Solitamente chi ne soffre presenta, inoltre, preoccupazioni, incertezze, pensieri ricorrenti, soprattutto rivolti ad elaborare tentativi di gestire o evitare quelle situazioni che sono percepite come minacciose, come pericolose per la propria incolumità sia fisica che mentale. Infatti, spesso gli ansiosi sono ottimi osservatori, cercano di controllare e programmare il più possibile i propri spostamenti o le proprie attività.

Le minacce percepite possono avere un'origine sia esterna che interna a se stessi: per es. vedere una macchina che giunge ad alta velocità verso di noi oppure un pensiero negativo.

L'ansia è sempre qualcosa di negativo?

Assolutamente NO: diventa negativa quando eccessiva rispetto allo stimolo e persistente nel tempo. In realtà, è un'arma che abbiamo acquisito durante la nostra evoluzione, sostanzialmente per sopravvivere, perché ci rende performanti e più scattanti, sia mentalmente che fisicamente. Pensiamo ad esempio a quando dobbiamo affrontare una gara o un colloquio di lavoro o un esame, o anche andare al primo appuntamento con la persona che corteggiamo da tempo.

Un esempio che faccio spesso ai miei pazienti è questo: se ci trovassimo nella savana e vedessimo in lontananza un leone cominceremmo a percepire ansia, il che ci permetterebbe di restare all'erta e, qualora il leone si avvicinasse di più, ci permetterebbe di azionare un campanello d'allarme più forte, la paura. Quindi? Scapperemmo a gambe levate, evitandoci di diventare un pasto gustoso per il leone! Dunque, non convenite con me che l'ansia non è poi così negativa, sempre?!

Esistono delle tecniche per rilassarsi? In che modo interviene la psicoterapia?

Alla luce di quanto detto, va precisato che la psicoterapia interviene solo quando l'ansia diventa eccessiva, (apparentemente) immotivata e soprattutto prolungata nel tempo.

Io sono una psicoterapeuta analitica e penso che, probabilmente, questo tipo di intervento sia uno dei più efficaci per ridurre o, ancor più, eliminare l'ansia perché va ad indagare le cause interiori che la provocano, aiutando la persona a comprendere meglio se stessa e soprattutto aiutandola a mettere in campo quelle che sono le sue abilità per contrastarla.

Come dico spesso, l'ansia deve diventare per la persona un alleato anziché un nemico, ossia quel modo che gli segnala e previene il "pericolo", cioè il disagio che sta vivendo. E così facendo, attraverso una maggiore conoscenza di se stessi, non le daremo mai modo di oltrepassare il limite e diventare disfunzionale, eccessiva.

Mi rendo conto, tuttavia, che questo tipo di lavoro necessita di un certo tempo; dunque, mi sento di consigliare parallelamente l'utilizzo di tecniche di rilassamento, che sia Yoga o meditazione o simili. Io personalmente suggerisco il Training Autogeno, perché ha un'efficacia scientificamente provata più duratura e stabile. Il Training Autogeno va a migliorare il quadro sintomatologico generale: la tachicardia, il respiro affannoso e/o accelerato, le tensioni muscolari, la pressione arteriosa elevata.

(Tratto da un’intervista telefonica per Radio News 24 del 4/05/2020)

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Scritto da

Dr.ssa Cristina Giacomelli

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