Ansia: che cos'è e come si manifesta

Ansia: dinstinzioni e tipologie.

2 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
Ansia: che cos'è e come si manifesta

Sintomi

Per la maggior parte troviamo una lista di sintomi psicosomatici e di disturbi fisici: vertigini, tachicardia, sudore freddo, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, stanchezza cronica, sensazioni di sbandamento e/o di svenimento, preoccupazione intensa. Quando lo stato d'ansia è particolarmente intenso e prolungato nel tempo può causare, com'è facile immaginare, una quasi totale compromissione della vita di relazione e dell'autonomia.,

Ed è in questi casi che, se non è preso in tempo, può sfociare in un vero e proprio Disturbo d'ansia.

Possibili cause

Disequilibrio nella gestione delle situazioni quotidiane dovute a: traumi infanzia e/o situazioni ambientali che portano così ad un allarme persistente e incapacità di sciogliere la paura o l'agitazione.

Sebbene quindi l'ansia abbia un significato primariamente protettivo e finalizzato alla sopravvivenza l'iper attivazione porta il sistema al collasso.

Esperienze di base sono mancate nell'infanzia:

  • calma, tranquillità, saper aspettare (pazienza) e saper stare. Es: gigura di riferimento ansiosa e iperprotettiva;
  • protezione (portati - tenuti - guidati - presi). Es: figura di riferimento trascurante, poco vicina emotivamente, abusante, alcolizzata, lutti non spiegati o non elaborati.

La persona con disturbo d'ansia, alla quale manca l'esperienza della protezione, ha la tendenza a dover tenere tutto sotto controllo perché ha paura e si percepisce inadeguata (con scarse potenzialità); percepisce il mondo esterno sempre più minaccioso; essa non può perdere il controllo.

  • Sapersi ascoltare. Es: figura di rifermento poco presente, che si prende cura fisicamente del bambino/a sviluppa la capacità di amarsi, darsi e ascoltare i propri bisogni.

Cura

L'individuo può avvalersi per brevi periodi di farmaci ipnotico-sedativi e può iniziare una terapia psicologica o, in casi gravi di sintomi persistenti una cura integrata: psicoterapia + terapia farmacologica.

A chi mi devo rivolgere?

Allo Psicoterapeuta. Il medico non è in grado di fare una diagnosi del disturbo: darebbe cura farmacologica (ansiolitici); lo Psichiatra lo stesso, a meno che non abbia anche la formazione in Psicoterapia.

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Scritto da

Dott.ssa Tiziana Longo

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