Anoressia nervosa, obesità e problematiche alimentari

Breve introduzione all'anoressia nervosa e ad altre patologie alimentari, con breve descrizione sintomatologica ed eventuali percorsi di cura.

30 AGO 2022 · Tempo di lettura: min.
Anoressia nervosa, obesità e problematiche alimentari

L'anoressa

Un disturbo in aumento oggi, nella nostra società occidentale, è quello dell'anoressia nervosa. I sintomi dell'anoressia nervosa sono:

  • rifiuto a mantenere un normale peso corporeo;
  • enorme paura di aumentare di peso;
  • una percezione distorta del proprio corpo e, nelle donne, amenorrea (assenza del ciclo mestruale).

Tipicamente il disturbo insorge verso i sedici anni, ed è dieci volte più frequente nelle donne che negli uomini. Se il suo decorso non è favorevole può portare alla morte. Secondo ipotesi biologiche, l'insorgenza di questo disturbo dipende da bassi livelli cerebrali di oppiacei endogeni e serotonina che hanno entrambi un ruolo importante nella percezione della sensazione di fame e sazietà; tuttavia anche la dopamina ha una sua importanza nell'alimentazione, anche se la sua influenza nella comparsa delle patologie alimentari non è ancora chiara.

Anche gli studi empirici sulla carenza di serotonina ed oppiacei endogeni non hanno ancora abbastanza evidenze empiriche per essere comprovati, quelli che invece sembrano essere maggiormente chiari sono i fattori sociali che hanno portato ad un grande incremento dei disturbi alimentari (soprattutto dell'anoressia).

In questa epoca storica, infatti, si son modificati i canoni socioculturali della bellezza, i quali hanno stabilito forme più sottili quali ideale di desiderabilità.

Oltretutto la tendenza a vedere il corpo della donna come oggetto spinge spesso a far sì che queste si vedano attraverso una lente distorta, diminuendo la loro percezione corporea di benessere. Gli studi ci dicono che non è un caso che l'insorgenza dell'anoressia sia due volte maggiore nei paesi più industrializzati, rispetto che negli altri, poiché l'ideale di magrezza in queste società è maggiormente perseguito.

A livello psicologico sembra che siano diversi i coefficienti ad avere un ruolo significativo.

Le teorie più "psicodinamiche" relative ai disturbi dell'alimentazione, infatti, ci dicono che il rapporto tra genitori e figli svolge un importante fattore predisponente, insieme alle caratteristiche di personalità di chi soffre di anoressia nervosa, così come di altre patologie alimentari.

La conflittualità con le figure genitoriali è spesso un fattore importante così come la bassa autostima e gli alti livelli di perfezionismo.

Le teorie cognitivo-comportamentali vedono nella perdita di peso un fattore di rinforzo nel mantenimento degli schemi con cui la persona affetta da anoressia interpreta e struttura la realtà.

Tutti questi fattori vanno presi in esame quando si struttura un progetto terapeutico per la cura dell'anoressia nervosa. I principali trattamenti che, stando agli studi Evidence-Based, sembrano essere maggiormente efficaci sono quello cognitivo-comportamentale e quello famigliare, poiché se il nucleo famigliare lavora all'unisono e funge da risorsa e non da peso per la persona che soffre di anoressia, le probabilità di guarigione dalla malattia aumentano esponenzialmente.

Differenze tra anoressia e bulimia

Ciò che diversifica l'anoressia dalla bulimia è che la persona che soffre di anoressia è sempre sottopeso, mentre quella che soffre di bulimia può avere anche un peso forma normale o essere in sovrappeso.

Nella persona bulimica le abbuffate sono molto diverse da quelle che avvengono in soggetti che non son bulimici, infatti nelle persone con bulimia notiamo la sensazione di non riuscire a smetter di mangiare e di non controllare il proprio comportamento neanche quando voglion farlo.

Infatti è importante comprendere che le persone dopo che si son abbuffate hanno spesso un forte senso di colpa e provano un grande stress emotivo.

L'obesità

L'obesità (che è definibile come un eccesso di accumulo del grasso corporeo, con conseguente aumento di peso), può avere cause simili oppure opposte rispetto all'anoressia. Più che a livello biologico quello che in questa sede ci importa sottolineare è che la persona obesa spesso mangia troppo, mangia male, ma soprattutto ha dei pensieri e delle emozioni (che non riesce a portare alla sua coscienza) che determinano questi suoi comportamenti alimentari disfunzionali.

È importante che tutte queste patologie siano trattate da un punto di vista multifattoriale in una equipe multi-specialistica.

Un approccio bio-psico-sociale è sempre il miglior modo per affrontare qualunque patologia.

 

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Scritto da

Dottor Angelelli Alessio

Bibliografia

  • A. Kring;G. Davison;J. Neale;S. Johnson; "Psicologia Clinica";2008. Bologna: Zanichelli
  • Gabbard, G. (2015),"Psichiatria Psicodinamica -Quinta edizione basata sul DSM-V". Milano: Raffaello Cortina
  • S. Shapiro;L. Carloson; " L'arte e la Scienza della MINDFULNESS",2009. Padova: Piccin

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