Anche la coppia ha bisogno di manutenzione

A cominciare dai figli dei padri del dopoguerra, oggi, e sempre di più, assistiamo alla sempre più frequente rottura dei legami di coppia istituzionali e non.

25 LUG 2017 · Tempo di lettura: min.
Anche la coppia ha bisogno di manutenzione

La coppia ha bisogno di 'manutenzione'.

Senza riportare i dati statistici a conferma, tutti noi sappiamo che oggi è sempre più difficile che le coppie resistano al tempo. Da quando alla base della relazione di coppia vi è l'amore romantico, inteso come la possibilità che l'uomo e la donna si scelgano liberamente senza costrizioni familiari o economiche, grazie all'emancipazione economica della donna e alle maggiori possibilità economiche complessive, lo stare in coppia per una vita sembra essere sempre più difficile, se non impossibile.

Qualcuno, con nostalgia, guarda alle vecchie coppie genitoriali che sembra sapessero stare assieme affrontando stoicamente situazioni molto complicate. In quella coppia la donna viene portata come esempio di sopportazione, e l'uomo come capace di resistere, almeno pubblicamente, alla tentazione di intessere relazioni extraconiugali.

Nella realtà, quasi sempre, quelle coppie erano infelici, ed era la donna che pagava il prezzo più alto. Oggi, pretestuosamente, è proprio la donna, con la sua emancipazione economica e sociale, ad essere considerata la causa principale del 'dissesto' della coppia, viene accusata di essere cambiata troppo in fretta mettendo in discussione il modello maschile.

Sembra allora che si sia di fronte a Scilla o Cariddi, da una parte, meno libertà e meno felicità, ma più continuità, dall'altra, più libertà e più felicità, ma più fragilità e relazioni ballerine.Le cose non stanno così, nessuno di noi potrebbe accettare di tornare indietro. Nessuno di noi vorrebbe stare vicino ad una donna infelice, o ad un uomo infelice. Neanche i figli, se le cose non vanno bene, bastano più a tenere insieme una coppia, anche loro desiderano che i genitori stiano assieme perché entrambi felici, una coppia genitoriale infelice educa i figli all'infelicità.

Cosa possiamo fare?

Stare assieme è una cosa assolutamente naturale, e psicologicamente sana, ma contemporaneamente molto complicata. La relazione di coppia mette assieme due mondi che hanno spesso bisogni e desideri diversi. Sono i bisogni legittimi di ognuno che cercano di essere esauditi che ci fanno cercare e scegliere l'un l'altro. Questo è l'humus che ci fa incontrare, poi ci sono la curiosità, il piacere di conoscerci, e di condividere tante emozioni. Quando ci si incontra, e ci si ama, immediatamente idealizziamo l'altro, e pensiamo di aver finalmente trovato la donna, o l'uomo, che cercavamo. Siamo pronti a giurarci amore eterno, ogni relazione nasce per durare tutta la vita, e per essere esclusiva. Ci si incontra per completarci, e questo avviene in modo inconsapevole, l'innamoramento è considerato quasi uno stato onirico, un vivere un sogno, che non ci permette di approfondire quali siano veramente i nostri rispettivi bisogni.

Il bisogno più grande ed imprescindibile in ogni coppia è il bisogno di sicurezza. Noi dobbiamo sentirci sicuri nella relazione con l'altro, sicuri di poter essere noi stessi, sicuri di essere compresi fino in fondo nei nostri limiti, e fragilità, nella nostra originalità. Se questo non succede, se manca questo senso di appartenenza e sicurezza, dopo un po' ci si perde, ci si allontana. Se la nostra relazione di coppia non riesce farci sentire compresi, capiti, e non ci permette di esaudire i nostri bisogni, l'idealizzazione dell'altro purtroppo frana, si spegne.

Ecco che allora diventa molto importante ai primi segnali di difficoltà comunicare al nostro partner che qualcosa non sta funzionando, che non ci sentiamo più corrisposti nei nostri bisogni, che il nostro rapporto non è più quello che avevamo sognato. Che la persona che speravamo di aver incontrato, e che avrebbe magicamente corrisposto ai nostri desideri ci sta deludendo, e nel frattempo è cambiata.

E' necessario fermarci, non prendere una 'pausa di riflessione', non cercare soluzioni extraconiugali temporanee, che poi dimostrano i loro limiti, e parlarci in presenza di una terza persona.

Un 'professionista' che ci aiuti a ritrovare e a ricordare a voce alta quale sicurezza cercavamo nella nostra coppia, quali bisogni e desideri speravamo ci aiutasse ad esaudire.

Abbiamo bisogno di fare un breve percorso di psicoterapia in coppia che ci permetta di esprimere l'un l'altro lo scarto che c'è tra quello che speravamo di trovare e quello che ci troviamo oggi, la frustrazione, il risentimento, l'infelicità, e la rabbia che ciò provoca.

Se non riusciamo da soli a comunicare questo malessere, facciamolo aiutati da una terza persona che professionalmente ci aiuti a farlo.

Allora se esistono le condizioni, e tutti e due ci credono, tutto può ricominciare, possiamo trovare nuovi stimoli e nuove ragioni per stare assieme, se si entra in questo percorso con la volontà condivisa di parlare anche delle cose che non vanno, si rimane insieme.

Si ritroveranno i motivi che ci hanno fatto incontrare, troveremo gli elementi sui quali abbiamo costruito questo legame che è durato per anni, e che adesso è messo a dura prova.

Non dobbiamo pensare che le scorciatoie ci permettono facilmente di trovare una felicità altrove, ritrovarla tra di noi è sicuramente la cosa più immediata e che ci garantisce buon risultato.

In poco tempo la coppia, anche oggi, può essere una coppia felice, e longeva, ma dobbiamo dedicarci un po' di tempo, dobbiamo fare una buona 'manutenzione' alla nostra relazione di coppia.

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Scritto da

Dott. Sergio Chieregato

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