Amore parentale, amore filiale...e l’affetto della tata?

È importante che si crei un rapporto di fiducia e comunicazione da entrambe le parti, in modo da creare una comprensione reciproca delle necessità del bambino.

15 OTT 2014 · Tempo di lettura: min.
Amore parentale, amore filiale...e l’affetto della tata?
Nella società in cui viviamo, è sempre più frequente che a causa delle attività quotidiane (lavoro, faccende domestiche, impegni...) i figli abbiano, durante la crescita, una o più figure che si prendono cura di loro durante l’assenza dei genitori.

Queste figure, chiamate baby-sitter o tate, si occupano della maggior parte delle necessità del bambino: svegliarlo, vestirlo e lavarlo, preparare la colazione, portarlo a scuola, andarlo a prendere, giocare con lui, curarlo quando è malato... Tutte queste e altre funzioni sono il motivo per cui fra il bambino e la baby-sitter inizia a nascere affetto, fiducia e una conoscenza reciproca importante.

Quando il neonato inizia a crescere, questa relazione diventa così importante che può arrivare al punto che il bambino inizi a chiamare “mamma” o “papà” al/alla baby sitter. È normale che ci sia questa confusione. Però è anche vero che bisogna saper marcare la differenza in modo tale che il bambino capisca che il ruolo che ha questa persona è temporaneo o discontinuo.

I genitori, a loro volta, sono quelli che provano insicurezza o paura lasciando i propri figli con una persona inizialmente sconosciuta. È importante che si crei un rapporto di fiducia e comunicazione da entrambe le parti, in modo da creare una comprensione reciproca delle necessità del bambino. Così facendo i genitori continuano a essere in contatto con la crescita, il percorso e le difficoltà dei propri figli.

È per questo che non bisogna sottovalutare l’affetto che si stabilisce tra la baby-sitter e il bambino e bisogna tenerlo in considerazione quando si prendono decisioni su questa relazione (ad esempio sulla durata del lavoro). Quando si ha una lunga separazione, la baby-sitter soffre per la separazione e, anche se il bambino ha la capacità di riadattarsi facilmente al cambiamento, sarà comunque un’esperienza che segnerà il suo modo di relazionarsi con gli altri e il suo carattere.

Ci sono molti tipi di amore: quello dei genitori nei confronti del figlio, quello di un figlio nei confronti dei suoi genitori, quello degli innamorati...E per questo, ci piacerebbe rendere omaggio a tutte queste/i baby-sitter che svolgono il proprio lavoro con piacere e che vivono una splendida esperienza accanto a queste “piccole persone”.

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