Alzheimer: il lutto durante la vita
Il peso della malattia non ricade solamente sul paziente stesso ma anche sulla sua famiglia.
Il supporto psicologico per i familiari che si prendono cura di un malato di alzheimer può rivelarsi indispensabile per riuscire a vivere con più serenità il ruolo di caregiver.
Nonostante i passi avanti fatti nella ricerca, l'Alzheimer è tutt'oggi una malattia ancora incurabile. Secondo la federazione Alzheimer's Disease International (Adi) e il World Alzheimer Report 2016 sono 47 milioni le persone che soffrono di demenza. A causa dell'invecchiamento della popolazione, inoltre, questo numero è destinato a crescere fino a raggiungere i 131 milioni nel 2050. Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza che ha fra i suoi sintomi più comuni la perdita della memoria. Non si tratta del normale processo d'invecchiamento, ma di una vera e propria patologia neurodegenerativa progressiva che provoca la perdita delle funzioni cognitive.
I sintomi di questa patologia hanno un grandissimo impatto sul malato che, man mano che la malattia progredisce, ha un estremo bisogno di essere aiutato anche nelle attività più semplici. Per questa ragione il peso della malattia non ricade solamente sul paziente stesso ma anche sulla sua famiglia.
Chi vive da vicino l'Alzheimer sperimenta una sorta di lutto durante la vita.
Se da una parte la morte è un elemento definitivo a cui bisogna adattarsi e costringe ad affrontare il dolore della perdita, questa malattia, invece, dà la sensazione di stare vivendo un lutto costante ma non così definitivo e molto più complesso da affrontare e da elaborare.
Da un lato la malattia provoca un cambiamento costante nel paziente, dall'altro chi si prende cura di lui prova un dolore quotidiano e si trova sospeso fra una perdita che non si è ancora consumata e il vivere con una persona, prima autonoma e indipendente, che ora non è più in grado di svolgere le attività quotidiane come mangiare, andare in bagno e che perde pian piano il suo legame con il mondo esterno.
La necessità di un supporto alla famiglia
I familiari del malato si trovano in una situazione realmente complicata in cui spesso provano frustrazione, tristezza, impotenza e in generale dolore nel vedere, giorno dopo giorno, il progressivo peggioramento dello stato di salute del proprio caro. Spesso gli sforzi di molte famiglie che convivono con questa patologia vengono dimenticati. Eppure hanno una grande necessità di appoggio sociale e psicologico, dall'aiuto economico a quello più pratico nelle cure del malato.
Per tutti quei familiari che si trovano in questa situazione è necessario trovare sollievo e possono ricevere aiuto non solo dai gruppi di sostegno ma anche da uno psicologo. Condividere le proprie paure e difficoltà può rivelarsi indispensabile per poter mantenersi stabili in questo percorso difficile. Chi si occupa di un malato di Alzheimer, infatti, oscilla costantemente fra sentimenti di affetto, compassione e voglia di aiutare e fra emozioni quali la rabbia, l'impotenza e il senso di colpa. Per questo il ruolo di terapeuta è quello di migliorare la relazione con il malato e la malattia ma anche di creare uno spazio per i familiari per poter trovare un equilibrio fra le proprie emozioni.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in psicologia degli anziani.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ