A cosa servono le emozioni?

Darwin definisce le emozioni come processi neurofisiologici unitari e precodificati, geneticamente determinati. Ma che cosa sono le emozioni? Quali funzioni svolgono?

30 MAR 2022 · Tempo di lettura: min.
A cosa servono le emozioni?

Prima di cercare di affrontare una tematica così complessa come quella delle emozioni, ritengo doveroso chiarire cosa mi ha spinto a prendere questa decisione. Mi ritrovo spesso ad ascoltare persone che tendono a distinguere le emozioni in positive e negative; quelle negative, poiché considerate come "cattive" non devono essere provate o quantomeno non devono essere espresse. Mi viene da pensare alla rabbia, alla tristezza o ancora alla paura. Eppure sono "stati emotivi" che ci ritroviamo a vivere costantemente.

La ricerca contemporanea sostiene la funzione positiva delle emozioni. Cosa significa? Significa che le emozioni svolgono delle funzioni che sono fondamentali per la sopravvivenza: rappresentano dei mediatori nella relazione tra l'organismo e l'ambiente per il mantenimento dell'organismo stesso (Scherer 1984; Lazarus, 2006; Gross, 2006; Siemer et al., 2007; Rolls, 2011).

Le emozioni, infatti ci aiutano a valutare l'ambiente e preparano l'organismo ad agire. Per poter affrontare delle situazioni esterne e immediate è necessario che il nostro organismo si modifichi velocemente per agire in modo da garantire la sopravvivenza. Ad esempio, se ci troviamo di fronte a una situazione di pericolo l'organismo reagisce innalzando il tono adrenergico: il cuore inizia a battere più rapidamente per irrorare di sangue più copiosamente i muscoli che servono al movimento; il respiro si fa più frequente per avere più ossigeno a disposizione; la cute diventa pallida perché il sangue è dirottato verso i muscoli ecc.. (Bruno G. Bara, 2005).

In quest'ottica la paura rappresenta una componente essenziale del patrimonio genetico la cui espressione è transculturale e quindi non appresa, bensì geneticamente determinata e comprensibile a tutti gli esseri umani. Come possiamo riuscire a valutare l'ambiente esterno e a reagire in un tempo così breve?

Se c'è un pericolo nell'aria il corpo reagisce prima che la mente ragioni. (James, 1890; LeDoux,2015).

Le emozioni costituiscono risposte coordinate in diversi sistemi biologici così da generare lo stato fisiologico più adatto all'azione o al comportamento da attuare. Modellano, inoltre, la cognizione e il comportamento.

Numerose ricerche hanno evidenziato l'esistenza di una difficoltà nella regolazione delle emozioni in cui si possono distinguere due polarità: la tendenza al controllo emotivo, quindi ad una sovraregolazione e una tendenza alla perdita di controllo, dunque alla disregolazione emotiva. Gli studi hanno sottolineato come la tendenza a sopprimere le emozioni negative non rappresenta una strategia efficace mentre, sarebbe ottimale cercare di comprendere le motivazioni che hanno scatenato un'emozione. (Dimaggio; Montano; Popolo; Salvatore, 2013).

L'accettazione emotiva e la possibilità di condividere le emozioni negative con gli altri rappresenta un presupposto fondamentale per una regolazione funzionale che può portare alla sperimentazione di affetti positivi per un tempo maggiore avendo benefici anche a livello fisiologico.

Riconoscere, dunque, gli stati emotivi e poter sperimentare in modo modulato stati emotivi più maturi come, rabbia assertiva, tristezza e autocompassione può portare al cambiamento della cognizione generando un nuovo stato affettivo. Significa cioè sperimentare affetti dolorosi ma accompagnati da cognizioni benevole (Dimaggio; Ottavi; Popolo; Salvatore; 2017).

"Non serve a niente una porta chiusa: la tristezza non può uscire e l'allegria non può entrare". Luis Sepùlveda.

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Scritto da

Dott.ssa Giulia Lassandro

Bibliografia

  • Feldman R. S., Amoretti G., Ciceri M. R. (2017). Psicologia generale. McGraw-Hill, Milano.
  • Bara B. G. (2005). Nuovo manuale di psicoterapia cognitiva, volume secondo. Bollati Boringhieri,Torino.
  • Dimaggio G., Montano A., Popolo R., Salvatore G., (2013). Terapia metacognitiva interpersonale dei disturbi di personalità. Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Dimaggio G., Ottavi P., Popolo R., Salvatore G. (2019). Corpo, immaginazione e cambiamento. Terapia metacognitiva interpersonale. Raffaello Cortina Editore, Milano.

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