6 consigli per superare la relazione tossica tra genitore e figlio/a

Il legame emotivo genitore-figlio/a durante l'infanzia determina la nostra personalità. Ma non temere: puoi guarire da questa ferita!

18 MAR 2021 · Tempo di lettura: min.
6 consigli per superare la relazione tossica tra genitore e figlio/a

Il legame con i nostri genitori è senza dubbio uno dei rapporti più importanti che abbiamo con gli altri esseri umani. La qualità di questo legame non è solo essenziale per lo sviluppo della nostra personalità, ma costituisce anche il modello del tipo di relazione che stabiliremo in futuro con altre persone.

Come ritrovare la pace con se stessi dopo un'infanzia dolorosa?

Anche se abbiamo avuto relazioni tossiche con i nostri genitori (ipercontrollo, abbandono emotivo, abuso, etc.), possiamo ancora lavorarci per riprendere il controllo della nostra vita.

Questi 6 passaggi possono aiutarti a ripristinare la calma interiore se l'unione con i tuoi genitori durante l'infanzia è stata carente, e se queste carenze derivate ci stanno ancora danneggiando.

1. Adesso sei anche tu una persona adulta

Il tempo è passato e il/la bambino/a che i tuoi genitori continuano a vedere in te è cresciuto/a. Ora è giunto il momento che sia tu a prendere le decisioni che ti riguardano: hai tutto il diritto di vivere la tua vita. Non esitare, meriti di avere rapporti sani, liberi dalla sottomissione, da eventuali manipolazioni e dai giochi di potere.

2. Stabilisci dei limiti

Accade più spesso di quanto pensi: i cambiamenti che vorremo veder succedere negli altri non avvengono. Forse i tuoi genitori continuano  a ripetere quegli stessi stratagemmi  che ti hanno fatto soffrire, forse continuano a farti stare male, ma ricorda: ora puoi impostare dei limiti di rispetto molto chiari nella tua relazione con loro e decidere quanto e quando permetti loro di interferire nella tua vita.

3. Comprendere non significa permettere

Puoi capire le ragioni per cui i tuoi genitori si sono comportanti così in passato, ma non è una scusa né una buona ragione che hanno a disposizione per continuare a comportarsi allo stesso modo. Non è salutare nascondere i danni che hai subito. Non farlo.

4. E se a tua volta sei genitore ...

Se adesso hai dei figli, hai una doppia motivazione per liberarti dal passato e ritrovare il tuo equilibrio emotivo. Da un lato avrai evidentemente un legittimo interesse a guarire, dall’altro pensa a questo: il fardello che lasci andare sarà un peso che risparmierai ai tuoi figli.

5. Pensa a te stesso/a

Se hai passato la vita ad esaudire i desideri o le aspettative degli altri, ora è il momento di pensare a te stesso/a. Non è egoismo: è salute emotiva. Ricorda: se non ti senti bene, se non stia bene con te stesso/a, non sarai in grado di amare i tuoi cari incondizionatamente.

6. Fai le cose che ami fare

Ascolta il tuo corpo e ascolta attentamente ciò che ti chiede. Puoi iniziare con cose semplici come camminare sulla spiaggia, ascoltare la tua musica preferita o sviluppare un hobby dimenticato o messo da parte. A poco a poco sentirai sempre più chiaramente quella voce interiore che ti dice cosa è bene per te.

La forza del legame genitore-figlio/a

Alcuni genitori creano forti legami di connessione e rispetto con i loro figli. Liberi dai  condizionamenti e dai sentimenti negativi, prestando attenzione ai loro bisogni, questi bambini cresceranno felici e fiduciosi.

In alcune famiglie, purtroppo, l'autoritarismo, il ricatto e la coercizione minano il legame dei genitori con i figli, il che alla fine porterà un accumulo di insicurezze e bassa autostima che comprometterà la vita di quel futuro adulto.

Se da una parte ci sono i genitori assenti dall’altro troviamo il caso opposto, quello dei genitori eccessivamente controllanti. Entrambe le esperienze sono devastanti per la personalità e, molto spesso, in entrambi i casi i bambini finiranno per sperimentare un sentimento di inferiorità e di bassa autostima che li influenza profondamente nei loro rapporti personali e nella loro capacità di far fronte alle situazioni quotidiane della vita.

Probabilmente, in entrambi i casi i genitori sono stati a loro volta vittime di comportamenti simili e portano dietro di sé il loro fardello di abbandono, paura e insicurezza. Ma queste difficili circostanze non riducono l'impatto delle carenze e delle repressioni subite dai figli: per questo è fondamentale prenderne consapevolezza.

Alla nascita, ogni bambino si aspetta di sentirsi accolto e amato incondizionatamente dai suoi genitori. Quando ciò non accade, il bambino prova tristezza, impotenza, frustrazione e rabbia senza essere in grado di esprimere questi sentimenti. Per sopravvivere, il bambino finisce per adattarsi alle condizioni imposte dalla sua famiglia. Le conseguenze di questa rottura con il suo vero io perseguiteranno quel bambino per tutta la sua vita.

Come uscirne e come guarire?

Per guarire, dobbiamo portare alla luce le emozioni che sono state messe a tacere in passato, connetterci con la nostra vera essenza e assicurarci di non reprimerci più. Solo in questo modo, essendo genuini e onesti con noi stessi, riusciremo ad instaurare rapporti sani con gli altri.

Naturalmente, questo cambiamento personale influenzerà l'attuale rapporto con i genitori. Lasciamo andare la sottomissione e la dipendenza: saremo in grado di stabilire i nostri limiti, chiarendo come vogliamo agire, cosa tollereremo e cosa invece non tollereremo.

L'evoluzione del rapporto con i nostri genitori dipenderà anche da quella che sarà la loro reazione: saranno in grado di accettare tutti questi cambiamenti? Potrebbe verificarsi un allontanamento.

Ma se i genitori accettano di aver commesso determinati errori in passato, e sono capaci di mostrare un reale cambiamento, è possibile mantenere una relazione sana e adulta, non per indifferenza o repressione, ma per mutua comprensione e dialogo.

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