3 motivi per cui essere single significa incontrare “la persona giusta”

Ricorda: nessuno ci completa Siamo esseri interi e la nostra felicità dipende esclusivamente da noi stessi.

11 FEB 2021 · Tempo di lettura: min.
3 motivi per cui essere single significa incontrare “la persona giusta”

La maggior parte di noi è stata single. Parecchie volte. Abbiamo combattuto (o forse combattiamo tuttora) contro la solitudine e il rifiuto. Spesso abbiamo pensato di non essere abbastanza desiderabili. Spesso abbiamo cercato di far conoscere un’altra versione di noi stessi. La verità è che siamo esseri umani e non siamo destinati a vivere da soli.

L'uomo è un animale sociale, come scrisse Aristotele.

Vogliamo amare qualcuno. Quello che c'è di sbagliato, è perdersi perché non abbiamo nessuno da amare. Oppure perdersi nella persona che abbiamo scelto di amare.

Molti non amano essere single, e tendono a perdersi nelle loro relazioni. Iniziano una nuova relazione, forse troppo velocemente dopo l’ultima rottura. In pochi giorni si ritrovano “di nuovo sul mercato”, alla ricerca di qualcun altro con cui perdersi. Perché molti non vogliono e non amano rimanere soli. Per varie ragioni: non vogliono mangiare da soli, amano troppo il sesso, perché hanno costantemente bisogno di quel brivido d’amore...Ma a un livello più profondo, perché vogliono dimostrare a se stessi di essere desiderabili, amabili e degni. Ed è davvero difficile sentirsi così un venerdì sera, quando si è soli a casa a gestire i propri sentimenti. Molte persone, per esempio, contattano gli ex per disperazione e se ne pentono subito dopo.

Possiamo tutti, in un dato momento, sentire quella profonda solitudine, quella che ti impedisce di lavarti i capelli o di indossare qualcosa di diverso dal pigiama. Possiamo essere rifiutati da donne o uomini che amiamo davvero. Tutti possiamo cercare di essere qualcuno che in realtà non siamo pur di stare con qualcun altro. Possiamo usare applicazioni per appuntamenti, molto concentrate sull’aspetto fisico, incontrare qualcuno e rimanerne delusi.

Siamo stati programmati in tenera età in questo modo: ci insegnano che la felicità non coincide con lo stare da soli (spoiler: è un mito di cui dovremmo liberarci, una volta per tutte). Hai bisogno di un ragazzo, di un uomo che venga con te al ballo del ballo della scuola, di un marito che ti ami e viceversa per gli uomini. Trovare l'amore è un aspetto importante della felicità, o almeno questo è quello che ci viene insegnato e fatto credere.

Se sei single, sei incompleto, imperfetto e inferiore. Sedersi soli in un ristorante significa che qualcosa non va in te o nella tua vita. Le persone si sentono male per te.

Ed è per questo che molte relazioni falliscono.

Spesso, quando siamo single, cerchiamo un partner disperatamente. Ci nascondiamo, aspettiamo e speriamo di trovare il nostro valore in qualcun altro. Mentre invece il nostro reale valore risiede in noi stessi.

Quindi, quando finalmente incontriamo qualcuno offriamo una versione tiepida, sconnessa e spaventata di noi stessi, una versione piena di disperazione e pressione per far funzionare la relazione, perché l'ultima volta era vicina al successo. Ma c'erano anche dei problemi. Quando altre persone sono single, fanno quello che tutti noi facciamo: cercano un partner e si chiedono quando troveranno “la persona giusta”.

Aggiungi a queste aspettative e alla voglia sfrenata di trovare un/a compagno/a il modo in cui incontriamo le persone al giorno d’oggi: foto filtrate, persone "fantasma", account falsi, foto in posa, apparenze – la realtà di oggi ci fa sentire brutti, immeritevoli di amore e disperati.

Le relazioni sono già abbastanza difficili. Quando entri in una relazione in questo stato - la stessa persona che eri prima, ma forse più scoraggiata e con più pressione per far funzionare il tutto- lo fai scarico/a e forse inconsapevolmente ti prepari già per eventuale fallimento.

Stai perdendo un enorme passo, un passo fondamentale nel processo della tua evoluzione. Prendi ciò che hai imparato dalla tua ultima relazione e cresci per essere una nuova persona, una persona con nuove definizioni e prospettive. E la migliore possibilità che ciò accada è probabilmente quando sei single, poiché richiede un viaggio interiore che di solito viene evitato durante una relazione.

Tutto il bagaglio che ti porti dietro in una nuova relazione creerà solo nuovi problemi e conflitti che devi risolvere, e la maggior parte delle persone non lo fa. Perché non ha mai avuto gli strumenti dal momento che si è sempre concentrata solo sulla ricerca di qualcuno. Invece di ritrovarsi.

1) Essere single è un ottimo terreno per la crescita personale

Quando sei in una relazione, sei meno motivato/a a esaminare la "scatola nera" di ciò che è accaduto nelle tue relazioni precedenti. Stai vivendo una situazione nuova adesso e sei concentrato/a sulla novità. Quell’altra porta si è chiusa.

Quindi le possibilità che tu faccia davvero i conti con te stesso/a - imparare, crescere e diventare una versione migliore di te stesso/a - sono esponenzialmente inferiori. Soprattutto se sei entrato/a in una nuova relazione subito dopo quella vecchia, cosa che fanno tante persone.

Questo è il motivo per cui il terreno di crescita è così maledettamente ricco quando si è single. Hai un tempo per lavorare su te stesso/a e sulla tua vita prima di incontrare qualcun altro. Ciò non significa che tu non possa diventare una versione migliore di te quando hai una relazione. Ma ammettiamolo: quando sei in una relazione, stai costruendo qualcosa con qualcun altro. Fai parte di qualcos'altro.

È quindi fondamentale approfittare del tempo in cui non hai una relazione. Invece di cercare qualcuno con cui stare, devi esplorare te stesso/a. I tuoi modelli. Le tue definizioni. Cosa ti piace e perché. I tuoi sogni. Il segno che vuoi lasciare in questo mondo. Devi esplorare la tua relazione con te stesso/a. Devi prima stare bene con te stesso, per poter poi star bene con gli altri.

2) Essere single ti permette di lasciare andare le tue convinzioni

Avere una relazione di coppia è difficile. Vivere e costruire una relazione con qualcuno lo è. Le persone crescono e cambiano. I nostri desideri e bisogni cambiano, mentre cambiamo anche noi. Non siamo costanti.

"E vissero per sempre felici e contenti". Ci hanno sempre venduto questo finale teatrale o da film.

Cosa significa tutto questo? Significa che non devi avere fretta. L'esplorazione è lo strumento migliore. Non dobbiamo correre verso niente. Tranne che verso noi stessi. Non esiste un modello che funzioni per tutti. Dobbiamo creare il nostro. Questo è tutto. E questo discorso vale anche per le relazioni.

Esplora la vita con le tue definizioni. Lascia andare le vecchie credenze tramandate dai tuoi genitori e dalla società. Riprendi il ​​potere sulla tua vita costruendo un’esistenza onesta con te stesso. E non c'è momento migliore per iniziare a farlo di quando sei single.

3) Non esiste la "persona giusta", o per meglio dire: non è detto che lo sia per sempre

L'idea che ci sia solo una persona con cui dovresti stare per sempre è sì, molto romantica, ma anche limitante e non sempre realistica. Non lascia spazio all'accettazione e alla gratitudine.

La verità è che "la persona giusta" è quella che scegli di amare. Adesso. Oggi.

Ma prima ancora ci sei tu. La prima persona giusta che devi amare - e in questo caso sì, per sempre- sei tu. E se non ci credi, non sarai la “persona giusta” per nessun altro.

Scegliere noi stessi è una pratica a cui non siamo abituati. Perché siamo stati programmati per scegliere qualcun altro. E questa programmazione si traduce in modelli di comportamento malsani che portano rabbia e risentimento, che ci fanno sentire invisibili e inascoltati. E questa è, probabilmente, una delle cause che ha fatto andar male le tue relazioni passate, e continuerà a rovinare le tue relazioni future se non rompi lo schema.

Inizia scegliendo prima di tutto te stesso/a.

Essere single perché vuoi esserlo non significa esserlo per sempre, tantomeno significa essere anti-relazionale. Essere single significa accettare di essere single quando lo sei, connetterti con te stesso/a prima di connetterti con qualcun altro, così che la tua vita non rimanga in pausa.

E quando troverai qualcuno che ti merita, potrai contribuire in maggior misura alla relazione.

Probabilmente ti starai chiedendo: e se non dovessi trovare quel qualcuno? Ricorda: nessuno ci completa, l’altra metà della mela non esiste, e non è vero che la vita ha senso solo quando troviamo l'altra metà. Siamo esseri interi e la nostra felicità dipende esclusivamente da noi stessi e da nessun altro. Nessuno dovrebbe portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: cresciamo con noi stessi.  Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Bibliografia

  • Pepping CA, MacDonald G & Davis PJ. Toward a Psychology of Singlehood: An Attachment-Theory Perspective on Long-Term Singlehood. Current Directions in Psychological Science, 1-8, August 23, 2018.
  • Schachner, D. A., Shaver, P. R., & Gillath, O. (2008). Attachment style and long-term singlehood. Personal Relationships, 15, 479–491.
  • Baumeister, R. F., & Leary, M. R. (1995). The need to belong: desire for interpersonal attachments as a fundamental human motivation. Psychological Bulletin, 117, 497-529.  
  • DePaulo, B. M., & Morris, W. L. (2006). The unrecognized stereotyping and discrimination against singles. Current Directions in Psychological Science, 15, 251-254. 
  • Joel, S., MacDonald, G., & Plaks, J. E. (2013). Romantic relationships conceptualized as a judgment and decision-making domain. Current Directions in Psychological Science, 22, 461-465.  

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Commenti 3
  • Francesca Tarocco

    Bellissimo articolo. Grazie

  • torrano sonia

    Io sono una donna di 40 anni autonoma aperta ai rapporti con le persone fantasiosa che alterna momenti in cui ama stare da sola in compagnia di un libro a altri in cui vuole stare in mezzo alla gente. Sono convinta che in un rapporto le coppie ci siano tre componenti Io tu e noi ma devo ammettere che quando sto con una persona mi sento amata desiderata supportata e sono molto più felice. Purtroppo ho delle difficoltà a rapportarmi con gli uomini, nel senso che sono una donna che esterna i suoi sentimenti onesta sincera seria ma non riesco a trovare un uomo che si fermi accanto a me e tutte le volte che questo mi lascia io ne faccio una tragedia anche se abbiamo passato insieme solo qualche mese. Quello che mi rimprovero e di non aver avuto la possibilità di farmi conoscere e di vivere un vero rapporto sentimentale. La conseguenza è che mi sento sola con il peso sulle spalle del dover badare sempre solo a me stessa anche se sono perfettamente capace e lo faccio fin da quando ero piccola. Mi rendo conto che ci perde solo l'altra persona ma io ci spero sempre e mi attacco ad ogni singola parola che mi dice l'uomo. Sono in terapia da tanti anni ma non sono ancora riuscita a capire se il problema è mio o degli uomini che incontro e questo mi fa soffrire. Con il covid ho perso contatti con tanti amici e poi si è successo anche per colpa della mia sofferenza nei confronti delle storie andate male perché la gente non riesci a capire il mio punto di vista e dopo avermi aiutato per un po' lascia stare. Faccio di tutto per pensare a me stessa Ed amarmi sono molto curata mi vesto bene dedico tempo alla lettura creo bigiotteria, faccio sport tengo la casa pulita ma queste cose fatte sempre solo da sola Mi fanno star male. Ho bisogno di qualcuno che mi dica "oggi non pensare alla casa ti porto al mare", di qualcuno che abbia reale piacere della mia compagnia e mi voglia accanto per tutta la vita

  • Sonia Gulino

    Grazie per questo bellissimo articolo dal quale trarre insegnamento.

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