22 ottobre: giornata mondiale della Balbuzie
In occasione della giornata mondiale della Balbuzie, qualche informazione (e consiglio) in più su una tematica spesso assai poco conosciuta.
Re Giorgio VI del Regno Unito riconobbe l'efficacia della logopedia per curare la sua balbuzie quasi 100 anni fa. Attualmente è importante esattamente allo stesso modo, soprattutto oggi che si celebra l'importante lavoro dei logopedisti per aiutare le persone che balbettano con la Giornata internazionale della Balbuzie.
La balbuzie è un disturbo della comunicazione che comporta un impedimento nel flusso normale e fluido del ritmo delle parole. Quali sono le peculiarità della balbuzie? Sono la ripetizione di suoni, sillabe, parole o frasi, tentennamenti ed esitazioni, prolungamenti nel tentativo di parlare o interiezioni. Come risultato, gli individui che balbettano molto spesso incontrano parecchie problematicità nel comunicare efficacemente con gli altri.
Per questo il lavoro dei logopedisti è fondamentale: il loro ruolo è di vitale importanza dal momento che si occupano di prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi della comunicazione.
Ad oggi, non sono state individuate cause singole ed esclusive di questo problema. Un buon numero di teorie ed ipotesi sostengono che la balbuzie sia riconducibile a una serie di motivi che concorrono alla sua insorgenza. Tra questi c'è la forte convinzione che abbia una base genetica. Ci sono, inoltre, chiare dimostrazioni empiriche di diversità strutturali e funzionali nel cervello dei balbuzienti o, ancora, ci sarebbero evidenze di differenze nell'elaborazione linguistica tra balbuzienti e non balbuzienti.
Non esistendo una singola causa, spiegazioni semplici e semplicistiche come "sta parlando troppo veloce" o "è nervoso" non arrivano a decifrare adeguatamente questo complicato disturbo. Indagini recenti sostengono l'idea che si tratti di un disturbo multifattoriale.
Sfatiamo alcuni falsi miti sulla balbuzie
- Non è provocata dai genitori dei bambini.
- Non è una conseguenza dell'attenzione che attirano le disfluenze.
- Non è un problema psicologico anche se si, può portate a conseguenze di questo tipo.
- Non è simbolo di minore intelligenza, di traumi neurologici o di deficienza motoria.
- Non è una cattiva abitudine.
Consigli per i genitori di figli balbuzienti
- Conservare il contatto oculare mentre il bimbo parla, in particolar modo quando inizia a balbettare.
- Non anticipare il suo pensiero, suggerendo frasi o parole.
- Non mettere fretta e lasciare al bambino tutto il tempo di cui ha bisogno.
- Lasciar percepire il proprio interesse verso ciò che il bambino sta cercando di esprimere.
- Parlare con lui utilizzando un tono calmo e rilassato.
- Ridurre il numero delle domande e ponerle sempre una alla volta.
- Mentre balbetta, evitare di invitarlo a parlare più lentamente.
- Ridurre la "pressione comunicativa" prendendo delle pause mentre si parla.
- Non interrompere il bambino e rispettare i "turni".
- Usare un linguaggio facile e breve. È un bambino!
Vuoi approfondire questa tematica?
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- Il dottor De Pas ci illustra perché cerca di rendere complici anche i genitori nella cura dei suoi giovani pazienti;
Se invece volete chiedere ulteriori informazioni, potete consultare il nostro elenco di professionisti esperti in logopedia.
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