10 consigli per gestire l'aggressività dei bambini

Per aggressività o comportamento aggressivo si intende un particolare stato d’animo caratterizzato da un insieme di azioni dirette a danneggiare se stessi, gli altri o l’ambiente.

11 MAR 2014 · Tempo di lettura: min.
10 consigli per gestire l'aggressività dei bambini
Il comportamento aggressivo sul piano evolutivo ha una doppia funzione: da una parte permette a un individuo di autorealizzarsi e di affermare se stesso e le proprie opinioni, dall’altra svolge un ruolo di salvaguardia dell’integrità fisica e psichica.

In quest’ottica possiamo definire il ruolo dell’aggressività come comportamento protettivo; ciò che fa la differenza, quello cioè che porta genitori, gli insegnanti e i compagni a considerare questo aspetto come un problema, sono la frequenza dei comportamenti aggressivi e le conseguenze che queste azioni possono avere sulla sfera sociale del bambino. Se è normale che il bambino gestisca alcune situazioni per lui difficili in modo aggressivo per farsi capire dagli altri oppure per affermare le proprie esigenze, altrettanto non si può dire quando il bambino reagisca in modo aggressivo di fronte alla maggior parte delle situazioni. In questo caso il comportamento aggressivo può nascondere altro: attirare l’attenzione dei genitori o di altre figure significative, aumentare un’autostima carente, esprimere un’incapacità a trovare forme di espressione più mature, rappresentare attraverso la rabbia una tensione familiare persistente.

Il comportamento aggressivo nei bambini e negli e negli adolescenti assume numerose forme in base ai motivi e ai modi in cui si manifesta. Abitualmente si distingue tra aggressività verbale, espressa in forma di turpiloquio o insulti e aggressività fisica che si manifesta nel picchiare, prendere a calci, mordere... Il comportamento aggressivo può essere rivolto verso gli altri ma anche verso se stessi; può scatenarsi nei confronti di oggetti, di persone, ma anche di animali. L’aspetto che accomuna tutte queste manifestazioni è l’impotenza, il non saper trovare una strategia di azione diversa.

La scuola è un ambiente in cui il bambino è messo alla prova, in cui si mette in gioco nel rapporto con i compagni e con gli insegnanti e nel quale sperimenta le sue abilità di autoaffermazione. Spesso i bambini manifestano a scuola i primi segni di aggressività e questi comportamenti devono essere osservati con attenzione da genitori ed insegnanti perché possono essere considerati dei campanelli di allarme di un disagio sottostante.

Cosa fare quando i figli hanno comportamenti aggressivi?

  1. Utilizzare uno stile educativo autorevole;
  2. essere di esempio per i figli, mantenere la calma ed evitare qualunque tipo di violenza;
  3. cercare le ragioni del comportamento aggressivo dei figli (l’aggressività è un sintomo);
  4. lodare i bambini per i loro comportamenti positivi piuttosto che punire quelli negativi;
  5. evitare di discutere nei momenti di aggressività, lasciare uno spazio al bambino per calmarsi;
  6. rafforzare le abilità sociali promuovendo rapporti di amicizia e momenti collaborativi con il bambino;
  7. evitare le situazioni di sovraccarico offrendo un ambiente sereno e rilassante ai bambini che hanno bisogno di momenti di riposo in luoghi tranquilli;
  8. proporre attività sportive volte a migliorare la consapevolezza corporea e l’autostima;
  9. creare rituali quotidiani per aiutare il bambino a esprimere le sue emozioni;
  10. In alcuni casi, soprattutto quando per i genitori è difficile gestire il comportamento del figlio, può essere utile rivolgersi ad uno specialista che possa offrire al bambino o al ragazzo nuove strategie di gestione delle emozioni e del conflitto.

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Scritto da

Dott.ssa Gloria Borromeo

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