Vengo mortificata per un minimo sovrappeso. Come gestire la cosa?
Salve, ho da anni una relazione con un uomo interessante, acculturato, che è stato il mio sogno da quando l'ho incontrato nonostante conviva con un grave problema di salute. Lui, però, non manca mai di sottolineare i miei difetti e di ingigantirli.
Mi spiego. Ho una corporatura robusta da sempre e, rispetto alla media, il mio peso è sicuramente più alto. Mi piace molto mangiare e nel cibo trovo spesso conforto. Nonostante cerchi di non esagerare, il mio corpo sembra voglia essere sempre "rotondo" e per me è un problema relativo. Non parlo di un eccesso di peso enorme, ma di un sovrappeso di circa 5 chili rispetto al mio pesoforma. Cinque chili che, peraltro, negli ultimi anni sono andati e venuti e che non compromettono sicuramente la mia salute. Passo lunghi periodi in cui non capisco perché questo peso non scenda, poi all'improvviso torna tutto normale e quei chili di troppo se ne vanno di nuovo senza grossi cambiamenti nella mia routine quotidiana. Il problema, però, sta nel fatto che il mio compagno non manca mai di farmi notare questo difetto. Lo addita come fosse la parte fondamentale della mia persona, mi mortifica spesso dicendo che le persone grasse lo indispongono, lo disgustano e se provo a farmi valere mi "punisce" con un mutismo che prosegue per ore o, a volte, giorni. Io so che mi vuole bene e so che ce ne vogliamo parecchio e che nella sua testa tutte questi discorsi dovrebbero servire da sprone per far sì che io mi prenda sempre cura di me. Quel che non capisco è come gestire questa situazione, come fargli capire che sotto a quei cinque chili di troppo (giuro, cinque, ma anche fossero venti la cosa non cambierebbe) ci sono un milione di altre cose da vedere e guardare. Sono una persona vulcanica, creativa e acculturata. Sono piena di idee, di fermento e di interessi. Soprattutto, sono molto dedita al rapporto che ho col mio compagno e cerco di sostenerlo al meglio, visti i suoi gravi problemi di salute. Rinuncio a molte cose che mi piacerebbe fare, perché non potrei farle in sua compagnia. Lui non lavora, io sì. Io penso alla casa e a tutto quanto, perché non possiamo permetterci un aiuto in più. E tutto questo può davvero venire oscurato da cinque chili di troppo?