Avendo intenzione di iniziare un iter psicologico per superare problemi d'ansia e frustrazione (e forse depressione), ho iniziato a guardarmi intorno. Premesso che non ne so assolutamente nulla di scuole di pensiero del campo, su internet leggo che due tra le correnti principali sono quella della terapia comportamentale-cognitivista e quella psicodinamica. Sulla prima qualche vaga idea me la sono fatta, e l'approccio pragmatico con cui si presenta mi ha fatto una buona impressione. La seconda mi lascia perplesso non poco, leggendo che tiene ancora in considerazione l'impostazione di Freud, anno 1900. Potreste darmi qualche informazione in più? Ci sono casi che vanno meglio per l'uno più che per l'altro? L'interpretazione dei sogni ha riscontri sulla letteratura scientifica? Davvero è gradita qualsiasi dritta, soprattutto in vista del fatto che l'unico psicologo consigliato per passaparola pare sia ad indirizzo psicodinamico. Grazie
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10 NOV 2020
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Gentile Francesco,
mi sento di rispondere alla sua domanda, poiché capisco che non sia per niente facile avere indicazioni al riguardo e muoversi senza informazioni più precise in merito alla ricerca che sta facendo.
La psicoterapia psicodinamica non fa esclusivamente riferimento a Freud, come lei ha letto.
Oggi le psicoterapie psicodinamiche sono tante e quasi tutte aggiornate e rivedute rispetto al modello di riferimento (che non è solo quello freudiano), oltre che tra loro contaminate.
In più, quasi ogni terapeuta, nella sua carriera, integra aggiornamenti provenienti da modelli diversi, metodi e tecniche.
Le faccio un esempio: il modello sul quale mi sono formata, la Psicosintesi, ha una base psicodinamica e umanistico-esistenziale, ma ha un approccio estremamente pragmatico... In seguito, ho fatto degli aggiornamenti e adesso, nel mio lavoro, integro questo modello di intervento con la terapia EMDR (una tecnica di origine cognitivista, nata per il trattamento del trauma ed oggi applicabile a molte altre problematiche)!
Rispetto all'approccio da scegliere, secondo me, può stare tranquillo. Noi Psicologi, sappiamo bene che l'essere umano ha una certa complessità. Sarà dunque compito del/della professionista che sceglierà a capire la sua domanda e il suo quadro clinico, così da valutare l'idoneità o meno dell'approccio terapeutico che egli/ella propone e ad adeguarlo oppure indirizzarla ad altri (qualora necessario).
Credo che, a questo punto, potrebbe continuare le sue ricerche... magari alla luce di quello che le ho scritto?
Si affidi con serenità al suo sentire, sono certa che qualunque strada intraprenderà, troverà l'accoglimento di cui ha bisogno.
10 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente, vorrei rassicurarla in maniera assoluta riguardo ai numerosi approcci psicoterapeutici informandola che sono tutti ugualmente validi e poggiano, al di là di ogni ragionevole dubbio, su basi scientifiche. Ciò che è fondamentale quando si intraprende un percorso è la relazione che si instaura tra terapeuta e paziente e che dunque prescinde da qualsiasi orientamento. Le suggerisco di iniziare il suo percorso con fiducia; se ha qualche dubbio relativamente a Freud, potrà chiedere lumi al suo terapeuta. Cordiali saluti.
10 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Fra85, l'approccio psicodinamico va alla radice del problema, è una terapia del profondo e di quelle parti di sè inconsce che possono causare il malessere che prova. Si lavora per trasformare l'irrazionale in razionale perchè solo elaborando le parti che causano in noi disagio, possiamo vivere adeguatamente ed efficacemente. Ad oggi, l'impostazione di Freud, è stata rivista, nel senso che si prende ciò che di buono ha trasmesso, ma si riconoscono anche i limiti. Quindi no, per diversi aspetti, le diverse scuole di pensiero si discostano dalle prime interpretazioni di Freud. L'interpretazione dei sogni fa parte di una analisi più ampia della Persona, e i sogni possono essere materiale su cui riflettere rispetto alla componente inconscia che viene fuori attraverso di essi- qualora il paziente li portasse in seduta-. Quindi i sogni hanno una valenza nel lavoro tra terapeuta e paziente, che li aiuta ad elaborare i vissuti inconsapevoli del paziente stesso. E si, l'interpretazione è riconosciuta a livello scientifico.
Sia la terapia cognitiva che quella psicodinamica hanno un unico obiettivo: il benessere dell'individuo. E' solo differente l'approccio utilizzato in terapia.
Credo che debba stare alla persona decidere il percorso da intraprendere, quale pensa essere maggiormente nelle Sue corde: quanto e come lavorare.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
10 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, ogni approccio terapeutico ha basi scientifiche e in letteratura la psicoterapia basata sull'evidenze è rintracciabile in qualsiasi portale come psychoinfo, google scholar. Sicuramente l'approccio cognitivo comportamentale è quello con più riscontri scientifici in quanto dettato in gran parte da protocolli terapeutici (con pro e contro), mentre per altri come ad esempio l'approccio psicodinamico se ne trovano meno ma questo, ci tengo a sottolinearlo, non significa meno validi. Per rispondere alla sua domanda parlando scientificamente (poiché sostenuto da diversi studi, reperibili in letteratura) le dico che i buoni esiti di una terapia sono correlati alla relazione terapeutica che instaura tra paziente e psicologo/psicoterapeuta, a prescindere da quale sia l'orientamento del professionista.
Spero di essere stata di suo aiuto,
Drssa Elisa Bertilorenzi
10 NOV 2020
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Gentile Francesco Romano,
Sono validi entrambi questi due approcci come ce ne sono altre ( costruttivista, strategica, ecc.) l aspetto fondamentale e lavorare con il suo eventuale terapeuta. Cercare di capire la sua ansia e frustrazione risolvere le sue difficoltà, questo dovrà essere ciò che la spinge ad intraprendere un percorso psicologico.
Cordiali saluti
