Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni e ho cambiato due volte facolta´. Prima Beni culturali poi Lingue straniere. Per entrambe le facolta´mi sono trasferita in citta´diverse e ho sempre dovuto trovare un lavoretto per pagarmi gli studi. Ho dato tre esami in totale e in uno ho vissuto una sorta di trauma in quanto il professore non rispondendo bene alle sue domande mi ha praticamente cacciata via ferendo il mio orgoglio. Dato che la vita universitaria mi stava stretta ho deciso di interrompere gli studi e dedicarmi al lavoro di cameriera. Ho sempre amato molto la cultura in generale e nel tempo libero non faccio altro che leggere e visitare le nostre citta´ricche di tesori. Alla mia eta´comincio a chiedermi se non sia arrivato il momento di ricominciare a studiare per diventare Maestra o Bibliotecaria. Magari mi iscrivero´all´universita´online cosi´sara´tutto molto piu´semplice, Ma non so se saro´in grado di essere continuativa nello studio perche´mi spaventano e mettono ansia gli obblighi di qualsiasi genere. Sono gia´andata da uno psicologo ma non mi ha aiutato. Secondo voi su cosa dovrei riflettere per trovare una risposta? Grazie a chi sara´cosi´gentile da rispondere.
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29 LUG 2019
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Gentile Sara,
il suo problema va ricondotto ad un basso livello di autostima con bassa soglia di tolleranza delle frustrazioni e molto probabilmente ha origini lontane nel tempo.
Pertanto, la soluzione non è tanto nel riflettere per trovare una risposta ma piuttosto nel migliorare gradualmente la sua autostima tramite un paziente percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale e di durata adeguata (almeno un anno con regolari sedute settimanali).
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 LUG 2019
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Gentile Sara,
mi sembra sia alla ricerca di una sua identità e in latenza c’è un ansia consequenziale a obbligo, continuità e impegno. Credo le sue esperienze universitarie fanno emergere un tema che la riguarda in profondità, forse è portatrice di esperienze in cui le è stato richiesto tanto, non valorizzando il suo impegno e quello che riusciva a dare. Proverei a riflettere su questo e sul suo cambiare, cercare quello che poi abbandona nel sostenere le modalità implicite (obbligo, continuità e frustrazione come quella vissuta col professore).
Disponibile per approfondimenti.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
29 LUG 2019
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Buongiorno Sara,
penso che il problema principale sia dietro l'università, penso che di base ci possa essere una sintomatologia d'ansia , la quale influisce negativamente la quotidianità. Non è semplice trovare il professionista giusto, le consiglio di intraprendere un nuovo percorso, online o da un terapeuta della sua zona.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole mi può contattare
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
29 LUG 2019
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Buongiorno,
penso che probabilmente le difficoltà universitarie siano collegate a un problema d'ansia che vada affrontato per migliorare in generale la sua qualità di vita. E' giovane, è buono che pensi al suo futuro e voglia costruire qualcosa di bello per sè, penso che parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a far sbocciare i suo desideri.
In bocca al lupo
Dott.ssa Monia Crimaldi
Palermo