da 5 anni soffro di ansia ho sempre preso xnax ora pero sto prendento depresione secondo me piango vomito schiuma bianca amara ho fatto gli analisi anche gastro mi dicono che e ansia ma come prendo pisicofarmaci come anax vomito dopo un po' puo essere che me lo portano i farmaci il vomito che nn accetta più il mio corpo e come devo curare questa ansia sto tre giorni senza farmaci e dopo si induriscono i muscoli e le devo prendere per forza se no sto male grazie .PIO
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22 APR 2013
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Gentile Pio,
gli psicofarmaci tolgono l'effetto dell'ansia non il malessere. Se l'ansia è per un problema contingente che poi passa possono essere presi per sostenere quel momento (lutto, stress lavorativo, esami, ...), ma se il problema è esistenziale o per una situazione che non può essere cambiata è meglio intervenire anche con una psicoterapia che rafforzi la persona e la aiuti a trovare dentro di sé la forza e le strategie per superare le situazioni problematiche e/o ristrutturare la personalità in modo funzionale ai propri desideri. Tutte le medicine hanno degli effetti collaterali e non possono essere prese per sempre se non vogliamo aumentare il nostro stato di malessere, è importante prendere la responsabilità della propria vita ed affrontare le difficoltà con l'aiuto di un esperto competente che ci possa guidare in questo affascinante cammino che è la riconquista di se stessi.
Dr.ssa Federica Parri
27 APR 2013
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Caro Pio,
per gli effetti degli psicofarmaci si rivolga allo psichiatra che glieli ha prescritti.
All'intervento psicofarmacologico può essere associata la psicoterapia.
24 APR 2013
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Gent.le Pio,
ho letto la sua richiesta e anche le risposte dei colleghi.
Non mi ripeto,sono d'accordo con il consiglio di chiedere allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci una "revisione" del piano farmaceutico,date le sue reazioni. Mi chiedo pero' anche come mai prende Xanx e poi lo sospende da solo per giorni...
Puo' effettivamente essere riconducibile all ansia il suo sintomo,ma bisognerebbe valutare meglio con lo psichiatra e attenersi srettamente a dosi e prescrizioni.
Credo inoltre che la terapia farmacologica non sia efficace senza un percorso psicoterapeutico, che le consiglio vivamente.
cordiali saluti
23 APR 2013
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Potrebbe essere utile per lei la rivalutazione da parte dello psichiatra del piano terapeutico farmacologico. Nominate lo Xanax ma fate intendere di prendere altri psicofarmaci e il modo con cui dite di sospenderne l'uso non sembra vi sia d'aiuto ma anzi peggiori il suo stato psicofisico.
La sospensione brusca delle benzodiazepine ( la famiglia farmacologica dello Xanax) può associarsi a gravi sintomi di astinenza, che possono comprendere depressione,paranoia, delirium e crisi comiziali. Pertanto andrebbero ridotte in modo graduale, e per farlo potrebbe chiedere aiuto ad uno specialista.
Un percorso psicoterapico le permetterebbe di comprendere e affrontare i suoi problemi trovando nuovi modi di sentire e "stare nel mondo".
La richiesta di informazioni circa il suo stato è un modo di prendersi cura del suo problema. Un passo, le auguro, nel cammino del suo benessere.
Saluti
S. C.
23 APR 2013
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caro Pio,
ha parlato col suo psichiatra di questa situazione? di farmaci ne esistono tanti, magari potrebbe sostituirlo con uno equivalente... ma lei fa o ha fatto psicoterapia? i farmaci da soli "ci mettono una pezza" come si suol dire, ma possono non risolvere il problema. La sua sembra un'ansia molto intensa, con ripercussioni anche somatiche, magari parlare regolarmente con uno specialista le potrebbe essere utile per capire cosa succede e perché...
in bocca al lupo per tutto
23 APR 2013
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Gentile Pio, credo che la terapia farmacologica debba essere rivista da uno psichiatra e monitorata nel tempo a seconda delle risposte individuali al farmaco. Assieme a ciò consulterei uno psicoterapeuta che possa rintracciare le cause di questo disturbo. Può informarsi presso questo stesso portale. Cordiali saluti. Dott.sssa S. Orlandini, Torino
23 APR 2013
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Sarebbe opportuno che abbinassi gli psicofarmaci a una buona psicoterapia contro i disturbi d'ansia. Cio' permette una piu' efficace risoluzione. Cordiali saluti. Dr. Di Carlo Stefano (Bolzano, Trento, Verona)
23 APR 2013
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Mi sembra di capire che su un problema di ansia si stanno aggiungendo sintomi di depressione e somatizzazioni. Questo è abbastanza normale considerando la durata di questo problema e, soprattutto, il fatto che non abbia trovato soluzioni adeguate. I farmaci possono intervenire momentaneamente sui sintomi ma non vanno a trattare le cause del suo problema. Prenda in considerazione l'idea di fare una psicoterapia, di solito i problemi di cui parla non hanno a che fare solo con squilibri ormonali o problemi neurologici, ma anche e soprattutto con la gestione delle emozioni, la sua visione del mondo e delle relazioni.
Un saluto
Dr Scialanca
23 APR 2013
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Buonasera,
è sicuro di seguire alla lettera le indicazioni del suo psichiatra che lo segue - dato che do per certo visti i cinque anni di xanas- e lo informi di questi sintomi, vomito da sovradosaggio. E valuti l'opportunità di un supporto psicologico da affiancare alla farmacologia per la sintomatologia ansiosa.
22 APR 2013
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Buongiorno gentile Pio,
cinque anni solo con benzodiazepine non corrisponde ad una cura farmacologica esatta. E' sicuro di eseguire regolarmente la cura data dal suo psichiatra di fiducia? I sintomi che lamenta possono essere riconducibili ad un sovradosaggio ma questo può solo confermarlo lo psichiatra. Lo Xanas è solo un sintomatico, nel suo caso la cura dovrà comprendere un aggiustamento sia della posologia che l'integrazione farmacologica di altro.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Cordialmente
22 APR 2013
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Gentile Pio,
per quanto riguarda il farmaco sarebbe opportuno consultare uno psichiatra , cui spiegando gli effetti dell'attuale farmaco possa somministrarle una terapia adatta. Può comunque seguire la terapia farmacologica contestualmente a quella psicologica per attutire a livello interno il disagio che l'ansia le provoca.
Cordialmente
dott.ssa Cristina Mencacci
22 APR 2013
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Gentile Pio,
rispetto agli effetti collaterali dei farmaci le consiglio di rivolgersi al medico che glieli ha prescritti, meglio sarebbe rivolgersi allo psichiatra: spesso una modifica nella posologia o nel tipo di farmaco riduce gli effetti collaterali. Per quanto riguarda invece il malessere di natura più emotiva, la migliore soluzione a mio avviso è avviare un percorso di supporto psicologico in modo da affiancare alla terapia farmacologica un intervento più ampio che abbia come obiettivo il raggiungimento di un buon livello di benessere. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano