Sto male è da 5 anni che soffro

Inviata da mario rossi · 23 apr 2015 Terapia di coppia

Salve, è da aprile 2010 che sto male a fasi alterne....sto andando in terapia ma forse cambio terapeuta perchè vedo che non ci salto fuori e quest'ultimo per quanto possa essere in gamba ha un anno in meno di me e certe cose non riesco a dirgliele vorrei un terapeuta più paterno...sono abituato nella vita anche se sono un bel ragazzo, intelligente e colto a buttare giu bocconi amari ed essere bravo e gentile (ho molta rabbia dentro però)ad essere considerato sfigato, messo da parte dagli amici(in adolescenza)mi ha educato mia nonna i miei erano troppo immaturi o giovani, educazione mi dicono adesso troppo rigida dovevo studiare e studiare. a 18 anni sono sbocciato , più estroverso come paradosso ho dato meno importanza agli studi perchè ho conosciuto una ragazza che poi mi ha fatto del male ma che sessualmente mi ha dato molto. Poi altre storie e poi giovane 23 anni ho conosciuto la mia compagna attuale madre di mio figlio. Bella ragazza brava di antichi valori unica cosa carattere un po spigoloso e aggressivo(non dolce, ma fredda sopprattutto a lettoper complessi suoi che si vergognava del suo fisico senza motivo). Lavoravo e lavoro tuttora in un ambiente di lavoro molto repressivo con alti ritmi lavorativi e titolare psicopatico(non per dire, davvero).a quei tempi però, da giovane, ero felice abitavo in un ambiente domestico con molte tensioni, però facevo finta di niente come in tutta la vita per tenere duro anche perchè la mia salvezza era la mia ragazza e gli amici. Non so per quale motivo, nonostante il bene che le volevo, abituato alla mia ex che mi accontentava in fantasie erotiche, forse per adrenalina o per scoprire cose nuove mi è successo di andare dal 2000 al 2009 (nel 2009 quasi per ripicca, spiego in seguito)una decina di volte con delle prostitute, avevo forti istinti sessuali , sono partito magari 50 volte per andarci e 40 sono tornato indietro senza far niente che si trattasse di andar per strada o appartamento e ne ero felice di non aver tradito ma una parte di me diceva che ero un coglione perchè non l'avevo fatto. La prima volta che l'ho fatto invece ho pianto di notte in macchina ma il giorno dopo ho fatto finta di niente con la mia ragazza...per anni, anzi la seconda mi sono detto : eh be l'hai fatto una volta ormai ti sei macchiato...e lo facevo....un altra volta dopo che la prost. si era spogliata in camera ho detto no e sono scappato via (era circa il 2007)ringraziando padre PIO di avermi dato la forza di aver resistito. Preciso che l'atto in se del farlo mi faceva schifo e non vedevo l'ora che finisse mi stimolava invece la caccia se in strada e l'accoglienza in lingerie se in appartamento(la mia ragazza non mette mai lingerie o quasi, per me invece è molto importante per l'eccitamento nonostante glielo abbia detto piu volte)Nel dicembre 2004 mori mia nonna che per me era una mamma. Ho sempre pensato alla sua morte come una catastrofe ma ho sofferto non come pensavo, diciamo che dopo un po di tempo ho fatto finta di niente perchè avevo un'altra colonna della mia vita che mi supportava (la mia ragazza)..visto che in casa non ci stavo piu bene a parte tensioni (casa di matti, liti, insulti tra i miei anche se stanno ancora insieme, indolenza, casa sporca, panni non lavati)decido con la mia ragazza di ristrutturare casa (la sua) di campagna, un sogno che si realizzava ...fare una bella casa anche con debiti per coronare la nostra storia..ci sono voluti due anni per il permesso del comune, due anni per finirla e siamo arrivati nel 2009.....quanti sogni, arredamento scelto insieme i lavori li seguivo anche io gestivo tutta la burocrazia (mi piace gestire)ero tipo iperattivo mi sembrava di essere un manager. Nonostante i disagi come il dormire durante una ristrutturazione in sala sul divano ecc mi accorgo che la mia ragazza era un po cambiata nei miei confronti, più scazzata piu menefreghista, andava in palestra.....poi in agosto la porto in puglia al mare (a mie spese, ho sempre fatto il meglio per lei)e la prima sera a cena al ristorante apre con un discorso come...ormai siamo fratello e sorella.ecc ecc. mi ha spezzato....ero giu e ne andava anche a lei (non è molto empatica anzi...)pensavo si fosse stancata di me ma in spiaggia le ho chiesto se c'era un altro...non mi ha rispossto ma avevo letto di si nei suoi occhi mi rimaneva il dubbio....tornato a casa visto che non mi filava quasi piu o non come prima (era tutto per me Lei adesso che non c'era piu mia nonna, 10 anni insieme)di impulso sono partito in macchina (gia convivevamo)ho chiamato una prost. da un sito apposito e sono rimasto mezz'ora in macchina in conflitto se entrare o non entrare e una parte di me diceva non andare che poi ti penti un altra diceva : Visto?? tanti sacrifici e tanti anni insieme e ha un altro....alla fine spinto forse anche dalla mia sessualità frustrata sono andato ma durante l'atto durato poco mi stavo gia pentendo. sono tornato a casa un po in colpa, fissavo l'armadio appena comprato...una convivenza iniziata con un tradimento....poi ho fatto come se niente fosse(28 agosto 2009 era anche l'anniversario che ci siamo conosciuti ma non pensavo fosse proprio quel giorno). Stavo ancora bene anche perchè avevo rimosso a parer mio sia il mio tradimento che i suoi cambiamenti...fino a dicembre quando ho visto che ha salutato uno (mi sembrava troppo vecchio per Lei, sui 45 e neanche italiano)e si sono sorrisi con una certa complicità ed ironia..lui era con la moglie e una figlia...poi ho saputo che ci aveva provato lei gli aveva detto di no (ci credo a questo)ma le lusinghe l'avevano fatta un po infatuare di lui. Un giorno di aprile 2010 guardando un biglietto di amore che io avevo scritto a Lei di anni or sono mentre montavo il pc in mansarda come sigillo della convivenza (era l'unica cosa che mancava e l'unica cosa che mi faceva andar a casa dei miei quando era ancora la forse come via di fuga)mi è venuto un forte senso di colpa verso di lei, ansia, conflitto interiore tra confessare o no...ecc, e poi ancora nei primi anni astenia, ansia, angoscia, istinti suicidi come unica via di uscita, terapeuti (due), grande rabbia verso di Lei quando mi sgridava che non mi voleva vedere cosi o mi dava del debole se piangevo, pianto facile, alzarsi la mattina con vomito a stomaco vuoto, disagio sul lavoro e far finta di niente per apparire forte (primo anno forte dimangrimento anche).....poi gli è venuta voglia o fissazione di un figlio..io però volevo sistemare le cose prima e gli avevo annunciato che avevo un lato oscuro ma a lei quasi non importava, era anche aggressiva se non avevo voglia io di farlo perchè bisognava farlo nei giorni di ovulazione, due anni ci abbiamo messo lei aveva crisi isteriche ogni mestruazione piangeva e diceva che se non fosse diventata madre si sarebbe uccisa avevamo iniziato il percorso di fecondazione assistita quando prima di intraprenderlo ci è rimasta come un segno del destino (io gli avevo sempre detto che sarebbe venuto ma lei forse non si fidava dava retta al suo ginecologo che diceva che era colpa mia per varicocele, quando un urologo aveva detto che ero fertilissimo ma alla fine aveva una tuba chiusa lei che complicava le cose)...ho sempre ragione io con lei e ho subito violenza anche..una sera non volevo farlo e lei mi ha preso le guancie con le mani come per minaccia.....alla fine è nato nel giugno 2013 senza vanto è bello sano intelligente dolcissimo e uguale a me...un dono di Dio...sono stato un po meglio forse per l'evento ma poi ben presto sono ritornate angoscie, ansia, malessere, senso di colpa, voglia di confessare quello che ho fatto e per iniziare il discorso accusavo Lei di avermi tradito con quello la (era un cubano alla fine) ma lei diceva di no....è brutto stare male, non ti godi il bambino, lo guardo e piango, mi fa tenerezza ho provato sentimenti di pentimento per averlo fatto con Lei, sono molto protettivo nei suoi confronti lei è nervosa a volte lo insulta so che lo ama ma se le tira i capelli lo insulta e gli grida addosso...e io quando vedo questo provo tanta rabbia sia per protezione sia perchè mi ha pressato tanto per averlo e poi lo tratti cosi???? Lo ama tanto ma a volte va fuori di se......a volte provo istinti violenti verso di Lei perche io sono sensibile e dolce come mio figlio lei prende in giro chi sta male come me dandogli del debole e offende mio figlio ...io le ho detto che se lo tratta male la denuncio....a volte mi sembra la guerra dei roses ma nonostante questo sto male io poi abbiamo perso molti amici anche per invidia della casa (sapessero quanti debiti pero e quanti sacrifici)quindi siamo sempre noi due o noi tre, usciamo poco anche per mancanza di soldi, lavoriamo in fabbriche con ambienti ostili e repressivi...la rabbia cresce ma il mio malessere persiste, a volte ho voglia di scappare, a volte la mollerei( ce lo siamo gia detti diverse volte ma nessuno dei due ci crede quando uno lo dice)provo angoscia, forte senso di colpa, l'altra mattina mi sono svegliato con la voglia di buttarmi giu dalla finestra...sarebbe una via di uscita che non ne vedo...sto male....quando devo uscire di rado ho l'ansia dell'attesa poi esco e sto benissimo con i miei amici (ogni 6 mesi esco)non ho interesse per nulla, non riesco a fare scelte da solo, mi sento un bambino, mi sento estraniato, mi sento che la mia vita è sbagliata che non è la mia..a volte tornerei dai miei....ma da loro troppe tensioni casa sporca ecc........e stare senza mio figlio......sto male e non ci salto fuori....in momenti di rabbia prendo coraggio e gleil'ho detto alla mia ragazza quello che ho fatto la prima volta ha pianto e rimesso poi adesso fa negazione come autodifesa non ne vuole sentir parlare ma a me non basta.....quando mi mette alle strette non riesco a dirgli tutto...tutte le volte.....quando litighiamo addirittura mi dico che ho fatto bene ad andarci, la mattina sto quasi sempre male, il pomeriggio meglio la sera a volte rido istericamente o da solo...ho paura che troppe botte della vita mi hanno fatto impazzire.... aiutatemi per favore

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Miglior risposta 7 NOV 2015

Gentile Mario,
non è molto chiaro se anche la tua compagna ti ha tradito. Dalla tua mail abbastanza confusiva, quello che invece si evince con chiarezza è che entrambi ( sia tu che la tua compagna) siete spesso soggetti a sbalzi di umore, nervosismo e instabilità caratteriale e tutto ciò non fa bene al vostro bambino.
Devo farti anche notare che se sei passato da una ragazza calda, fantasiosa ed estroversa a letto ad un'altra, cioè la tua compagna, molto più fredda o complessata, la soluzione non doveva essere quella di frequentare prostitute ma quella di guadagnare una migliore intesa nelle interazioni che in un secondo momento si sarebbe potuta trasformare anche in migliore intesa sessuale oppure quella di rivolgerti ad uno psicosessuologo.
Comunque, partendo dal presupposto che nessuno è perfetto, ti consiglio di valorizzare le cose buone anzichè quelle cattive della tua relazione con questa donna (casa, figlio, lavoro ed altro) e proporle una psicoterapia di coppia perchè entrambi avete bisogno di aiuto psicologico per non rischiare di inquinare e deteriorare ulteriormente il vostro rapporto con conseguente sofferenza per voi e per il vostro bambino.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 APR 2015

Gentile Mario
ho letto stamattina la sua lettera, prima non ero riuscita a farlo.
Stamattina, dopo le prime righe, ho letto tutto con molto interesse in quanto davvero la sua storia è raccontata con quella autenticità e quella interiorità che solo il forte dolore sanno dare e si sente anche il suo bisogno di essere aiutato.
Certo, la sua vita è stata ed è difficile. Lei è una brava persona che ha incontrato tanti ostacoli, difficiotà affettive e, nell'attuale, la relazione con sua moglie è abbastanza difficile per caratteri diversi e per il fatto che sua moglie è persona alquanto "fredda" (dalla sua descrizione sembra "anaffettiva" e con modalità disturbate nei rapporti).
Credo davvero che lei stia soffrendo molto.
Prima cosa che voglio dirle è questa: si metta con molto impegno nella relazione col suo psicoterapeuta utilizzando la seduta il più possibile per aprirsi, parlare e confrontarsi apertamente. Dia fiducia al terapeuta anche se le sembra giovane in quanto, se lei si trattiene e non dice fino in fondo le cose, lui non riuscirà a darle tutto il sostegno di cui ha bisogno. Il fatto che non sia "paterno" quanto lei vorrebbe non deve preoccuparla, viva questo elemento come positivo in quanto la manterrà in maggiore autonomia.
Per quanto riguarda la sua storia di vita, sicuramente non è stata facile però occorre guardare ai dati positivi e quindi sarebbe bene dirigere su du essi l'attenzione.
In mezze a tante sofferenze lei è riuscito (fino ad ora) a mantenere unita la famiglia, si è sacrificato per avere una bella casa ed ora è papà di un meraviglioso bambino.
Ora vada avanti sempre con maggior fiducia e difenda questi beni.
Il rapporto più importante deve essere quello con suo figlio. Come lei sta già facendo il bambino va difeso e sostenuto. Sia molto presente e si ricavi del tempo per stare col piccolo.
Sua moglie va "contenuta" è soggetto difficile e lei deve acquisire fermezza in questo rapporto. Deve tenere testa a sua moglie con molta calma e con lo sviluppo di enorme sicurezza e le consigli di andare in terapia (ne ha molto bisogno!!!).
La mia sensazione è che, causa i suoi sensi di colpa per il passato e per le sue frequentazioni, lei faccia fatica ad assumersi pienamente "le redini" della situazione familiare.
Abbandoni il disagio per essere andato con delle prostitute, sono donne che sanno anche essere dolci e accoglienti e forse, in loro ha trovato comprensione e affetto.
Cerchi di superare (anche con l'aiuto del suo terapeuta) tutti questi deleteri e inutilissimi sensi di colpa e si accetti per quello che è e per come è riuscito ad affrontare tanti ostacoli di vita.
Nessuno di noi è perfetto, l'educazione della sua cara nonnina credo volesse renderlo forte e non certo così dubbioso e triste.
Grazie a tanti sacrifici è riuscito a farsi una casa, se la tenga stretta.
Insomma, quello che le sto dicendo è che lei deve andare avanti, sempre in meglio e continuare ad affrontare la vita per come le si presenta.
Abbandoni (sempre con l'aiuto dello psicoterapeuta) ogni "vagheggiamento" di abbandonare la vita; anzi, prenda gusto alla "lotta" inevitabile che spesso la vita comporta, ci si butti più dentro ..lei non è solo un uomo sensibile e dolce, lei è anche Forte, metta in campo questa forza per se stesso e per suo figlio che ha bisogno di lei!!!
Se vuole io ci sono, può contattarmi.
Cordialmente
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Tantissimi Auguri

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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24 APR 2015

Buongiorno gentile Mario,
dal suo scritto emerge la necessità di essere ascoltato con sensibilità per imparare anche lei ad accettarsi. La gestione dll sue emozioni potrebbe diventare un obiettivo in terapia oltre quello dell'elaborazione dei suoi vissuti esistenziali. Il suggerimento è quello di affidarsi al terapeuta che la sta seguendo. Non è tanto un problema di età quanto forse una sua difficoltà a lasciarsi andare ad affidarsi e questo si nota anche dal suo scritto dove la quantità di materiale da lei riportato, preziosi vissuti, è salvaguardata dall'anominato. Ma non è cosi che funziona la fiducia. La fiducia vuole una parte di responsabilità nel prendere la decisione di chiedere aiuto e restarci nell'aiuto.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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24 APR 2015

Caro mario, dalle sue parole traspare chiaramente che lei sta attraverso un periodo, che dura da molto tempo, molto complesso, ricco di dubbi e sofferenza. Lei però ha giá fatto un grosso passo in avanti per aiutarsi, forse il più importante, sta andando in terapia per provare a risolvere le sue difficoltà. Visto che ha a disposizione una professionista che la può aiutare a superare i suoi problemi, la invito a discutere di tutte le sue perplessità con il terapeuta. Potrebbe proporre una revisione degli obiettivi terapeutici se non le sono chiari, in modo da avere una percezione più concreta della progressione della terapia e degli effetti che raggiunge. Rispetto ai dubbi sull' etá potrebbe anche in questo caso ragionare con lui se questo fattore potrebbe essere un ostacolo alla terapia ed eventualmente capire il perché. Nel caso le risposte del suo terapeuta non la soddisfino può sempre valutare la possibilità di cambiare terapeuta o indirizzo di psicoterapia, in quanto non tutti i terapeuti, seppur ben formati, sono adatti per tutti i pazienti, ma ognuno deve scegliere la persona con la quale riesce a creare una buona alleanza, sia in funzione delle caratteristiche personali, sia in funzione dell' approccio e delle modalità di lavoro che segue.

resto a disposizione in caso di altri dubbi

I miei migliori auguri

Dott.ssa linda mannori

Dott.ssa Linda Mannori Psicologo a Sarzana

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24 APR 2015

Gentile mario,
ho l'impressione che lei stia facendo di un sasso una montagna. E' probabile che l'aver avuto un'infanzia e adolescenza particolari senza un supporto sufficiente dei genitori l'abbia in qualche modo reso più debole e vulnerabile, ma siete stati molto bravi a costruirvi una casa, un nido, un figlio, un lavoro.. Purtroppo alle prime difficoltà nel vostro rapporto, invece di consultare uno psicologo, lei ha cercato altre strade per cercare evidentemente un benessere che le mancava e ciò poi invece di migliorare la situazione l'ha peggiorata. Le incertezze di sua moglie potrebbero essere l'altra faccia di una stessa medaglia. Le consiglio di continuare con la terapia psicologica e di chiarire con il suo terapeuta tempi e obiettivi e di informarsi sull'indirizzo utilizzato. Nel suo caso però, potrebbe essere indispensabile una terapia di coppia, dovrebbe essere lo psicoterapeuta a comunicarglielo. Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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