Spezzare la catena di inettitudine

Inviata da Tiziana · 30 apr 2015 Autostima

Se mi chiedessero, guardandomi dritto in faccia: “Ma tu, alla fine, che cosa sai fare?” – allora sarei costretta a rivelare il mio segreto: io non so fare niente.
Io non so fare niente, giunta a 52 anni. Un’età ridicola per affermare la mia inettitudine, ma questo è: io non so fare niente. In tanti anni di vita, non ho imparato nulla, non ho avuto esperienze di vita o professionali di valore, direi di valore “aggiunto”. Ferma al palo tutta la vita. E guadagno una cifra ridicolmente alta per non fare nulla – Abilissima nel camuffare i miei vuoti. La pochezza e scarsità delle mie mansioni nel mio posto di lavoro sono imbarazzanti.

Come posso uscire da questa vita assurda che conduco? Quando riuscirò ad essere una donna completa, un essere umano che trovi finalmente un suo percorso? Sono una donna profondamente immatura per la mia età, mai esposta alla tempratura delle esperienze. E così sono ammuffità e inaridita. Il mio cervello non “cattura” idee né stimoli e si è spento quel barlume di funzionalità che poteva avere. Non sono mai stata corteggiata né amata, poca esperienza sessuale, dopo alcune sporadiche e imbarazzanti esperienze “amorose”, a 30 anni ho bussato alla porta di un uomo molto più grande di me con cui sono rimasta 12 anni, senza vera felicità ma solo perché lui mi voleva bene. Sono dieci anni che non ho più una vita sessuale e vivo in una completa invisibiltà ormai. Sono solo molto presente con la mia famiglia di origine, soprattutto per mia sorella maggiore, senza marito, che ha problemi di salute e economici, e per i suoi figli, ma anche questo mi dà molta angoscia, perché il loro futuro mi preoccupa. Non ho più voglia di campare, sono sempre enormemente stanca e mi vergogno di me stessa. Non trovo posto in questo mondo.
Non sono una ricca viziatella, sono figlia di un operaio e campo del mio lavoro, ma ho più di quanto tante famiglie possono permettersi. E a rigore non posso lamentarmi, perché tanta gente vive peggio di me. Ma io sto male e non sono mai stata felice nella mia vita.

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Miglior risposta 2 MAG 2015

Cara Tiziana,
molto spesso le persone più ricche interiormente e più delicate, fragili e paradossalmente dure con se stesse, non riescono a vedere il bello che c'è in loro. Sembrano cattedrali distrutte. Ci si può riedificare, anche lasciando i segni di quel terremoto interiore che c'è stato, e si può trovare un po' di dolcezza e di compassione per se stessi. Con un bravo/a psicologo/a psicoterapeuta al suo fianco, magari esperto/a di Emdr, può iniziare un suo percorso interiore e dare un senso a quello che le sta succedendo. Può fare molto per guardare il mondo con altri occhi.
Un saluto sincero
dr.ssa Luisa Morassi
Psicologa
Udine

Dott.ssa Luisa Morassi Psicologo a Udine

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6 MAG 2015

Salve Tiziana
quanto scrive di sè è molto forte e mi rimane in mente la definizione di "temperatura delle esperienze" alla quale aggiungerei "delle emozioni" che probabilmente lei ha sempre fuggito o camuffato, siano state esse belle o brutte. Credo che sia arrivata però ad un momento di consapevolezza, di presa coscenza della sua vita e ritengo dunque sia sano che lei si sia resa conto e stia finalmente dicendo a se stessa che così non va. Il senso di inutilità, di vuoto che sente è proprio sintomo di questa presa di coscenza, sfrutti dunque questo momento per riprendere in mano la sua vita, non pensi che sia tardi o inutile, la presa di coscienza è proprio il primo passo per capire bene cosa ci è successo e come vogliamo risolverlo. Le consiglieranno mille espendienti, io mi sento di suggeriele un buon supporto psicoterapeutico, mi occupo di psicoterapia cognitiva che aiuta proprio a lavorare su se stessi, sulle emozioni e pensieri che sfuggiamo e dunque ad acquisire gli strumenti per riprendere il percorso con serenità, si faccia aiutare e lo ritenga utile per se stessa,
Sperando di esserle stata di aiuto la saluto
Dott,ssa Maria Antonella Schiavone

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5 MAG 2015

Gentile Tiziana,
mi ha colpito molto questa sua lettera, così come mi ha colpito molto la severità con cui guarda e descrive se stessa. Ci si trova spesso a fare bilanci della propria vita ed in funzione della fase di vita nella quale ci si trova si è più o meno clementi. In questo momento la sua attenzione è stata completamente catalizzata ed assorbita da aspetti negativi, dagli ostacoli e dagli intoppi. Ostacoli, intoppi, errori, momenti negativi caratterizzano la vita di tutti, nessuno escluso...è importante usarli come stimoli per andare oltre e non fossilizzarsi in essi. Capisco che in questo momento queste parole possono risuonare per lei vuote, luoghi comuni, impraticabili...ma le assicuro che non è così. Lei ha risorse cui fare appello e questa stessa lettera le mette in luce. Riconosce ed esterna uno stato di disagio...denota consapevolezza e motivazione elementi indispensabili per un cambiamento. Denota spirito critico e capacità di autosservazione...elementi anch'essi indispensabili,con un cambiamento di prospettiva per andare oltre e darsi un'altra opportunità. Da soli è difficile uscire da una situazione che si autoalimenta...più si ha un'immagine negativa di sè e più si cercano e trovano elementi che suffragano questa ipotesi. Si conceda, affiancata da un professionista, la possibilità di capire dove lo stato attuale si origina, la possibilità di cambiare prospettiva, la possibilità di sperimentarsi in altre vesti e soprattutto di sperimentarsi competente.
Cordiali saluti

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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4 MAG 2015

Cara Tiziana, la storia che ha raccontato è molto toccante e lei merita un grosso applauso solo per il fatto di essersi esposta in modo così coraggioso e aperto. Credo sia davvero da prendere come modello.
A volte la nostra mente è così cattiva con noi stessi da ripeterci continuamente tutte quelle cose che ci fanno soffrire maggiormente. E davanti al dolore noi esseri umani, come prima strategia utilizziamo l' evitamento, la fuga. Siamo abituati a pensare che i pericoli "esterni" siano la stessa cosa dei pericoli "interni". Per cui cerchiamo di risolvere i nostri problemi interiori come se stessimo risolvendo un'equazione o pianificando la nostra attività lavorativa. Purtroppo ciò che funziona per l'esterno, non funziona con i problemi "sotto la nostra pelle". E il rischio è quello di creare infinite diatribe con la nostra mente. Da una parte valutiamo i contro, dall'altra i pro. Poi viene fuori un altro contro che cerchiamo di allontanare con una motivazione a nostro favore così via ... per giorni, mesi, anni. E nel frattempo ciò che è davvero importante, ciò che potrebbe renderci davvero felici vola via, passa inosservato, mentre noi siamo impegnati a dare retta alla nostra mente.
Viviamo convinti che i nostri pensieri debbano necessariamente corrispondere alla realtà, ma questo è quanto di più pericoloso possa esistere. Non sto dicendo che i nostri pensieri siano illogici, noi siamo esseri razionali per cui troveremo sempre dei nessi logici per collegare la nostra esperienza. Sto dicendo che non sempre corrispondono a verità: se lei pensa di non poter più alzare il suo braccio destro, questo non significa che lei non lo possa alzare pur pensando il contrario. Allo stesso modo la sua mente le sta dicendo: "Non sai fare niente", "Non c'è valore nella tua vita" ecc...
E continuare a trovare un modo per smentire la sua mente non fa altro che potenziare questo processo in cui non ci sono vinti e vincitori, ma solo tanta stanchezza . Tanta voglia di non dover più passare così tanto tempo a sentire quelle voci che ripetono sempre la stessa cosa.
L' ACT (Acceptance and Commitment Therapy) che è una terapia cognitivo - comportamentale di terza generazione la può aiutare a lasciare andare pensieri ed emozioni e, pur essendone consapevole (perchè non è in nostro potere controllarli), conservare risorse ed energie per ciò a cui le dà più valore: Famiglia, relazioni sentimentali, relazioni sociali ecc...
Senza lasciarsi più bloccare ... iniziando a vivere!

Un abbraccio
Simone Napolitano
Psicologo - Psicoterapeuta
Catanzaro

Dott. Simone Napolitano Psicologo a Catanzaro

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4 MAG 2015

Cara 52 enne. Mi scusi se la contraddico ma lei non mi sembra affatto una donna che valga poco. Non so che lavoro faccia ma mi incuriosisce saperlo. Ci sono periodi in cui è più semplice concludere che a valere poco siamo noi, Leo però si occupa e preoccupa dei suoi nipoti e di sua sorella, lei mi sembra una donna di cuore... cominci da lei, da questi dubbi espressi a chi può aiutarla volersi bene ed apprezzati perché tutto parte da questo, dallo stimati.

Dott.ssa Anna Bruscino Psicologo a Roma

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4 MAG 2015

Salve Tiziana, quello che scrivi mi sembra riflettere uno stato di depressione. Probabilmente trovandoti a fare il bilancio della tua vita hai concluso che ciò che hai fatto/ottenuto finora non è abbastanza. Immagino che per te non sia una situazione facile però hai la possibilità di cambiare, fare scelte diverse che ti indirizzino verso una risoluzione del tuo stato di sofferenza, perché è del modo in cui tu percepisci la tua vita che stiamo parlando. Altre persone nella tua stessa situazione potrebbero non soffrirne.
Il primo passo, così come suggerito dai colleghi, potrebbe essere quello di rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta che aiuti a fare chiarezza su quali sono le cose che vuoi cambiare della tua vita.
Ti auguro di trovare al più presto la tua strada! Non disperare hai tutto il tempo per cambiare!

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4 MAG 2015

Buongiorno Tiziana,
Se ha preso l'iniziativa di scrivere forse non è proprio vero che non sa fare niente...scrive molto bene e prova ad analizzare la sua situazione attuale. A me verrebbe da fare questa ipotesi : Tiziana, sa cosa c'è che non va nella sua vita, ne è consapevole, forse non sa come uscirne o cambiare "Da Sola!" Secondo me è qua che dovremmo soffermarci un attimo.... Come poter migliorare la sua situazione, rimetterla in movimento, riprendere in mano una vita, la sua vita e cambiarla in modo più accettabile?
La invito a consultare uno psicoterapeuta e vedrà che le servirà a guardare con occhi diversi la sua vita, provi e se le fa piacere ci faccia sapere.
Cordialmente.
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Gomiero Verena Elisa Psicologo a Padova

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4 MAG 2015

Buongiorno Tiziana,ho letto la sua lettera e mi ha colpita perchè lei si giudica con molta severità, come se lei fosse il giudice di se stessa. Questa sua caratteristica non la aiuta ad uscire dalla situazione in cui si trova. Dovrebbe cambiare atteggiamento nei confronti di se stessa innanzitutto e riuscire ad apprezzarsi e ad amarsi. Riscoprire il proprio se e non colpevolizzarsi è importante, in quanto solo se lei riuscirà ad amarsi e apprezzarsi indurrà gli altri ad amarla e cambierà la sua vita. Le consiglio un percorso di psicoterapia per trovare le radici del suo malessere nella sua infanzia e un nuovo modo di relazzionarsi con se stessa e gli altri.cordiali saluti

Dott.ssa Carmela Pulvirenti Psicologo a Catania

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3 MAG 2015

Buongiorno Tiziana. Sono colpita dal suo senso di insoddisfazione verso la sua attuale vita che la fa sentire anche poco amata ed incapace. E' molto severa con se stessa. Sono certa che i suoi familiari, che quotidianamente ricevono il suo aiuto ed il suo affetto non pensano lo stesso di lei. Le esperienze che ha fatto in campo affettivo e professionale non l'hanno gratificata. Forse questo è il tempo dei bilanci. La vita, sono certa, ha ancora molto da offrirle. Deve solo crederci e andare fiduciosa verso il cambiamento, un cambiamento che "sceglie" e non che "subisce". Le porgo i miei più sinceri auguri!

Dott.ssa Maria Elena Michelone Psicologo a Vercelli

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2 MAG 2015

Gentile Tiziana,
statisticamente è molto difficile che una persona non abbia qualche abilità particolare che la differenzi e la renda superiore alla media delle persone. Forse perciò lei ha delle abillità che sottovaluta, fossero anche quelle di organizzarsi la vita con ordine o tranquillità.

Certo la scarsità o lo spessore delle relazioni sentimentali non è un fattore che le possa portare molte soddisfazioni, ma se è così insoddisfatta provi a consultare uno psicologo psicoterapeuta. Questo professionista dovrebbe saper cogliere le note fondamentali della sua vita, gli eventuali blocchi e aiutarla a realizzare le sue potenzialità. Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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2 MAG 2015

Cara Tiziana, la tua analisi è molto profonda e mi sembra anche degna di una persona matura. Perchè sei così severa con te stessa? Secondo me hai fatto una vita normale e comunque il fatto di essere indipendente dimostra che hai capacità di adattamento (ti pare poco?). Hai la mia stessa età e penso che abbiamo ancora molto di bello da vivere... Un caro saluto, Giuseppe

Dr. Giuseppe Di Maria Psicologo a Roma

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1 MAG 2015

Carissima Tiziana,
lei è la peggior giudice di se stessa! leggendo la sua lettera invece, sono sicura che ha molte qualità e tante potenzialità ancora inespresse! Bene, ora smetta di rimproverarsi perché è evidente che è arrivato il momento di ascoltare il suo Sé, quella voce interiore, quel sentire, quella luce che la indirizza verso il suo progetto evolutivo. Tutte le vite umane hanno un senso, anche la sua. Anche lei ha uno scopo, nell'universo, nel contesto in cui vive, può essere utile a se stessa e ad altri. Provi a ripetere a se stessa per molte volte durante la giornata questa affermazione: "Oggi è un giorno nuovo ed io scelgo di prendere in mano la mia vita" Cambi schema di comportamento, si trasformi, e se da sola non ci riesce, si faccia aiutare:. La sua vita può cambiare!
Dott.ssa Anna Agresti
Psicologa psicoterapeuta
Prato

Dr.ssa Anna Agresti Psicologo a Prato

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1 MAG 2015

Cara Tiziana,
eppure in questo suo non saper far nulla leggo qualcosa che sa fare:
"Abilissima a camuffare i suoi Vuoti" è comunque una capacità una risorsa.
Come mai ha dovuto coltivare questa risorsa così tanto da diventare abilissima?
Forse perchè è il punto di riferimento per la sua famiglia d'origine per cui è presentissima? Forse per sua sorella? forse per i suoi nipoti?
Ci pensi.. Magari scopre di non essere così inutile, anzi.
Goda della sua disponibilità di donarsi all'altro, e inizia a donarsi anche a se stessa.
Il primo dono che potrebbe farsi è dare modo alla sua anima di esprimersi. Intraprenda un percorso terapeutico che la guiderà in questo.
Un abbraccio
Dott.ssa Annalisa Salvati

Dott.ssa Annalisa Salvati Psicologo a Roma

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1 MAG 2015

Gentile Tiziana,
visto che dice di avere disponibilità economica, trovi un/una psicoterapeuta che le ispiri fiducia e si affidi per un percorso di recupero dell'autostima. Deve rimettere insieme i cocci della sua vita e credo necessiti di qualcuno che l'aiuti: una sorta di coaching che le faccia scoprire uno sguardo più benevolo verso sè stessa ed una nuova capacità progettuale dove l'obiettivo sia metterla finalmente in carreggiata, insegnarle ad amarsi e quindi a farsi amare, a smetterla di disprezzarsi e svalutarsi, ad abbandonare quel ruolo di sconfitta dalla vita al quale sembra saldamente ancorata. Sono obiettivi possibili, anche se forse richiederanno un percorso lungo. Almeno ci provi. Molti auguri.

Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo a Torino

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1 MAG 2015

Carissima Tiziana, mi spiace sentire toni così depressi nella tua lettera. Il tuo desiderio di migliorare la tua vita e di trovare una realizzazione può essere appagato solo se tu impari a rimboccarti le maniche. Mi spiego meglio: noi siamo gli artefici dell'andamento della nostra vita, attraverso le scelte che compiamo. Impara ad essere attrice protagonista del film che è la tua vita, anziché vivere, come hai fatto finora, da comparsa. Inizia a compiere delle scelte che ti facciano sentire più attiva. Guardati intorno, scoprirai che c'è molta gente, che ci sono molti luoghi che sentono la tua mancanza, che hanno bisogno del tuo apporto. Quando impariamo a donarci in modo disinteressato, scopriremo di ricevere più di quanto doniamo.
Buona vita.
Dott.ssa Maria Concetta Culcasi

Dott.ssa Maria Concetta Culcasi Psicologo a Trapani

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30 APR 2015

Buonasera,
Be a suo favore c'e' che economicamente non ha preoccupazioni e il legame con la sua famiglia di origine -come racconta svolge il ruolo di zia verso i suoi nipoti. Sicuramente parlare con un professionista, uno psicologo le gioverebbe, il counselling.

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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30 APR 2015

Cara Tiziana, intanto una cosa la sa fare (e bene): scrivere. E toccare, con la scrittura. Almeno, le mie corde.
Oltre a questo c'è un'altra cosa che, mi pare, le riesce abbastanza bene, purtroppo, ed è giudicare sé stessa e la sua vita molto severamente. Mi viene da chiedermi - e da chiederle - chi l'ha trattata con altrettanta severità e, a tratti, perfino con sprezzo? Questa e molte altre domande credo possano e debbano trovare delle risposte in un percorso di psicoterapia che mi sento di consigliarle per sbloccare le sue potenzialità, alcune delle quali evidenti dal modo in cui si racconta.
Un sincero in bocca al lupo!
Dott.ssa Arcangela Derosa

Dott.ssa Arcangela Derosa Psicologo a Milano

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