Salve, ho 21 anni e da 2 ho una relazione stabile. Il problema è che già un anno fa ero ossessionata da un ragazzo che vedevo tutti i giorni in università. Ci tengo a precisare che non ho mai avuto occasione di parlare con lui. Il fatto è che ogni volta al mio arrivo controllavo se fosse presente e in caso di una sua assenza sentivo una forte sensazione di disagio. In seguito alla pausa estiva si e molto attenuata, adesso però succede lo stesso con un ragazzo del liceo che vedo ogni mattina alla fermata del bus e che incontro anche nel viaggio di ritorno. Sento il forte impulso di controllare se c'è e se manca mi sento male. Sebbene reputi entrambi molto carini non provo alcuna attrazione sessuale nei loro confronti, è come se avessi bisogno di un punto fermo nelle cose che faccio e lo cercassi in persone che non conosco minimamente. Inoltre mi capita molto spesso durante il giorno di pensarci e ciò mi provoca sensazioni sgradevoli. Vorrei solo capire come fare le cose di tutti i giorni senza che la mia testa debba focalizzarsi su qualcuno.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
13 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Nina,
credo che una serie di colloqui più approfonditi con una persona esperta ti permetterebbe di attribuire il giusto significato a queste idee di ricerca ricorrente di persone sconosciute. Non necessariamente si tratterebbe di idee ossessise ma potrebbero essere legate al tuo bisogno di cercare punti di sicurezza che ti orientano nella quotidianità.
Se dovessi avere bisogno di colloqui anche in forma telefonica o via Skype non esitare a contattarmi.
Un abbraccio
13 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Nina, non so se conosce il detto: "ciò a cui si resiste insiste" e: " se fai le stesse cose otterrai gli stessi risultati". Mi sembra di capire che non abbia parlato con nessuno dei due ragazzi. Forse il primo non lo vece più. Ma con quello che incontra tutti i giorni, il consiglio banale che mi sento di darle è di provare a rivolgergli la parola. Forse il suo vissuto potrebbe cambiare, e scoprire che non è molto interessante, o forse no. In ogni caso se non cambia qualcosa rimarrà a rimuginare. Poi, come giustamente consiglia il collega, potrebbe avere bisogno di un aiuto professionale.
11 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Nina,
quanto scrive non consente di comprendere efficacemente la sua situazione e poterle quindi dare delle chiare indicazioni. Il suo caso avrebbe bisogno di poter essere approfondito in modo tale da poter analizzare l’ossessione a cui fa riferimento, e comprendere quanto questa sia invalidante per la sua persona. Quello che mi sento di consigliarle è di rivolgersi ad uno/a Psicologo/a della sua zona per un consulto.