Sono fidanzata ma ho (avuto) un'attrazione per un'altra persona
Ho 22 anni e sto da 4 anni con un ragazzo fantastico, che mi ama e mi rispetta sempre, con il quale ho sempre avuto un bellissimo rapporto (anche grazie al fatto che abbiamo varie cose in comune), nonostante da 3 anni, per la maggior parte dell'anno ci vediamo solo il weekend perché io mi sono trasferita per studio. Questi ultimi 9 mesi e mezzo, tuttavia, li ho trascorsi all'estero per un erasmus e lì è successo qualcosa di strano che ancora mi fa riflettere.
Poco dopo il mio arrivo ho conosciuto un ragazzo che fa parte di un'associazione per Erasmus, che non è affatto bello, anzi è piuttosto bruttino, ma è una buona persona e (anche oggettivamente) molto simpatico e in gamba. Ad ottobre, ad una festa, ci aveva provato con me; non fisicamente, ma stando con me a chiacchierare e anche facendomi complimenti, e poi anche se io lo rifiutavo ad ogni suo "tentativo", ci scherzava su e mi ha anche accompagnata a casa dato che entrambi vivevamo lontano. Mi ricordo che il giorno dopo mi sentivo un po' strana e in colpa, non perché io avessi flirtato con lui (perché non l'avevo fatto), ma perché mi ero sentita bene e mi ero divertita, mentre normalmente io taglio corto con chi ci prova con me e non mi interessa (lo facevo anche prima di avere una relazione, infatti in precedenza avevo avuto solo un ragazzo per pochi mesi e non avevo baciato né avuto rapporti fisici con nessun altro). Poi non l'ho più visto per mesi perché casualmente non andavamo mai negli stessi posti e comunque io uscivo di meno nel primo semestre, anche se a volte pensavo che non mi sarebbe dispiaciuto parlarci di nuovo, se l'avessi visto per caso.
Tra gennaio e febbraio (praticamente avevo appena deciso di rimanere per tutto l'anno accademico invece di fermarmi solo per 5 mesi come era previsto) ho avuto uno strano periodo in cui mi sentivo piuttosto triste e in ansia rispetto al solito; in parte sarà stato per gli esami, per la partenza di una mia amica etc., però non penso giustificassero un tale stato d'animo. Per caso in biblioteca avevo incontrato di nuovo quel ragazzo (lui in realtà ha 28 anni, ma stava studiando per un esame di stato) e avevo fatto qualche pausa con lui, ed erano stati dei momenti divertenti, in cui mi ero sentita bene (anche se notavo che mi sentivo un po' agitata, infatti facevo più fatica a parlare spagnolo con lui che con altre persone).
Poi, a marzo, è successo un episodio per me molto insolito di cui mi vergogno molto: sono andata ad una festa erasmus e, probabilmente perché reggo poco l'alcol e non sono abituata a bere, mi sono ubriacata un po' troppo e oltre a stare male non ho nessun ricordo di tutta la notte (ma proprio nessuno); il giorno dopo, però, lui mi ha scritto dicendomi che io ero andata da lui improvvisamente e l'avevo baciato; a lui inizialmente era sembrato strano, anche perché sapeva che avevo il ragazzo, ma certamente non si era tirato indietro dato che la cosa non gli dispiaceva (sono sicura che sia successo perché anche altre due persone me l'hanno detto). Poi una sera gli ho chiesto di vederci affinché mi spiegasse meglio e la cosa doveva finire lì, invece ha iniziato ad esserci un certo feeling anche da parte mia e, di solito per caso (ma in realtà no perché io più o meno potevo immaginare di trovarlo a qualche festa o attività) ci siamo rivisti e lui sembrava essersi accorto che anche da parte mia c'era qualcosa e me lo faceva notare, però io negavo sempre, anche perché per me era più facile autoconvincermi che fosse stato tutto solo un errore. Nel frattempo, sentivo che mi stavo progressivamente allontanando dal mio ragazzo (che era anche venuto a trovarmi a febbraio, e c'era stato qualche momento in cui mi sentivo più distante) e lui l'ha notato e c'è rimasto molto male; tuttavia, quando sono tornata a casa per una settimana, abbiamo parlato, gli ho anche confessato cos'era successo e lui non solo mi ha perdonata ma mi ha anche capita. Ho deciso quindi che valeva la pena continuare la mia relazione con lui e aspettare "solo" i tre mesi che mi rimanevano. Questi tre mesi però si sono rivelati piuttosto lunghi, perché c'è stato tutto un conflitto interiore tra la mia decisione di voler portare avanti il nostro rapporto e l'attrazione per l'altra persona, che non volevo ammettere neanche a me stessa, perciò avevo dei comportamenti molto ambigui: cercavo di evitare questo ragazzo, rispondendogli in modo distaccato (ma innaturale) quando mi scriveva, però allo stesso tempo a volte "tradivo" questa attrazione, che si manifestava soprattutto quando bevevo un po' (senza stare male stavolta), dato che nonostante rifiutassi l'idea di uscire con lui, alle feste andavo sempre a cercarlo e passavo molto tempo con lui (anche se non ricordo bene di cosa parlavamo) se vedevo che parlava con un'altra ragazza mi mettevo in mezzo etc. Nell'ultimo mese, poi, grazie anche all'aiuto di una mia amica con cui ho parlato, ho finalmente ammesso a me stessa e a lei (a voce alta) che in qualche modo anche io provavo attrazione per questo ragazzo, nonostante mi sembrasse strano dato che come ho detto fisicamente lascia un po' a desiderare. Tuttavia, non aveva senso ormai fare nulla, quindi ho solo cercato di reprimere questa cosa di cui ero ormai consapevole, e questa repressione è sfociata in comportamenti stupidi e scorretti sia nei confronti del mio ragazzo (che non consideravo tantissimo) sia dell'altro, dato che lo illudevo (un paio di volte ci siamo anche baciati, anche se io pensavo non l'avrei mai più fatto) ma allo stesso tempo lo evitavo e non riuscivo più ad avere una conversazione normale con lui, anche perché sentivo che forse lo avevo deluso e volevo "rimediare" ma ogni volta peggioravo la situazione (non so perché).
Ora sono tornata da un mese e continuo a pensare a questa storia; io e l'altro ragazzo viviamo ormai in due Paesi diversi e quindi magari ci potremo vedere quando io tornerò là ad ottobre per altri motivi (anche se lui si è nel frattempo trasferito per lavoro, quindi lo vedrò se tornerà in quel periodo) ma per il resto no, e per ora non lo sto sentendo (anche se vorrei, nonostante penso non avremmo molto da dirci via messaggio), ma più che altro ora mi trovo in una situazione difficile perché il mio ragazzo non sa niente di ciò che è successo negli ultimi tre mesi (sa solo che non ero super coinvolta) e questo mi fa sentire male, ma soprattutto mi chiedo come mi sia potuta capitare una cosa del genere se davvero io sono ancora innamorata di lui (non ritengo una scusante il fatto di essere stata in erasmus). Con lui sto bene e passo dei bei momenti, ce ne sono anche altri di "distacco" ma non capisco se sia perché c'è qualcosa che non va davvero o per i problemi che mi faccio pensando a questi accaduti (esterni e interni), infatti ad esempio in questo periodo non gli dico mai che lo amo.. cosa dovrei fare? continuare ad aspettare di vedere l'evoluzione dei fatti come sto facendo da mesi?