Si può smettere di soffrire? Sono distrutta

Inviata da Anonima · 27 feb 2017 Terapia di coppia

Buongiorno, non ho mai parlato di questo argomento con nessuno, per questo motivo scelgo di farlo qui ed in forma anonima.
Sono una ragazza di 24 anni,giovane anagraficamente e si presume che abbia ancora una vita davanti. Se mi ritrovo qui a chiedere aiuto è però a causa della vita che mi lascio alle spalle: per 8 anni sono stata fidanzata con una ragazza,una persona del mio stesso sesso, che per tutto questo tempo agli occhi della mia famiglia e del resto del mondo è stata una mia semplice amica.So che il mio problema potrebbe essere sottovalutato per la mia giovane età ma sono sempre stata una persona molto matura, razionale e con la testa sulle spalle...forse anche troppo (non ho mai fumato, non mi sono mai ubriacata, ho sempre rispettato la gente intorno a me, sto studiando per prendermi cura professionalmente delle persone, sono una persona pulita insomma). Quando ho conosciuto questa ragazza la mia vita è cambiata, perchè improvvisamente mi sono ritrovata ad affrontare problemi che nessuna ragazzina di quell'età meriterebbe di affrontare, quali la paura di essere scoperti e giudicati per un'omosessualità di cui non se ne era nemmeno a conoscenza prima di quel momento, la responsabilità di poter stravolgere la vita di una famiglia normale a causa di quella che agli occhi di un adulto poteva sembrare perversione, infatuazione, mentre io so con certezza che era amore profondo, il dolore causato dal dover mentire alla propria famiglia, la consapevolezza di dover gestire tutto solo con le proprie forze. Nonostante queste paure ho cominciato a vivere insieme a questa ragazza una storia d'amore senza confini, con lei ho messo da parte tutta la mia razionalità senza mai perdere il buon senso e l'ho resa il centro del mio mondo, è stato un colpo di fulmine, nessuna delle due pensava di potersi innamorare di una ragazza ma in poco tempo ci siamo ritrovate a piangere di gioia guardandoci negli occhi, stringendoci ed esprimendo per quanto possibile il nostro amore. Sono certa che questo è ciò che generalmente si definisce l'amore della propria vita, quello che ci si porta dentro per sempre. Siamo cresciute insieme, sentendoci ogni giorno a tutte le ore, vivevamo una dentro l'altra anche quando non riuscivamo a vederci per settimane, eravamo in simbiosi, parlavamo di tutto tra di noi ma non parlavamo con nessuno di noi due, sapevamo che nessuno avrebbe capito. E' stato un amore senza freni, dal momento in cui l'ho conosciuta ho avuto un senso di protezione nei suo confronti che se mi avessero chiesto di morire per farla felice io lo avrei fatto, le ho dato tutto quello che avevo, tutti i miei sentimenti migliori erano per lei,era la mia felicità e lei diceva che io fossi la sua, anche se si rendeva conto di essere forse un gradino sotto, di amarmi tantissimo, ma non quanto lo facessi io. Nonostante ciò, senza accorgersene, mi dava tutto quello di cui avevo bisogno, lei c'era e mi bastava averla accanto per sentirmi realizzata, mi bastava sapere che era mia ed io sua per dimenticare i problemi ed andare avanti tutta la vita insieme a lei.
Sicuramente non sono mancati i momenti di crisi, i litigi, io sono stata molto gelosa di lei proprio perchè per anni tutti hanno pensato fosse single, ma lei mi ha sempre rispettata come l'ho fatto io ed alla fine, sbagliando, l'ho quasi data per scontata visto che la sentivo parte di me, come se fossimo destinate a stare insieme dopo averne passate così tante. Per più di due anni abbiamo anche vissuto a distanza, quindi la nostra storia era fatta di videochiamate quando restavamo sole a casa, era una vita meravigliosa, ma di nascosto. Ho anche pensato più volte di dirlo alla mia famiglia, ma poi ho sempre preferito lasciare risolvere le cose al tempo, soprattutto perchè lei non era mai d'accordo, sapeva che la sua famiglia non l'avrebbe mai accetto, anzi la sua famiglia ha anche intuito qualcosa, infatti ultimamente mi odiavano e sono arrivati a dire che io portavo la figlia in una cattiva strada secondo loro, che ero troppo possessiva come amica: era l'amore della mia vita, come facevo a non essere presente e non preoccuparmi per lei tutte le volte che aveva bisogno di me?
La situazione si è fatta sempre più difficile, ma era la mia vita e non mi sarei arresa per nessun motivo al mondo, perdendo lei avrei perso me stessa. E' stata una vita segreta, una seconda vita, nutrita però da questo sentimento esagerato e dai continui progetti fatti insieme, fin da subito infatti abbiamo parlato della nostra casa, della nostra vita futura e negli ultimi anni anche di figli, consapevoli che essendo due donne le cose non fossero così semplici. Lei mi ha sempre detto che se fossi stato un uomo non avrebbe avuto dubbi, mi avrebbe sposata per restare con me tutta la vita. Paradossalmente, col passare degli anni, gli unici momenti di tormento erano quelli che passavo lontana da lei, magari dopo un litigio o perchè fisicamente non avevamo la possibilità di stare insieme. Nulla mi spaventava ormai, era tutto per me ed io sapevo farla stare bene, la facevo ridere, le davo aiuto in qualsiasi situazione, poteva fidarsi ciecamente di me, non sono perchè era pienamente consapevole di stare con una persona buona, ma anche perchè sapeva che non l'avrei tradita mai, l'avrei amata per l'eternità, anche dopo la morte.
So si essermi dilungata ma sono 8 anni che tengo tutto per me.
Il punto è che tutta la voglia di vivere che ho avuto stando con lei, perchè sapevo che dovevo alzarmi la mattina e renderla felice, non ce l'ho più. Non ce l'ho più perchè lei non ha retto il peso e se n'è andata, mi ha lasciata, mi ha abbandonata con pochissime spiegazioni, in un momento particolare in cui le avevo espressamente chiesto di starmi vicino, quando mi sono resa conto che in pochi giorni ha smesso di farlo spontaneamente, in un momento in cui per la prima volta io,a causa di un lutto, mi sono mostrata debole e lei, occupata da qualcosa di più superficiale non si è presa la responsabilità di farmi da fidanzata quando era giusto che lo facesse. Per carità, da un lato ha avuto ragione, nessuno sapeva che stavamo insieme ed essendo un lutto non troppo stretto non aveva le scuse necessarie per starmi accanto in quei giorni, ma quello che mi chiedo è: può davvero cambiare così tanto una persona in così poco tempo? quell'evento sarà stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, sicuramente covava dentro di sè paure di cui non mi aveva nemmeno parlato. Ma è possibile che io abbia preso un abbaglio tanto grande? Per me era l'amore di tutta una vita mentre io per lei ero una persona di cui liberarsi al momento giusto. Senza troppe spiegazioni, quindi, l'ho persa. Dopo pochi giorni dal litigio che ha segnato la nostra rottura lei era già sorridente e spensierata a festeggiare vari eventi, senza preoccuparsi del dolore che mi aveva colpita. Può davvero una persona mostrare tanta cattiveria dopo così poco tempo? Sono passati due mesi adesso e non ci sentiamo da un mese, io sto sempre peggio e vorrei capire se ne uscirò mai. Ho pensato che forse la causa di questi comportamenti assurdi potesse essere un ragazzo (non mi faccio paranoie, mi ha bloccata da tutti i social con una scusa banale), l'ho chiamata al telefono qualche settimana fa, prima che mi bloccasse ovunque, piangendo, disperata e, forse, lì ho perso del tutto la dignità, mi sono umiliata facendole vedere che mi mancava l'aria senza di lei e che una vita così non l'avrei voluta, ma lei è stata impassibile, mi ha detto che le dispiace e che non può fare niente per me,concludendo dicendo che dentro di lei qualcosa è cambiato, che ovviamente non mi ama più.
E' stupido chiedersi cosa abbia fatto per fa si che smettesse di amarmi, anche perchè non ho fatto davvero nulla, non ho scelto 8 anni fa di innamorarmi di lei e non ho scelto io di essere una donna piuttosto che un uomo. Adesso non c'è un giorno in cui io non versi un mare di lacrimeper lei, per la mancanza che sento, per la delusione che provo, non c'è una mattina in cui mi svegli senza pensare a come stia, a cosa faccia, anche perchè è quello che ho fatto per un terzo della mia breve vita. Non è questo il caso in cui vuoi qualcosa dopo averla persa, io la volevo con tutta me stessa anche prima, non ho mai smesso un giorno di amarla e non l'ho mai fatta addormentare senza prima ricordarglielo.
Vi prego aiutatemi, cosa devo farne di tutto questo amore che ho ancora dentro? è inutile dire che vorrei che tornasse da me, ma non lo farà mai, è troppo diversa, ho scoperto tramite le sue amiche che è andata a ballare, ha cambiato occhiali e modo di truccarsi, fa cose che con me non faceva, non perchè glielo impedivo ma perchè non ne aveva bisogno, mi dispiace un sacco sapere che sia cambiata così tanto, sapere che non le è rimasto niente di ciò che le ho insegnato, rendermi conto che non mi pensa più, mi chiedo ogni giorno se sia felice ma lei per chissà quale strano motivo ha voluto chiudere con me come se io fossi morta o addirittura come se io non fossi mai esistita, quando invece sono stata tutto il suo mondo per anni. E' un rifiuto verso il passato o è davvero diventata un'altra persona? Spero almeno di non aver amato per anni una persona che ha finto. Sono troppe le domande e troppo poche le risposte. Resto una ragazza di 24 anni che non ha la forza di reagire. Due mesi non sono sufficienti? quanto tempo ci vorrà? vi prego ditemi che tra poco ogni cosa smetterà di ricordarmi lei, che non sognerò più il suo profumo, che dimenticherò l'emozione di fare l'amore con lei, proprio come lei con estrema facilità ha dimenticato anche l'abitudine di sentirmi ogni giorno, ditemi che passerà vi prego..non vivo più.
Questo dolore mi sta lacerando l'anima, io non riesco ad immaginare la mia vita con nessun altro, ma allo stesso tempo vorrei dimenticarla come ha fatto lei con me per riavere una serenità che mi sembra lontanissima, irraggiungibile. Mi sento totalmente sola al mondo e non posso distrarmi se lei è dentro di me. Mentirei se dicessi che non mi aspettavo una sofferenza simile, l'ho amata con tutta me stessa nella quotidianità, in segreto senza il bisogno di dimostrarlo a tutti, eravamo solo io e lei, con nessun vantaggio, solo fregature, avevamo il mondo contro,non potevamo uscire per mano la sera, non potevamo darci un bacio, non potevamo farci una vacanza, non potevamo passare insieme le feste nonostante ci sentissimo una famiglia, era il minimo che adesso soffrissi in questo modo, ma voglio uscirne perchè ho capito che se è riuscita a farmi questo, se è riuscita ad abbandonarmi è perchè non tornerà mai da me, mai più. E' un incubo la mia vita ormai.
Ovviamente ho pensato di parlarne con uno specialista ma vivendo in un paese la paura di essere scoperta è troppo grande e non riuscirei mai a farlo ed oltre a questo sono ancora una studentessa, se utilizzassi dei soldi per andare da uno psicologo lamia famiglia se ne accorgerebbe e non ho motivi per andarci se non questo, che mi sta distruggendo ma che la mia famiglia non sa.
Grazie in anticipo, spero davvero di poter essere aiutata.

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Miglior risposta 28 FEB 2017

Cara Anonima, la tua lettera fiume è un segno evidente che in tutti questi anni non hai avuto modo di parlare con nessuno. Hai però 24 anni, per cui anche se vivi in un paese, potrai spostarti in un centro più grande e rivolgerti alla Asl e chiedere qualche colloquio con uno psicologo. Ti consiglio di farlo, in questo modo avrai la possibilità di elaborare questo trauma che stai vivendo. Capisco che 8 anni sono molti. Anni importanti di crescita. Ma proprio per questo la tua amica è cresciuta. Ha voglia di cose diverse e questo è perfettamente normale. Adesso sta a te considerare questi anni come anni di crescita ma ormai alle spalle. adesso è il momento di guardare avanti e di guardarti intorno. Fatti aiutare e auguri. Dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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