Separazione difficile con marito e figli che non accettano

Inviata da Giulia Russo · 27 set 2016 Terapia familiare

Sono con mio marito da quando avevo 14 anni, ho accettato la sua corte e poi il matrimonio per uscire da una famiglia troppo opprimente, lui mi piaceva ma oggi posso dire che non l'ho mai amato. A 50 anni, dopo 28 anni di matrimonio infelice, ho incontrato un uomo e mi sono innamorata di lui, ho capito cosa è l'amore e cosa vuol dire il sesso fatto con amore e non per dovere. Mio marito mi ha sempre tradita, è un violento, ho accettato tutto questo per il bene dei figli e per la mia concezione cattolica, oggi so sbagliata, della famiglia.
Ho deciso di lasciarlo, gli ho detto che non lo amo più, gli ho inviato la richiesta di separazione consensuale ma lui non accetta, oscilla tra disperazione, piccole galanterie e minacce di suicidio e si è licenziato. Mi chiede di non lasciarlo e di restare a casa anche dormendo in un'altra stanza per aiutarlo a superare gradualmente ma io mi rifiuto. I figli, 21 e 24 anni, sono contro di me e appoggiano lui che si fa venire malanni, dice davanti a loro di voler morire, di licenziarsi. Sono seguita per strada e non mi vedo con la persona che amo, non so come comportarmi con i miei figli che mi chiedono di andare a casa perché stanno male ma io sento che è sbagliato e devo chiudere nettamente, ma il mio dramma non è con lui ma con loro che non accettano e si lamentano del padre che gli casca addosso per un nonnulla e mi aggrediscono verbalmente lasciando intendere che se scoprono che ho un un altro mi faranno passare guai seri. Vi prego aiutatemi a capire come devo comportarmi con i figli che sono pressati dai piagnistei di lui che non vuole reagire e li usa per ricattarmi e al tempo stesso non hanno alcun riguardo per me. Grazie.

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Miglior risposta 29 SET 2016

Gentile Giulia,
la situazione che descrive è delicata e complicata anche dal fatto che lei ha sopportato un matrimonio infelice per troppi anni ed ora ha deciso di tagliare drasticamente.
Lei ha premesso che si è sposata giovane e senza esperienza per uscire da una famiglia opprimente e che all'epoca suo marito le piaceva e lei pensava di amarlo o almeno si è adattata mentre solo ora, a 50 anni, ha conosciuto l'amore o quello che lei crede il vero amore.
Con tutto il rispetto, ammetterà che il rischio è di fare voli pindarici per cui occorre procedere con calma.
Intanto sarebbe auspicabile che lei avesse un lavoro per potersi mantenere autonomamente perchè, come ha visto, una delle prime cose che ha fatto o intende fare suo marito è quella di licenziarsi dal lavoro.
In secondo luogo sarebbe opportuno che lei con molta tranquillità trovasse uno spazio di tempo adatto per poter parlare compiutamente con i suoi figli, ormai grandi, argomentando le ragioni della sua decisione per quello che ha dovuto sopportare in tutti gli anni di matrimonio anche per tutelare loro quando erano più piccoli.
Io la inviterei comunque a non farsi prendere dalla fretta di bruciare le tappe perchè le cose devono essere fatte con calma evitando possibilmente scontri feroci e squalificanti.
Perciò, pur comprendendo e rispettando le sue decisioni, prima di procedere con la separazione (che lei vede come la panacea di tutti i mali ma che potrebbe non esserlo), io le consiglierei di proporre ai suoi una psicoterapia di famiglia (almeno un certo numero di incontri) precisando che lo scopo non è obbligatoriamente una riappacificazione ma una opportunità di rendere tutti più consapevoli di come si sono svolti gli eventi che hanno portato alla situazione attuale.
Se non ci saranno margini per un recupero sarà almeno possibile trovare negoziati e accordi per una separazione meno traumatica possibile e in cui tutti saranno ascoltati e potranno esprimere i loro pensieri e ricevere i relativi feedback.
Nella stessa sede di terapia potranno essere anche definiti i confini tra ciò che è lecito e rappresenta un diritto e ciò che non lo è e rappresenta un abuso o un reato.
La sua eventuale libertà per poter vivere un nuovo amore in questa fase matura della sua vita può essere, sì, un suo diritto ma rappresenta anche un traguardo che eventualmente è bene raggiungere con pazienza, metodo e senza complicare ulteriormente le cose.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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29 SET 2016

Buongiorno cara Giulia,
sembra proprio che ora lei sia satura e che stia dando una linea netta di cambiamento nella sua vita.
Una linea netta che ha inevitabilmente nette conseguenze.
Innanzitutto le consiglio di rivolgersi ad un buon avvocato per farsi seguire rispetto alla sua tutela in questa posizione così difficile, anche perché mi sembra di capire che è lei ad essere andata via di casa.
Seconda cosa le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per farsi accompagnare e seguire dal punto di vista emotivo, non da meno di quello legale; allo scopo se non altro di tutelare la sua relazione con i suoi due figli.
A disposizione
Dott.ssa Moglie L.

Dott.ssa Lucia Moglie Psicologo a Ancona

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27 SET 2016

Gentile Giulia,
Credo che forse valga la pena parlare francamente con i suoi figli di come si comportava suo marito con lei: ricatti, mancanza di rispetto, violenze. Credo che i suoi figli debbano avere un quadro completo della situazione, forse così smetteranno di schierarsi solo col padre.
Potrebbe essere utile poi chiedere ai suoi figli di accertare le condizioni di salute del padre con esami medici. Se gli esiti degli esami saranno negativi, questo potrà essere per loro una prova valida per comprendere meglio il fatto che lui sta simulando il suo malessere.
Mi rendo conto che quella che sta vivendo non è una situazione facile, potrebbe esserle utile affrontarla con uno/a psicologo/a della sua zona e far presente anche all'avvocato che sta seguendo la sua separazione le difficoltà che sta incontrando, i pedinamenti ecc. L'avvocato dovrebbe sapere cosa fare e come muoversi in questa situazione, ma lei deve raccontarle tutti i fatti senza omettere nulla, per dargli un quadro più completo della situazione e far sì che lui trovi la soluzione più appropriata.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta, Sustinente (Mantova)

Dott.ssa Elisa Canossa Psicologo a Sustinente

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