Buonasera, é quasi un anno che va avanti una storia che mi sta togliendo del tutto la serenitá, la tranquillitá e del tutto il sorriso. Sono quasi 4 anni che sono fidanzato con una ragazza splendida. Bellissima fuori e ancora di piú dentro. I primi anni ci siamo amati alla follia, il mio futuro parlava solo di lei. Adesso nell'ultimo anno le cose sono cambiate; ho capito che io e lei non abbiamo piú gli stessi interessi, le scelte di vita, gli interessi professionali, gli stili di vita e i semplici gusti e le opinioni sono lentamente cambiati e non c'è piú quella sintonia nel dialogo. Inoltre c'è molta gelosia da parte sua e se prima riuscivo a sopportare questa gelosia, adesso mi sento intaccata la mia libertá intesa come spazi personali. Ho pensato molte volte di lasciarla ma ogni volta tornavo sui miei passi e ho capito che il mio amore stava diventando una ossessione vera e propria. Inoltre in questo ultimo anno ho conosciuo meglio un'altra ragazza che sento di desiderala molto. Con lei trovo piú sintonia nel dialogo, potrei parlarci per ore ininterrottamente e se mi succede qualcosa mi viene piú spontaneo raccontarlo a quest'altra lei invece della mia ragazza. Durante questo periodo mi sono distaccato molto a tal punto che un giorno la mia ragazza mi ha lasciato. Pensavo che fosse stato giusto cosí e che mi fosse andata bene perchè mi ha risparmiato la difficoltá di lasciarla. Ma nemmeno un giorno ed ero uno straccio... L'ho cercata e l'ho voluta in tutti i modi, tornando sui miei passi, e rimettendomi con lei (mi ha lasciato solo perchè si sentiva trascurata, si sentiva non amata piú quando lei mi ama alla follia....). Nel frattempo l'altra ragazza mi ha chiesto di scegliere perhè lei anche si era infatuata molto di me. Mi ha detto:"o lei, o me". Io non riesco a scegliere niente, piú mi allontano da una parte e piú poi torno sui miei passi. Ma se penso di fare qualcosa, di uscire, di vedere qualcuno... Vedere la mia ragazza non mi soddisfa in pieno mentre se vedo quest'altra ragazza sto bene. Ma poi mi vengono in mente i ricordi di com'era un tempo la nostra relazione e ci sto male veramente. Non mi spiego perchè è dovuta finire cosí. Sto impazzendo perchè non riesco a trovare una soluzione e non so se il mio è amore o possessione. Vorrei trovare una soluzione, vorrei trovare la tranquillitá. Scegliere la mia ragazza o l'altra. Ma poi non ho certezze e mi spaventa di rimanere solo se poi con l'altra va storto. I giorni passano e le mie gionate non hanno piú un senso. Vorrei solo scegliere una volta per tutte... Vorrei lasciarla ma l'idea che tutto il suo amore, la sua dolcezza e la sua bellezza un giorno la donerá ad un altro mi fa impazzire. Anche se adesso, mi sento in gabbia e mi sento di mentirle con i sentimenti...
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13 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 12 persone
Caro riccardo,
inizi con lo scegliere se stesso. Forse sarebbe importante portare questo suo disagio in uno spazio d'ascolto diverso da quello on line rivolgendosi a uno psicologo della sua zona. Capire se stessi nell'incontro con l'altro...comprendere da dove origina questa difficoltà a scegliere e l'angoscia legata al sentimento di perdita...è simile a un bambino che deve scegliere tra la mamma o il papà...
14 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Riccardo,
leggendo il suo messaggio mi sono accorta di provare una sensazione sempre più chiara dentro di me, accompagnata da una domanda: "Ma Riccardo dov'è?".
A volte, quando ci si sente come davanti ad un bivio, bisognerebbe rendersi conto ed accettare che esiste un conflitto. Le consiglio di mettere luce sulle sue ambivalenze.
14 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Riccardo,
visto che questa situazione si trascina da più di un anno e sta incidendo significativamente sulla qualità della sua vita, le suggerisco di rivolgersi ad un collega col quale affrontare insieme le difficoltà legate alla scelta, al lasciare andare e alla paura di restare solo che in questa fase la stanno bloccando e constringendo. Cordiali saluti, dott.ssa Barbara Testa
14 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Riccardo, ciò che scrive è molto chiaro, non spinga e non si fermi, segua ciò che sente buono per se stesso. Lo sarà anche per chi le rimarrà vicino. Le scelte del cuore non sono quelle fatte con la ragione, ma con il sentimento.
Contatti uno psicologo per maggior supporto.
Cordiali saluti
Dr. Cristian Sardelli
14 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Carissimo, diciamo che la tua storia assomiglia ad una cattiva elaborazione del lutto, il che ti impedisce di andare avanti con la "vita vera" ma trascinandoti nel passato, col suo "latte versato" e tutte le recriminazioni del caso. Un percorso, per così dire, "disintossicante" sarebbe auspicabile, l' elaborazione di nuove "mappe" ti consentiranno di affrontare il quotidiano con l' ottimismo ed il piacere della freschezza.
13 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Riccardo, le storie d'amore vivono diverse fasi, noi cambiamo, il nostro partner cambia, la relazione cambia e trovare un punto d'incontro ed una sintonia è un investimento ed una ricerca continua.
Questa tua difficoltà a scegliere poi è significativa: mi sembra che sia più la paura che il desiderio ad indicarti una strada, una scelta o una non scelta. La tua focalizzazione è spesso su quello che ti manca, su quello che perdi, su quello che non hai. Mi chiedo se, nella tua storia, questa difficoltà a scegliere si sia già manifestata. Penso che un percorso di terapia volto a capire chi sei davvero? Cosa vuoi per te? Da dove viene questa fatica a scegliere? sia davvero importante per riprendere in mano le redini della tua vita. Se ti fa piacere puoi contattarmi, anche attraverso il portale, per un consulto. Un caro saluto. Dott.ssa Rossella Grassi
13 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Riccardo, il dilemma e' scegliere e rinunciare a qualcosa! Temendo questo si arrotola sempre più in una situazione caotica. Le consiglio di affrontare con qualche collega la paura della scelta e della solitudine, che sono alla base dello stallo in cui si trova. Cordialmente. dott. bruschi