Ho iniziato psicoterapia da poco, dottoressa molto preparata. Sto capendo che tutti i problemi attuali sono riconducibili all'infanzia e adolescenza :non seguita ne' supportata dai genitori, mi sono allevata da sola ma dentro sono rimasta quella bimba impaurita ed affamata d'amore. Sono immobile da anni.... L'ansia mi divora fisicamente e mentalmente. Funzionerà la psicoterapia? Riuscirò a prendere in mano la mia vita e a farne qualcosa di buono?Mi spiegate qualcosa in più? Grazie.
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11 APR 2017
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Cara Martina,
la fiducia è alla base di qualunque possibile cambiamento e miglioramento all'interno della relazione terapeutica.Credo onestamente dopo avere visto molte persone scegliere metodi di cura tra i più disparati, senza apprezzabili risultati , approdare alla psicoterapia e finalmente , con un pò di impegno migliorare nettamente . Ecco perchè ritengo la psicoterapia e soprattutto il tipo di terapia che lei sta seguendo - attenta all'analisi dell'infanzia e dell'adolescenza, capace cioè di aiutarla a cogliere i nessi tra la sua sofferenza attuale e le sue vicende passate, che miri a rafforzare le sue difese intrapsichiche, attraverso una relazione correttiva -la migliore cura possibile per le sindromi ansiose e ansioso -depressive. Sia quindi serena e fiduciosa, non potrà che trarre giovamento da questa esperienza.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Parma
12 APR 2017
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Salve Martina,
Attraverso il percorso di terapia che sta affrontando sarà importante che i bisogni, che durante la sua infanzia ed adolescenza non hanno avuto la possibilità di essere espressi, ascoltati, compresi e soddisfatti, vengano riconosciuti ed elaborati.
Il mio consiglio è quello di affrontare la terapia affidandosi e fidandosi del terapeuta che l'accompagnerà in questo percorso di riscoperta di sè.
Da quello che lei mi dice, sembra che non avendo avuto un supporto e una fonte di rassicurazione da bambina, ha sviluppato una serie di meccanismi difensivi con i quali ha trovato utile proteggersi in passato.
Ora, dato che ha sentito l'esigenza di andare in terapia, ciò signfica che queste modalità del passato le creano disagio e sono limitanti. Per tale motivo la terapia l'aiuterà a ridecidere, a sostituire questi meccanismi che sono stati importanti quando era indifesa con meccanismi più funzionali ed adulti.
Ciò, sarà solo possibile attraverso l'accettazione di quella parte di sè bambina spaventata e intimorita che ancora deve sentirsi accolta e protetta.
12 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Si, la psicoterapia funziona.
Ma bisogna impegnarsi e collaborare con la Tua psicoterapeuta.
Inutile perdere tempo in domande come da questa Tua lettera.
Buon lavoro e auguri ! Dr. Marco Tartari, Asti
11 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Credo che la sua "immobilità" sia apparente e che stia sviscerando tutto il marciume che aveva dentro... ci vuole tempo e tanta costanza...credo che la terapeuta questo lo sappia e che stia lavorando bene
11 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
La Psicoterapia è l'intervento principale nel tuo caso e, dal momento che la relazione terapeutica con la tua Psicologa ti ha già riportata alle cause del tuo problema esistenziale, continua senza esitazioni, soprattutto per arrivare al punto di liberare l'energia sufficiente da investire in esperienze ed attività utili per un equilibrato rapporto con te stessa e con gli altri.
Un caro saluto
Dott.sia Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
11 APR 2017
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Gentile Martina
a queste domande risponderà la sua psicoterapeuta. E' con lei che può, anzi dovrebbe creare un'alleanza terapeutica , sviluppando una fiducia che la aiuti nel percorso che ha intrapreso. Se ha dei dubbi li espliciti con sincerità . Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Federici
Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale e psicoterapie brevi e autogene
Riceve a Binasco (Mi)
11 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Martina,
lei ha fatto un ottima scelta iniziando il percorso di psicoterapia. Purtroppo i genitori non sempre forniscono una base sicura comunque ora lei ha la possibilità di riscattarsi e superare l'immobilita'. Abbia fiducia nella terapeuta e vedrà con un po' di tempo dei cambiamenti di prospettiva significativi.
I miei migliori auguri!
Dott.ssa Donatella Costa
11 APR 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Martina, la situazione è stata inquadrata bene. Adesso non ti resta che continuare il percorso cominciato. Stai tranquilla perché la psicoterapia ti aiuterà a ricostruire quelle esperienze affettive che ti sono mancate da piccola e quindi a rinforzarti come persona e come donna. Poi, man mano, diventando più consapevole, sarai tu stessa a mettere in pratica nella vita, al di fuori del setting terapeutico, quanto appreso a livello relazionale ed emotivo. L’ansia che ti divora, del resto, è proprio la conseguenza di certe mancanze; pensaci, se non sappiamo nuotare e ci troviamo buttati in acqua cosa facciamo? Ci agitiamo perché non lo sappiamo fare. Se invece qualcuno ci guida e ci aiuta a sviluppare la nostra capacità potenziale di nuotare, forse ci continueremo ad agitare un pochino ancora, ma di certo non annegheremo più. Anche se non è facile, anche se i dubbi assalgono la mente, prova ad affidarti, e vedrai che si riaprirà quella bussola interna che ti renderà capace di orientarti nel mondo.
In bocca al lupo
11 APR 2017
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Buongiorno Martina, mi sembra normale porsi queste domande quando si inizia un percorso terapeuta, però deve provare a lasciarsi andare in questa esperienza e condividere queste sue paure al suo terapeuta, perché così può sentirsi accolta e poter vivere esperienza terapeuta in maniera costruttiva e funzionale per sè stessa.
Un saluto Elisa Garofalo Psicologa - Pisa
11 APR 2017
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Gentile Martina,
è imoobile da anni. Adesso che ha intrapreso una psicoterapia con una collega che ritiene molto brava e dove in poco tempo sono emersi degli apsetti importanti della sua vita l'ansia la spinge a porsi domande quali quella che ci ha comunicato in questa sede. Come mai e che succede? ha forse paura di sperare e illudersi? O forse il cambiamento la spaventa? Ovviamente sono domande legittime: Provi a porle alla sua terapeuta non appena sentira di potersi fidare. Vedrà che potrete affrontare asseme i dubbi.
Un augurio per il suo percorso
11 APR 2017
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Cara Martina, le domande che pone mi sembra proprio che dicano della sua ansia. Si tratta, tuttavia, di domande del tutto comprensibili quando si inizia un percorso di psicoterapia; mi chiedo però che cosa la freni dal porle alla sua terapeuta; il mio consiglio, infatti, è proprio quello di condividerle con lei e stare sui vissuti che si legano a queste domande. Un caro saluto -Luisa Fossati - Psicologa psicoterapeuta Firenze