Ricordi d'infanzia: mia cugina

Inviata da anto · 21 set 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Buongiorno, sono sempre Anto; in merito ai miei ricordi in cui rivedo mia mamma che mi lavava assieme a mio cugino, dei quali ho già accennato, preciso che ho provato un forte senso di vergogna e sicuramente angoscia causate da un altro particolare: mia cugina più grande di me di 9 anni e quindi già ragazza all'epoca, entrava costantemente in bagno con naturalezza mentre mia mamma faceva la doccia a me e mio cugino; il mio primo istinto era quello di coprirmi anche perché stavo iniziando lo sviluppo e il cambiamento fisico anche a livello sessuale ma non potevo; ovviamente era un atteggiamento quello di mia cugina che mi ha lasciato forti inibizioni; lei naturalmente lanciava sguardi indiscreti verso il mio corpo nudo, sicuramente senza alcuna malizia perché siamo cresciuti assieme come fratelli nonostante la differenza di età, tuttavia a quel tempo avevo circa 12 anni e presumo di aver ho contestualizzato tali eventi come un'invasione alla mia intimità e la mia sessualità visto che mia cugina si soffermava a guardare tranquillamente le mie parti basse.Peraltro, mia madre continuava a lavare me e mio cugino con molta naturalezza non accorgendosi che dentro di me c'era una senso di pudore ma anche di colpa infinito; mi sentivo perfino in colpa per ciò che stava accadendo posto che comunque nella mia famiglia ci sono stati sempre molti tabù; peraltro il mio corpo iniziava a cambiare e a non essere più quello di un bimbo ma si trasformava in quello di un ragazzino. Preciso che io avevo quasi 12 anni e maia cugina quasi 21. Ora sono diventato assai pudico verso le donne causa di queste esperienze pur essendo stato molte volte fidanzato. E' un trauma? Grazie

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Miglior risposta 22 SET 2017

Buongiorno Anto,
il vissuto di invasione da parte di sua cugina, il sentirsi guardato nella sua intimità, può essere stato per lei traumatico.
Considera il suo senso del pudore come fattore inibente nelle relazioni attuali? Quali sono i tentati di soluzione messi in atto per affrontare il problema?
Resto a disposizione
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22 SET 2017

Gentile Anto,
Le emozioni che ha vissuto allora erano dilatate e pregnanti in quanto era un ragazzino, lei ha subito questa invasione di intimità, non poteva difendersi, era in balia della madre che lo gestiva.
In questo senso l'evento è traumatico, emerge nella dimensione attuale con tutta la forza emozionale, lei è inibito con la dimensione femminile.
Quindi queste esperienze presumibilmente influiscono nella relazione che lei instaura con le donne, ovviamente queste ipotesi si validano all'interno di un percorso specifico.
Cari saluti
Dott.ssa Costa

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