Richiesta di aiuto psicologico
Buongiorno, ho 40 anni, scrivo perché dopo una relazione che dura da 20 anni con mio marito (di cui gli ultimi 6 di matrimonio) sono molto preoccupata della mia condizione psicologica.
Comincio col dire che non ho mai avuto rapporti con mio padre, che non mi ha mai cercato, nell'infanzia ero molto legata a mio nonno e fino a 10 anni d'età ho avuto un certo equilibrio, poi mia madre si è risposata con un altro uomo (e ha avuto un'altra figlia) e lì evidentemente non ho avuto il sostegno e l'affetto necessario per affrontare l'adolescenza, anzi, da quando è arrivato il nuovo marito sono sempre stata trattata come una di troppo nella loro nuova famiglia.
Dopo relazioni (dai 16 anni in poi) con persone che hanno abusato di me anche fisicamente e psicologicamente ho conosciuto il mio attuale marito(sono 20 anni di cui 5 di matrimonio).
Per anni mi ha accusato di essere infedele (da appena fidanzati) ed era tutto frutto della sua fantasia, ha messo in atto comportamenti persecutori nei miei confronti che hanno pregiudicato le mie relazioni di amicizia e di lavoro, mi ha isolato praticamente dal resto del mondo.
L'unica con cui potevo avere contatti ed uscire era praticamente sua madre, trascorrevamo la maggior parte del tempo a casa sua e solo da un po' di tempo mi sono resa conto che lei ha sempre finto di non capire la gravità della situazione per assecondare e coprire suo figlio, proprio in casa sua avvenivano liti molto brutte e il tutto si svolgeva davanti alla sua totale indifferenza.
Nel 2012 ho conosciuto per lavoro un ragazzo della mia età, nel frattempo il mio compagno continuava con atteggiamenti denigratori e persecutori nei miei confronti, ho anche creato un'attività che permette un buon guadagno, lui nel momento in cui ha lasciato il suo lavoro (tra l'altro si è sempre impegnato poco nel lavoro) ha cominciato a collaborare presso la mia attività ed i problemi sono aumentati ulteriormente, continue critiche e offese rivolte alla mia persona, considerata da lui come un'incapace sempre e comunque.
Conosciuto quest'altro ragazzo pensai che era l'unico modo per liberarmene finalmente (ogni volta infatti che provavo a lasciarlo lui mi chiedeva scusa e piangeva disperato, ma subito tornava ad essere l'instabile di sempre con frequenti sbalzi d'umore e attacchi di rabbia verbali nei miei confronti) ma purtroppo sono stata usata anche da questo ragazzo, che è sparito e si è mostrato totalmente indifferente nei miei confronti.
Quindi confesso a lui il mio tradimento e potete immaginare i risvolti, dopo 11 anni ancora me lo rinfaccia...la differenza è che ora c"è anche nostro figlio di quasi 6 anni davanti al quale mi riprende spesso dicendomi che sto davanti al telefono sempre e che sbaglio sempre tutto, io lo ignoro perché amo troppo mio figlio, è un bambino meraviglioso, ma è esattamente il contrario, io mi occupo del bambino in maniera ineccepibile mentre lui è spesso svogliato, passa i pomeriggi a dormire e non si impegna in niente.
Finora sono riuscita a far credere al bambino che sua madre e suo padre vanno d'accordo, ma dentro di me ho tanto dolore e temo che a lungo non riuscirò a proseguire con questo teatrino.
Mi sento esausta in tanti momenti e priva di forze, è solo per il bambino che non crollo perché è troppo importante per me che lui sia felice, tutto il resto per me non conta.
Grazie per l'attenzione