Relazione difficile e dolorosa.
Ho avuto una relazione breve he mi ha davvero devastata con un uomo 8 anni più grande di me, a distanza. Lui veniva da me quando il lavoro glielo permetteva. Dopo un po’ mi accordo anche io che era difficile. Mi ha lasciato dicendo che non sopportava la distanza, ho cercato di riprendermelo convincendolo in attesa di un mio trasferimento lavorativo nella sua città. Lui fa un lavoro complesso che gli occupa il 90% del suo tempo. E ha paura delle attenzioni che non darebbe e di un abbandono conseguente a ciò. Così avanza le reazioni.
. È tornato, ma è durato veramente poco perché gli prende davvero il panico
. È finita definitivamente la settimana prima che partisse in America per lavoro 3 settimane in cui abbiamo litigato come dei matti. Quando litighiamo lui spara a zero e ferisce senza problemi. Mi ha tramortita un sacco di volte. Mi ha lacerata per un mese e 1/2 sparando a zero. . Finché non decido di scendere da lui in città perché essere lasciata con un messaggio non è dignitoso e soprattutto se devi insultarmi fallo in faccia. Lui mi ospita a casa e litighiamo. Escono frasi che lui dice a me del tipo “svegliati, non è mai fregato un c**** a nessuno”, però lui era costantemente sulla difensiva. Quella sera abbiamo fatto l’amore e lui era molto confuso il giorno dopo. Mi dice che il nostro rapporto si era distrutto per via di tutte le litigate avute e che avevamo bisogno entrambi di tempo. Che quando sarei venuta lì da lui in città per il trasferimento ci avrebbe riprovato perché non voleva precludersi nulla. Torni a casa e quel saluto sembrava un Addio.
La settimana dopo abbiamo una mega litigata dove lui al solito spara a zero, ma questa volta ha esagerato dicendo “forse non hai capito, io con te non voglio stare” poi continua “per tutto quello che è successo tra di noi”. Gli ho chiesto se con un’altra ci starebbe e nel momento in cui mi ha risposto “probabile” per me è morto.
Io ho dato di matto. Non ci siamo sentiti per un mese e 1/2. Finché non ho avuto un magone dentro e ho deciso di chiamarlo per Pasqua. Ci siamo raccontati un po’ di quello che stava accadendo nelle nostre vite finché non dico “il resto… lo sai gia”, lui quando diventa nervoso inizia a balbettare e ha iniziato a dirmi cose a ruota libera come se avesse pensato a tutto in massa e dice “ io ti chiedo scusa .. io so che le scuse non bastano, io ho sbagliato tantissimo con te, le bugie.. tutto, lo sbagliato troppo con te ho solo sbagliato” .. io rispondo che non l’avevo chiamato per chiedere o per avere scuse. Lui continua dicendo che aveva avuto occasione di parlare con un amico in comune e che aveva saputo da questo amico che io non stavo bene per quello che era successo. Che lui ci ha pensato a me e che riscrivermi sarebbe stato come ributtarsi in una cosa rotta. Io l’ho interrotto dicendo “basta, ti prego, io non posso perdonarti..”. Lo chiamavano i parenti perché era ora di pranzo e abbiamo chiuso la chiamata.
Io non sto bene. Me ne rendo conto. Non sono una persona che lascia tutto da un giorno all’altro e mi tengo stretta le mie persone.
Lui ama il suo lavoro e ha combattuto per quello che ha.
Io non so come uscirne perché anche io penso a lui, non è stato solo litigate, ma tanto altro. Solo che mi ha ferita e io ho bisogno di volermi più bene per abbandonarlo.