Rapporto opprimente con mia madre
Salve, sono una ragazza di 21 anni e ho da sempre problemi con mia madre. Lei è sempre stata protettiva nei miei confronti, una protezione che adesso sta diventando fin troppo soffocante. Lei ha passato un’infanzia non molto gradevole a causa del padre che usava metodi abbastanza forti perciò non la biasimo se ha avuto questo come modello da seguire, ma mi trovo davvero sul punto di crollare. Ultimamente abbiamo affrontato due lutti, uno in particolare che ci ha distrutti perché inaspettato, e proprio questo mi ha fatto capire quanto breve sia la vita e che non bisogna mai sprecare un attimo di essa, “vivere come se fosse l’ultimo giorno” come si suol dire.
In questi miei “pochi” anni di vita invece non ho mai avuto la possibilità di fare esperienze volte a migliorare la mia crescita, spesso non ho il permesso di fare ciò che i ragazzi alla mia età fanno ed è giusto che facciano. Dal semplice uscire con gli amici, alle gite scolastiche (che in 13 anni di scuola non ho mai fatto). In questo momento mi sento molto stupida a scrivere ciò, perché nonostante tutto io ho sempre cercato di dare il meglio di me solo per lei, per avere la sua approvazione, e sentirmi per un attimo orgogliosa di averla resa orgogliosa. A scuola ero la prima della classe, in casa ho sempre fatto ciò che mi viene chiesto fin da piccolina, sono uscita con il massimo dei voti alla maturità, avete presente la figlia perfetta? Me lo dicono in molti, peccato che mia madre non lo veda. Poche volte mi sono ribellata ai suoi divieti, ai suoi giudizi sulla mia persona, a tutti gli abbracci che non ho mai ricevuto. Ciò perché quando apro bocca mi viene solo detto che sono un’ingrata, che lei e mio padre mi hanno mantenuta, che adesso mi pagano l’università, e che le mie richieste derivano dal fatto che io ad esempio chiedo di fare un viaggio con il mio ragazzo (con cui sto da 5 anni) solo perché voglio fare ses*** con lui (come se altrove non potessi farlo), che io chiedo di avere il coprifuoco all’una solo perché gli altri lo fanno, che è inutile che io chieda di andare al paesino a 15 minuti di distanza dal mio perché tanto qui si può uscire lo stesso. Non chiedo la luna, non chiedo di non avere limiti e di poter fare quello che voglio, io vorrei solo vivere appieno la mia vita e non dover vedere casa mia come qualcosa da cui allontanarmi. Mi ha sempre detto che non devo farmi condizionare da nessuno, che il mio cervello è l’unico con cui devo prendere decisioni, ma mi sembra un pò incoerente se poi io devo seguire il suo, dato che le mie opinioni non contano, no?
A causa di tutto questo stress accumulato da quando ne ho memoria, credo di aver sviluppato problemi di ansia, forte ansia e attacchi di panico, e rabbia di cui non vado molto fiera. Spesso assumo dei comportamenti che so non vanno bene, scaricando tutto su me stessa spesso facendomi anche male.
Spesso mi chiedo se gli altri abbiano qualcosa che io non merito di avere, e tante volte mi sento in colpa perché non vedo l’ora di andare via di casa e costruirmi una vita nuova, fatta di esperienze vere.