Ho 2 bambine di 7 e 2 anni e mezzo e mi trovo in una situazione ingarbugliata: separata in casa e senza lavoro (dopo 18 anni "infelici" presso un'azienda), per ora vado avanti con la disoccupazione, ma il problema è non sapere come affrontare questa situazione da sola. Il padre delle mie figlie mi ha tradita durante l'ultima gravidanza, facendo ricadere la colpa tutta su di me, alla mia mancanza di intraprendenza e al fatto di essere rimasta come 15 anni fa con gli stessi problemi irrisolti. Mi sono sempre lamentata molto senza aver la capacità di reagire.Alla fine la mia famiglia è andata a rotoli, lui dice chiaramente di non amarmi e di non sopportarmi più, vivo nella casa di proprietà dei miei suoceri con loro vicini, che per quanto sia mi aiutano con le bimbe e cercano di non intromettersi troppo. Lui ha comprato un appartamento e lascerà qui me e le bambine perché "non sono in grado di permettermi nient'altro".Ciliegina sulla torta: un anno fa incontro un uomo che mi fa perdere la testa, sapendo benissimo che è la classica persona che non vuole impegnarsi e per me diventa un'ossessione sessuale. Per me era una manna dal cielo dopo un periodo in cui mi sono sentita sbagliata e rifiutata. Ho mentito a me stessa per mesi dicendomi che andava bene così e perdendo di vista le cose più importanti. Poi, quando lui ha capito questa cosa, è sparito e io non riesco a farmene una ragione. Sento un senso di vuoto incredibile, è come se facessi da spettatore alla mia vita dal giorno in cui abbiamo chiuso questa relazione e ho serie difficoltà a relazionarmi con le mie bambine. Mi rendo conto d non avere una percezione reale della cosa ma non riesco a stare meglio e guardare avanti, Vedo solo sofferenza nel futuro mio e delle mie figlie e non so veramente né cosa voglio né da che parte iniziare. Ho iniziato un corso per disoccupati lo scorso inverno che inizialmente, quando condividevo le informazioni con questa persona, mi rendeva entusiasta.. Ora lo sto portando a termine con il morale sotto i piedi e in modo distaccato. Mi sento abbandonata da tutti e i miei famigliari, anche solo esasperati, sanno solo dirmi che alla mia età è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e crescere, cosa che finora non ho fatto..e in questo modo la mia autostima scende sempre più giù. La teoria la so..mi manca la capacità di attuarla..
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23 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara sally,
La mia coinquilina, a 47 anni, dopo 3 anni di disoccupazione, sola e senza famiglia, dopo un corso da o.s.s. ha trovato lavoro in veneto ed ora e' serena.
Affronti un problema alla volta: al momento il problema basilare è trovare un reddito mensile. Le relazioni sentimentali al momento le rimandi.
La situazione reale oggettiva è che il suo matrimonio è andato male perché suo marito non la amava (un uomo che ama non abbandona una donna per questioni di intraprendenza o meno), ed ha avuto una relazione che, nel suo bisogno di relazione, non ha riconosciuto essere come il classico playboy stile anni 60.
Ha solo 40 anni e statisticamente almeno altri 45 davanti.
Si rimbocchi le maniche e faccia un passo alla volta, lavoro per prima cosa.
Coraggio
23 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sally
il racconto è abbastanza confuso e non tiene conto di tante cose.
La "versione" dei fatti è incompleta e se all'inizio sembra che il tuo ex marito sia il "grande colpevole" della situazione , poi metti in campo la tua relazione con quest'altro uomo, che sembra abbia causato il tuo attuale stato di "depressione".
Allora davvero c'è molto disordine in te e sarebbe importante che tu potessi mettere ordine; prima con la comprensione di tutto quanto successo e poi con una nuova capacità di agire e di "prendere in mano la tua vita".
In realtà non è affatto vero che tu non abbia realizzato nulla nella vita: hai due bambine (bellissime sicuro) e hai i tuoi suoceri che ti vogliuono bene e sono disposti ad aiutarti.
Ci sono però dentro di te delle ferite che devi risanare e, soprattutto, devi imparare a gestirti meglio e a superare la tendeza alla dipendenza affettiva che mi sembra essersi manifestata proprio nell'ultima relazione che hai vissuto.
Comunque 40 anni è un momento giusto per dare una svolta alla tua vita.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Quando nella vita scoppia una crisi siamo di fronte a un bivio: possiamo scegliere di attraversarlo fino a superarlo oppure rimanere bloccati, paralizzati dalla paura dell’ignoto che si profila all’orizzonte. Se accetteremo di attraversarlo affronteremo una strada costellata di prove, difficoltà, sfide e disagi nei miti di tutte le culture questo percorso evolutivo è rappresentato dalle prove che l’eroe deve superare per arrivare a conquistare il tesoro. Ma la via della crisi per quanto tortuosa non è mai senza uscita. La meta che ci attende è il risveglio di una nuova consapevolezza, la rinascita di una nuova vita. mai rimpiangeremo le sofferenze patite, anzi a posteriori saremo pronti a riconoscere che tutto ciò che abbiamo vissuto ci è servito a farci crescere.
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
N9n direi che non ha concluso nulla, ha due figlie e probabilmente delle competenze lavorative.
In questo momento un innamoramento sarebbe un modo per distrarsi dalle difficoltà, come lo è stato quello dell'anno scorso, quindi ê necessario adesso raccogliere e canalizzare tutte le energie.
Assolutamente importante sarebbe un percorso terapeutico, veda se nella sua città può trovare una soluzione. Le consiglio anche un ciclo di incontri di mindfulness.
Restando in ascolto.
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Sally,
la tua situazione non è facile e proprio per questo non dovresti ulteriormente complicarla poichè, al momento attuale, non hai la tranquillità e la capacità di iniziare altre storie sentimentali sapendo gestirle per cui, almeno per adesso, dovresti concentrarti soltanto sulla ricerca di altre possibilità lavorative e prenderti cura delle tue bambine nel miglior modo che ti è possibile.
Sarebbe bene che anche il padre delle tue figlie contribuisse al loro mantenimento e alla loro educazione come è nei suoi doveri.
D'altra parte l'autostima che ora è a terra non si acquisisce per miracolo ma impegnandosi gradualmente nel raggiungimento di piccoli obbiettivi progressivi riguardanti le tue priorità e cioè crescere le tue figlie e trovare un nuovo lavoro.
Anche un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarti e, se non hai risorse economiche, puoi rivolgerti al servizio pubblico dell'ASL.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Sally,
nulla è irrimediabile e non è mai troppo tardi per reagire e cambiare. L'importante è volerlo fare, voler crescere e farlo pensando non solo a te stessa, ma anche alle tue bambine che hanno bisogno, ora più che mai della loro mamma come punto di riferimento.
Non dici su quali tematiche ha lavorato il corso per disoccupati che hai frequentato, ma potresti sfruttare le nuove competenze maturate per arricchire il tuo curriculum e cercare un lavoro che ti permetta di utilizzarle.
Ricorda che l'entusiasmo e la motivazione, in un lavoro come in tutti gli aspetti della vita, sono la molla che permette di mettersi in gioco e andare avanti.
Per fare una riflessione sulla tua vita privata, potrebbe giovarti un percorso di sostegno psicologico, anche se mi rendo conto che con risorse economiche limitate non sia semplice; potresti rivolgerti ad un consultorio della tua zona.
Ti faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Angela B. Marino
18 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Sally,
forse è giunto il momento di intraprendere un percorso di psicoterapia ad impostazione psicodinamica - esistenziale che l'aiuterà a rivedere le sue priorità di vita e a dipanare i nodi interiori che non le permettono di realizzare nel quotidiano quel senso di realizzazione che le manca. Inoltre, potrà comprendere l'aspetto relazionale difficoltoso e aiutarla ad avere un rapporto soddisfacente con le sue figlie.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma