Psicoterapeuta narcisista o semplicemente incapace di ammettere i suoi errori

Inviata da Angela_ · 4 apr 2016 Orientamento professionale

Signori Psicologi e psicoterapeuti,cosa vi spinge a proteggervi l'un l'altro, anche nel caso in cui ci sono ovvie ragioni per dubitare della capacità empatica e professionale di una giovane psicoterapeuta? Il fatto che la "casta" vada protetta? E protetta sino a quali nefaste conseguenze per il paziente?
Che uno psicoterapeuta possa sbagliare in quanto essere umano è cosa lecita, ma non è una cosa così leggera e superficiale, perché il danno che crea uno psicoterapeuta incapace e non empatico può essere enorme a livello psichico e per giunta irreversibile, e soprattutto facilmente mascherato dalle tante motivazioni psicologiche che a protezione della casta tirate fuori, e quindi come tale restare impunito e procedere nella sistematiche demolizione di altri pazienti.
Conoscendo le caratteristiche di una personalità narcisistica, sapete benissimo che può essere chiunque e ritrovarsi in posti prestigiosi e soprattutto posti che diano potere, come la professione dello psicoterapeuta, e sono molto abili nel non farsi smascherare, soprattutto riescono ad ingannare persino i loro supervisori. Mentono, non si fanno scrupoli nel capovolgere la realtà. Ma la professione dello psicoterapeuta è nulla se non vi è l'umanità, la comprensione, l'empatia e la capacità di comunicare con il paziente, di entrare in relazione, anzi senza tutte queste caratteristiche non si può essere psicoterapeuti, sarebbe voler essere un fotografo non avendo il dono della vista.
Uno psicoterapeuta narcisista è cosa peggiore che possa esistere,perché di fronte a delle difficoltà o a delle sue incapacità non le ammetterà mai, e piuttosto inizierà ad accusarvi e a manipolarvi facendovi credere che voi abbiate chissà quale turbe psichica.
Io miei dubbi sin dall'inizio li ho avuti, ma mai potevo immaginare che un medico, un professionista del settore potesse essere in realtà il mio carnefice.
Ho scritto di questa situazione narrata nei particolari ma nessun terapeuta mi ha dato risposta. Non ho mai avuto a che fare con gente così, per natura, li tengo lontani, o si tengono lontani loro, non so...ma.. di fronte alla prima esperienza di psicoterapia, ho creduto che dovesse essere così..e che forse...la "signora" in questione potesse saperne più di me. Mi sono fidata, ed ho fatto male. Non esiste nulla riguardo gli psicoterapeuti narcisisti, sembra essere un tabù nel vostro settore..un tabù che a molti pazienti costa carissimo.
Per difesa della casta potreste sicuramente pensare che la narcisista sia io, ma io so chi sono, so cosa ho passato, e oltre ai problemi fisici che ora ho, mi resta un grande senso di amarezza e ingiustizia, che spero andrà via. In una situazione simile non si può far nulla, perché anche avere le sue scuse non mi riporterà indietro i mesi passati a soffrire inconsapevole del fatto che il reale problema lo avesse lei e non io, lasciandomi solo una grave sensazione di abuso. Lo un fotografo è cieco, lo vedi lo capisci che non puoi affidarti a lui, ma se uno psicoterapeuta ha tratti narcisi, non lo puoi vedere,anzi all'inizio ti sembra la persona più bella del mondo e proprio per questo non puoi minimamente immaginare che sia lui a crearti i problemi che stai vivendo. Quando parlavo in un'altra domanda posta qui di " sensazione di essere presi in giro dalla psicoterapeuta" non erano solo sensazioni....erano sue reali modalità false e stupide per cercare di entrare in simpatia in modo manipolatorio, le mie sensazioni erano giuste, per non parlare di altre situazioni in cui trattandomi male sperava che andassi via, perché non aveva la dignità e il rispetto di dirmi che non era un caso che poteva seguire,semplicemente perché non aveva le palle di scusarsi e affermare che un caso non c'era,o che per lo meno non era di certo quello che cercava di impormi lei.
Questo suo modo di fare aggressivo mi ha creato una dipendenza da lei,dove stavo sempre peggio, e dove mi davo le colpe di ogni situazione... ora senza voler andare a fondo nella questione,vorrei solo dire ad alcune personalità di, costruirsi prima una coscienza umana,di amare il paziente,e non se stessi. È unico modo per essere un buon psicoterapeuta. E con questo ho concluso.
Un'esperienza umana pessima.
È lo psicoterapeuta che deve comprendere,non il paziente,almeno in una prima istanza. Se si cura un mal di testa per un raffreddore, il paziente non guarirà mai, anzi peggiorerà..e se il peggioramento del paziente è affidato al paziente stesso che" non vuol guarire",....beh....... siamo in alto malissimo cari miei.
Gente fate attenzione e non fidatevi ciecamente, e non avete fatto almeno 3-4 sedute, abbiate sempre la lucidità di pensiero riguardo al fatto che di fronte avete una persona che non fa per voi, e se inizierà a dirvi che la colpa è vostra scappate il prima possibile.

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Miglior risposta 5 APR 2016

Cara
ho sempre affermato e, in genere rispondo sempre alle lettere come la tua, che "è lo psicoterapeuta che deve comprendere, non il paziente" e di solito aggiungo anche che il paziente ha dirittto a mostrarsi così com'è dato che è lui che paga e che si reca in psicoterapia per un disagio.
A mio parere lo psicoterapeuta anzi " la professione dello psicoterapeuta è nulla se non vi è l'umanità, la comprensione, l'empatia e la capacità di comunicare con il paziente, di entrare in relazione, anzi senza tutte queste caratteristiche non si può essere psicoterapeuti" ; uso le tue parole e posso farle mie l'hai espresso molto bene.
Inoltre concordo che mai il paziente debba essere colpevolizzato in alcun modo.
Quindi sono d'accordo con te. Ho sempre affermato queste cose nelle risposte agli utenti.
Mi sembra di ricordarmi la tua lettera dal titolo "sensazioni di essere presa in giro dalla psicoterapeuta" mi puoi dire in che data è stata pubblicata? Se è recente, forse non ho ancora risposto.
Comunque, è un bene che molti pazienti, siano oggi svegli e in grado di contestarci.
Fare psicoterapia è un lavoro molto difficile e di grande responsabilità umana.
Noi dovremmo sempre rimanere umili di fronte ai pazienti e il rispetto è d'obbligo assoluto.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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6 APR 2016

Questa è la prima volta che leggo il suo sfogo. Non conosco i particolari di quanto accadutole. Come lei ha compreso essere uno psicologo non protegge da disturbi psicologici o disfunzioni. Il problema è che, come qualsiasi lavoro dove si ha "potere" sulla salute degli altri, esiste chi esercita il proprio potere per una gratificazione personale (anche giusto che ci sia) che però può investire una posizione manipolativa.
A volte è facile anche divenire manipolativi anche senza essere narcisisti o a volte è vero anche il contrario. Il narcisista ha come primo obiettivo la ricerca del consenso della propria figura (immaginaria o reale) di tipo genitoriale. Pertanto a volte può anche manifestarsi come passivo e compassionevole.
Non conosco ripeto il suo caso in quanto non ho avuto modo di leggere il suo precedente post però ho la certezza di rassicurarla sul fatto che non esiste una casta degli psicologi e che, anzi, spesso, siamo sin troppo divisi per scuole, aree teoriche di riferimento, metodologie ecc.. Inoltre non esistendo un tariffario prestabilito dall'ordine i minimi nei compensi non esistono ma esiste una aperta competizione all'interno della categoria. È facile, tornando allo psicologo narcisista, che sia più facilmente sotto un profilo del tipo: tariffa oraria di rilievo e studio in zona ricco borghese della città. Questo non significa che occorre stare alla larga dagli studi che si fanno pagare sopra alla media e in zone centrali della propria città. Occorre invece comprendere come la psicoterapia dipenda dalla relazione in essere e dalla capacità dello psicologo psicoterapeuta di permettere al paziente di evolversi in forma socialmente utile all'interno di tale relazione. Questo significa che la competenza di un psicologo e la buona riuscita della psicoterapia non sono collegata alla tariffa e ai "lustrini".

Spero potrà in futuro trovare un collega che possa aiutarla
Cordiali saluti
Dott.re Lorenzetto Claudio
psicologo psicoterapeuta

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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5 APR 2016

Sì, hai ragione, e concordo assolutamente sulle qualità che uno psicoterapeuta DEVE possedere per assumersi la responsabilità di cercare con tutto se stesso di di aiutare chi gli chiede aiuto. Quello che Tu lamenti accade, purtroppo, a volte.
Il discorso è complesso, come ogni profonda relazione umana, ancorpiù una relazione di aiuto.
Come anche nella professione medica può capitare di incappare in un medico incapace e presuntuoso, che può causare danni, anche gravi o gravissimi.
E certo è più facile in questo caso chiedere conto dei danni causati.
Ma questo è possibile, anche se più difficile, anche verso uno psicoterapeuta.
Sinceramente Ti posso dire che ho incontrato raramente pazienti che abbiano avuto esperienze così negative come quelle che descrivi.
Ma quando succede getta discredito su questo nostro "lavoro" , ed è molto triste per tutti quelli che invece lo fanno con passione, serietà e profondo rispetto per chi concede loro fiducia e chiede aiuto.
Sono molto dispiaciuto per Te, prima di tutto, e poi per tutti quelli tra noi che svolgono questa difficile opera con la cura e le attenzioni e la consapevolezza della enorme responsabilità che si assumono.
Ti auguro di riuscire a superare questa traumatica esperienza e, possibilmente, a riprendere il percorso di liberazione interiore che si è così tristemente interrotto.
Un caro saluto. Dr. Marco Tartari, Asti

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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5 APR 2016

È la prima volta che ti leggo e sinceramente,non so perché (ma per questo non andrò in supervisione per rispondermi,anche se mi concedo di comprenderti), mi susciti una certa curiosità. Potrai sembrare eccessiva ed infastidire , forse, la categoria, ma benvenga. Quello che mi chiedo e ti chiedo, se vorrai contattarmi in qualche modo, è, cosa ti impedisce di discutere la questione direttamente e, magari animosamente, con questa appartenente alla categoria. Ogni caso è unico ed irripetibile, quindi giustamente tu hai il sacrosanto diritto di fare chiarezza con chi ti ha 'preso in carico', ma vorrei offrirti l'opportunità di scaricare fino in fondo la tua comprensibile rabbia, per poi riflettere collaborando con calma. Io sono qui anche per queste 'cose'.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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5 APR 2016

Leggo il suo sfogo amaro e mi dispiaccio molto. Non so quale intervento avesse scritto prima, né perché nessun collega le abbia risposto; e non ho personalmente visto la sua domanda.

Siamo tutti fallibili, anzi, e non tutti i professionisti sanitari (medici, psicologi, avvocati) sono adatti alla professione, per personalità e competenza; ma non esiste un modo per definire spesso tutto ciò se non tramite apposite segnalazioni agli ordini che però non sono tutte "valide".

Confido che possa trovare accoglienza ed empatia contattando qualcun altro, magari anche solo per in un confronto telefonico circa questi "attacchi narcisistici" di cui parla da parte di un/una collega.

Mi dispiace molto veramente, a nome della categoria, se non ha trovato accoglimento il suo precedente sfogo.


Dott.ssa Elena Bellia
Psicologa & Pdicoterapeuta
Savona provincia e Ge città

Dott.ssa Elena Bellia Psicologo a Albenga

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