Provare a tornare al vecchio lavoro, può avere senso?
Salve a tutti,
sono una ragazza di 30 anni, per lavoro mi occupo di Marketing ed ho un'esperienza di circa 6 anni in questo settore.
Circa 1 anno fa ho ricevuto un'offerta di lavoro da una grossa realtà a livello mondiale, che ho accettato con grande entusiasmo perché volevo mettermi alla prova e crescere. Ho accettato nonostante mi fossero giunte voci che l'ambiente non era dei migliori (molto pressante e stressante).
Effettivamente i primi due mesi sono stati un incubo: straordinari quotidiani (pagati almeno, per fortuna), trasferte all'ultimo minuto, zero formazione (mi sono dovuta rimboccare le macchine e tutte le cose impararle da sola). Il fatto è che però è proprio in questo che sono brava, ed in poco meno di 1-2 mesi mi sono resa autonoma e anzi, ho aiutato l'azienda a migliorare sotto tanti punti di vista.
In ogni caso il lavoro mi stressava molto, non ci ero abituata perché venivo da un contesto molto ma molto più tranquillo, ho sofferto di insonnia per questo e sono arrivata, a tratti, ad odiare la decisione di esserci entrata.
La svolta è arrivata a dicembre 2018: ho ricevuto un'offerta di lavoro da un'altra azienda che mi ha proposto condizioni migliori a livello contrattuale. Mi sarei allontanata un po' da quello che avevo fatto fino a quel momento, ma l'ambiente invece sembrava disteso e rilassato e nonostante la controfferta del mio datore di lavoro, ho deciso di accettare e dare le dimissioni.
È stata però una decisione strana, perché dentro di me sentivo che sarei voluta rimanere lì, ma tutti mi consigliavano di andare via (parenti, amici) vedendomi stressata, e quindi ho deciso di fare così.
Veniamo quindi ad oggi: dopo circa 5 mesi di lavoro qui dentro, mi sento svuotata di ogni entusiasmo. L'ambiente è tranquillo, sì, ma non posso fare quello in cui sono brava, non mi vengono date responsabilità, mi sento inutile e non mi trovo bene nemmeno con i colleghi. A posteriori, non avrei mai lasciato l'altro lavoro, e mi sento un fallimento. Mi sento soprattutto frustrata per non aver dato ascolto realmente a me stessa, al mio istinto, ma aver provato solo a ragionare sulla base di quello che mi dicevano gli altri.
So che la mia posizione nella vecchia azienda è già stata coperta, ma sono rimasta in contatto con tutti i colleghi e quando sono venuta via anche con i responsabili mi sono lasciata bene.
Avrei la tentazione di scrivere al mio vecchio capo e dirgli che ho sbagliato a lasciare e che se in futuro si apriranno posizioni vorrei poter avere la possibilità di tornare.
Sarebbe una sciocchezza? Condierando che comunque c'erano delle motivazioni per cui sono venuta via, scgeliendo altro (ambiente troppo stressante, work-life balance pessimo).
Meglio rimanere qui e cogliere l'occasione per avere più tempo per me e guardarmi intorno quando ci sarano altre buone occasioni?
Nel bene e nel male il mio è un settore dove c'è molto movimento, e in genere non ho difficoltà a fare nuovi colloqui.
In quel contesto però mi sentivo molto soddisfatta, lo stress era una componente, ma il rapporto con i colleghi era splendido e tutto mi manca molto.
Sono davvero indecisa sul da farsi e non riesco a capire cosa fa più per me, cosa mi renderà realmente soddisfatta e serena.