Salve a tutti,
sono anni che andiamo avanti così e vorrei capire perché, primo sono malata di Sm con problemi sessuali ormai da anni e mancanza di piacere e difficoltà a raggiungere l'orgasmo, a volte provo un forte desiderio ma quando io e mio marito facciamo l'amore innanzitutto lui non mi aiuta magari con carezze toccando ma vuole provare piacere solo lui vuole fare solo sesso orale ed anale. L'unico modo che ho per provare piacere e raggiungere lorgasmo è la stimolazione del clitoride , ma lui non è assolutamente in grado di farlo finisce sempre che rimango insoddisfatta senza aver ricevuto nulla ,gli dico sempre "sei un uomo dovresti sapere come si fa provare piacere ad una donna", ma tutte le volte che ci proviamo niente, vorrei comprendere perché.
Grazie
Ps io ho 49 anni lui 53
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1 LUG 2016
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Gentile Signora,
il problema che Lei ci porta consiste in una insoddisfacente vita sessuale.
Tuttavia dividerei in due parti il problema.
1. La malattia di cui soffre: Sclerosi multipla.
Purtroppo essa comporta delle modificazioni a livello organico, alcune delle quali incidono direttamente sulla risposta sessuale.
In particolare: circa l’80 per cento delle donne con SM riporta la comparsa di problemi sessuali durante la malattia. Alcune interrompono l’attività sessuale mentre altre (circa il 40 per cento) riferiscono di avere rapporti intimi molto insoddisfacenti. I sintomi più comuni sono: alterata sensibilità ai genitali (48 per cento), diminuzione della lubrificazione vaginale e difficoltà di eccitazione (35 per cento) e difficoltà o incapacità di raggiungere l’orgasmo (72 per cento). Un altro sintomo frequente è rappresentato dal dolore durante il rapporto sessuale che può essere causato da secchezza vaginale, spasticità o ipersensibilità.
Consiglio caldamente l'uso di un lubrificante.
2. Il comportamento di Suo marito, che ci viene da Lei descritto come inadeguato.
Ciò può essere attribuito a molte cause: pigrizia, egoismo. Ma anche semplicemente ad ignoranza. Quando Lei gli dice:"sei un uomo, dovresti sapere come si fa provare piacere ad una donna", proprio perché è un uomo - e dunque non possiede un corpo di donna - può essere poco accorto e capace nel prendersi cura del Suo orgasmo. Talvolta si tratta semplicemente di insegnarglielo.
Talaltra occorre lavorare sulla comunicazione, al fine di rendere più sensibile l'uomo ai bisogni/desideri della propria donna.
Infine, se Lei rimane "a metà" può provvedere in proprio a concludere, magari "in presenza".
4 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Non capisco il motivo per cui ritieni che il solo fatto di essere maschio presuppone che conosca come provocare piacere ad una donna, un essere assolutamente diverso da lui.
Semplicemente, la sua idea e' fare quello che gli fa piacere a lui, presumendo che piaccia anche a te, ovviamente sbagliando.
Semplicemente, spiegagli passo passo cosa ti aspetti che lui faccia per farti piacere, senza falsi pudori e moralismi.
Se ha troppo orgoglio per imparare, meglio troncare.
Coraggio
2 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anonima, concordando con le risposte precedenti dei colleghi, le vorrei chiedere un'ulteriore informazione: come mai "solo" ora sono diventati così importanti i problemi sex con suo marito? Da come ci comunica, ormai si parla di anni, quindi, in quest'ultimo periodo è successo qualcosa (ed io propendo per questa ipotesi) che le abbia fatto emergere un'urgenza diversa? Infine, sappiamo che, al netto delle oggettive problematiche organiche, le difficoltà sex sono un campanello di allarme che rimanda alla qualità della relazione in toto. Questa è una relazione che si è stabilizzata, nel tempo, ed ora si sta scontrando con difficoltà situazionali oppure è una relazione che, sempre nel tempo, è andata avanti con delle criticità abbastanza presenti? Per rispondere a queste ed ad altre domande, sarebbe consigliabile una psicoterapia di coppia (non per forza, a mio parere, una psicoterapia sessuologica) proprio per comprendere se ciò che ha permesso la nascita ed il mantenimento di tale rapporto è ancora presente (naturalmente, passando il tempo, anche in forma diversa, ma con gli stessi contenuti emotivi), oppure se è intervenuto qualcos'altro.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
30 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente,
la sua parziale anorgasmia può essere attribuibile alla patologia neurologica di cui soffre per riduzione della sensibilità genitale oltre che, probabilmente, a conflitti relazionali di coppia.
Ad ogni modo, il rimprovero che fa a suo marito, così come lo ha espresso, difficilmente sarà utile a risolvere il problema per cui forse è preferibile che lei gli dia con garbo le opportune istruzioni prima di rendersi disponibile per il suo soddisfacimento.
Una terapia psicosessuale può, ovviamente, rappresentare un aiuto più specifico ed è consigliabile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).