Problemi in famiglia, soprattutto con mia mamma e mio fratello

Inviata da Ilaria05 · 24 dic 2021 Terapia familiare

Ciao, ho 20 anni, sono fidanzata da già quasi 5 anni con un ragazzo super dolce, con me e con tutta la famiglia. Due anni fa mio fratello 30 enne dopo una storia durata sei anni si è lasciato. Quest'anno fidanzato da poco con una nuova ragazza, da subito l'ha fatta conoscere in famiglia. Mia madre non è molto d'accordo che mio fratello abbia questa relazione con questa ragazza perché la sua famiglia è abituata a sparlare di tutte le cose che fanno le altre persone. Siamo nel periodo natalizio, dopo che la nuova fidanzata di mio fratello le ha portato un regalo a mia mamma quasi quasi mia madre ha cambiato parere nei suoi confronti e nonostante la conosce da poco quasi quasi vuole farle un regalo. Invece quando il mio ragazzo in questi anni le ha fatto dei regali e fatto dei favori come ad esempio il semplice fatto di aiutarla a farle fare la spesa, nonostante siamo fidanzati da un po, lo rispettano ma pochissimo, perché a volte sono freddi e distanti. Preciso che mio fratello pur facendo accettare la sua storia con questa nuova ragazza, le ha fatto anche lui un regalo, molto costoso a mia mamma. Dunque, in sostanza, mi sento in competizione, perché sento che stanno accettando la storia di mio fratello fin da subito, mentre la mia storia con il mio fidanzato l'hanno accettata solo dopo due anni, tutto questo perché il mio ragazzo studia ancora all'università come me d'altronde, mentre mio fratello fin dall'età di 20 anni ha trovato un lavoro a tempo indeterminato, e a volte con giri di parole quasi quasi dicono che io non possa avere un futuro se il mio lui ancora non lavora. Inoltre mio fratello quando il mio ragazzo è presente lo snobba e soprattutto in qualche cena di famiglia a volte si è permesso di dire al mio ragazzo "poi dovrò pensare io al futuro di mia sorella" e il mio fidanzato si sente molto spesso spaesato ma soprattutto mai accettato del tutto. Ho cercato di parlare con la mia famiglia di questo, ma sembrano non capire. Non ho nemmeno la possibilità ancora di andare via di casa. Un suggerimento di come approcciarmi alla situazione? È meglio ignorare? Io ci provo, ma puntualmente mi logoro dentro, fino ad avere anche degli attacchi di depressione.

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Miglior risposta 25 DIC 2021

Gentile Ilaria,
le due soluzioni estreme da lei prospettate e cioè 1) andare via di casa e 2) ignorare il tutto sono entrambe difficili, problematiche e foriere di sofferenza psicologica vista la sua giovane età e mancanza di autonomia economica in quanto studentessa.
E' preferibile che lei, senza scoraggiarsi, trovi il momento adatto per tornare di nuovo sull'argomento usando garbo e decisione (quindi assertività) nel rimarcare ai suoi familiari che gli atteggiamenti adottati le sembrano discriminatori e le causano disagio.
Le suggerisco poi, appena ne avrà la possibilità, di intraprendere un percorso di psicoterapia per acquisire adeguate abilità e competenze comunicative e dialettiche onde gestire al meglio in futuro situazioni analoghe.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 DIC 2021

Cara Ilaria,
mi dispiace per la situazione che ha esposto.
Immagino la sofferenza emotiva che le provoca.
Resto disponibile online se vorrai cercare di crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

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25 DIC 2021

Salve Ilaria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e quanto possa essere impattante nella sua vita quotidiana. Credo che sia importante riuscire ad instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale affrontare la situazione, scambiare pensieri, opinioni e vissuti emotivi in merito alla situazione descritta e soprattutto trovare soluzioni adeguate che tengano conto e rispettino le esigenze di tutti. Ritengo pertanto che possa essere utile richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Ritengo che un consulto con uno psicologo cognitivo comportamentale possa essere utile per identificare i pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che mantengono la sofferenza in atto e le impediscono il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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